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Facebook e Youtube la battaglia a colpi di video continua

22/10/2015

Velentina Citati

Sembra ormai assodato che i video siano diventati la tipologia di contenuto vincente nella comunicazione online. In un scenario sempre più familiare per chiunque si occupi di marketing e comunicazione è però in corso una "battaglia": quella tra il colosso Youtube e Facebook, che cerca di insidiarne il primato. L'analisi di Valentina Citati.

I video sono diventati la tipologia di contenuto vincente nella comunicazione online tanto da diventare i protagonisti della maggioranza delle campagne di marketing e comunicazione. Perciò se "Content is the King" forse oggi si può dire "Video Content is the King". Le grandi piattaforme non stanno certo a guardare e da tempo si stanno muovendo per accaparrarsi quote sempre più ampie del promettente mercato visual. La sfida che si delinea vede in campo da un lato Youtube, la piattaforma che ha dato origine a questo fenomeno e lo domina da tempo, e dall’altro il giovane sfidante Facebook che, forte del suo oltre miliardo di utenti, cerca di insidiarne il primato. Nel mezzo il trend della visione da mobile (leggi smartphone) in continua crescita. Ecco qualche ricerca e qualche numero che testimoniano questa battaglia.

Tempo di visualizzazione dei video a confronto

Secondo uno studio di comScore e UBS pubblicato nella primavera del 2015 i consumatori americani avrebbero aumentato il tempo della visualizzazione dei video del 17% dal 2014. Gran parte di questo incremento proviene dagli utenti mobili che hanno aumentato il tempo speso sulla piattaforma del 31%. Come si vede dalla tabella l'incremento registrato da Facebook nello stesso periodo è molto maggiore (852%) ma ciò è dovuto al fatto che la piattaforma partiva praticamente da zero nel 2014 quando si è cominciato ad investire e a spingere sui contenuti video. Nel caso di Youtube invece l'aumento va diluito negli oltre 10 anni di attività del sito. Quindi in termini di tempo di visione Youtube continua a prevalere registrando il doppio del tempo rispetto a Facebook (34 miliardi di ore totali nel 2015 rispetto ai 14.3 miliardi di ore su Fb).

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Proprio per recuperare rapidamente terreno in questi giorni è arrivata la notizia secondo cui Facebook starebbe testando una sezione appositamente dedicata ai video dove confluiranno tutti i filmati salvati dagli utenti, dagli amici, dalle pagine e personaggi famosi seguiti e quelli consigliati dalla stessa piattaforma. In tal modo, creando un luogo dedicato alla visione dei video, si cerca di ridurre la fruizione occasionale e casuale tipica dei social per aumentare il tempo dedicato a tale attività.

Introiti pubblicitari in crescita

Rispetto agli introiti pubblicitari Youtube continua a dimostrare ricavi in crescita. Secondo gli analisti, infatti, la piattaforma di condivisione video guadagnerà dalla pubblicità circa 1.55 miliardi nel 2015 che dovrebbero arrivare a 2 miliardi nel 2017. Seppure tale cifra sia sensibilmente  inferiore ai 4 miliardi circa di ricavi calcolati per Facebook nel secondo quadrimestre del 2015 è necessario ricordare che in quest'ultimo caso la cifra si riferisce al totale delle varie fonti di advertising mentre nel caso di Youtube è impressionante come tali cifre provengano esclusivamente dalla visione dei video.

Tuttavia Facebook domina oramai nelle pianificazioni pubblicitarie risultando la prima piattaforma su cui pubblicitari e marketers intendono pubblicare annunci pubblicitari sui video. Come risulta da un sondaggio effettuato all'inizio del 2015 su un campione di pubblicitari e agenzie negli USA (fonte Mixpo) se nel 2013 la percentuale era 63% degli intervistati usavano video ads su Fb rispetto al 77.8% che invece preferivano Youtube, nel 2015 tale proporzione si è invertita e Fb ruisulta la destinazione principale degli investimenti pubblicitari nei video.

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Il target giovane


Infine bisogna considerare l'appealing che tale tipo di contenuti riveste per i più giovani. Un segmento di mercato particolarmente interessante in quanto tradizionalmente più propenso a spendere per le proprie passioni e d'altro canto sempre più difficile da raggiungere con i canali tradizionali. Da questo punto di vista Youtube può vantare una sicura predilezione da parte di questo target che lo utilizza massicciamente per vedere e condividere video più o meno amatoriali (dai filmati homemade al fenomeno degli Youtubers) ma anche e forse soprattutto contenuti professionali realizzati dai Brand. Per dimostrarlo nel luglio del 2015 Google insieme a Pixability ha effettuato una analisi dei trend di visione e di pubblicazione dei video sulla piattaforma da cui è risultato, tra le altre cose, che 4 dei 10 top trending video erano prodotti professionalmente dai brand e che le iscrizioni ai canali aziendali sono aumentate del 47%. Ciò significa, grazie anche ad un uso sempre più sofisticato e consapevole di questi strumenti da parte delle aziende, che su questo canale non dominano più solo UGC (contenuti generati dagli utenti) e scambi peer to peer. Anche su questo fronte tuttavia la concorrenza è sempre più agguerrita non solo da parte di Facebook che con l'acquisto di Instagram e di WhatsApp ha conquistato una forte fetta del target giovanile ma anche con l'ingresso di nuovi player che consentono di girare e condividere facilmente mini video in loop (Vine, Snapchat, Periscope, Meerkat, etc.).

In conclusione la guerra per la conquista del mercato video, da mobile in particolare, è chiaramente aperta senza alcuna certezza, come del resto ci insegna il veloce e volubile mondo della comunicazione online, di quale sarà il vincitore.
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