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Ferpi tra continuità e rinnovamento

18/04/2009

Con la conferenza programmatica del 15 aprile a Milano è iniziato il percorso verso l’Assemblea nazionale. Il prossimo mandato, secondo il presidente Gianluca Comin, deve essere all’insegna della continuità ma anche del rinnovamento dell’Associazione, che nel 2010 festeggerà 40anni, dettato dai cambiamenti della professione e del mercato.

Premessa: gli obiettivi del programma 2007-2009


Il programma costruito per il biennio FERPI che sta per concludersi era mosso da due principali spinte, complementari nella sostanza, apparentemente contrarie nella forma.


Da un lato abbiamo lavorato in continuità, nella tradizione di un’associazione che da quasi quarant’anni unisce i professionisti delle relazioni pubbliche nella volontà di promuovere e valorizzare la propria professione, nell’impegno e nella passione nel realizzare programmi e iniziative rivolte al mondo della comunicazione, nello studio e nell’approfondimento delle nostre materie.


Dall’altro lato abbiamo promosso un rinnovamento di FERPI, cercando di avvicinare l’Associazione alle nuove forme di comunicazione, alle nuove professioni, al contesto relazionale evoluto che ci circonda. Come abbiamo detto più volte, la comunicazione è ormai fulcro della vita sociale ed economica, a tutte le latitudini, e dunque aumenta la responsabilità di tutti noi che quotidianamente contribuiamo a costruire la professione del relatore pubblico.


Su queste due direttrici, continuità e rinnovamento, avevamo proposto quattro obiettivi ambiziosi per la nostra Associazione:


- diventare più autorevole e rappresentativa per i professionisti del settore RP;


- trasformarsi in un organo più giovane e vitale, che viaggi al passo con l’attualità e con le nuove generazioni;


- rafforzare la capillarità e il radicamento nel territorio;


- diventare internazionale, per confrontare metodi e stili di comunicazione in un mondo sempre più globale.


Credo che molto sia stato fatto, ma altrettanto resti da fare. Vediamo cosa abbiamo raggiunto e cosa abbiamo mancato.


I risultati raggiunti nel biennio


Prima di definire i programmi per il prossimo futuro, vorrei condividere il lavoro svolto fino ad oggi.
Sul tema dell’autorevolezza e della rappresentatività, abbiamo raggiunto diversi risultati:


- la questione del riconoscimento professionale, dibattuta da oltre trent’anni, ha visto un importante sviluppo negli ultimi mesi. L’esigenza di avere regole omogenee per lo sviluppo delle attività professionali, sia regolamentate che non regolamentate, ha avviato in tutta Europa un processo di analisi e confronto sulle normative in vigore nei vari Paesi della comunità. In Italia questo processo ha portato al DM 28 aprile 2008 che definisce i requisiti per l’iscrizione in un elenco di associazioni rappresentative, a livello nazionale, delle professioni regolamentate, per le quali non esistono ordini, albi o collegi, nonché dei servizi non intellettuali e delle professioni non regolamentate. L’iscrizione nell’elenco non costituisce un albo, ma rappresenterebbe il primo riconoscimento giuridico della nostra professione. È per questo che abbiamo avviato con il Ministero della Giustizia il procedimento per ottenere l’iscrizione, per cui FERPI ha tutti i requisiti. La documentazione è all’esame della commissione e se entro 120 giorni dalla presentazione non saranno sollevate obiezioni, avremo ottenuto il riconoscimento.


- L’oscar di Bilancio si è dimostrato ancora una delle competizioni più attese dalle aziende, e anche in un momento critico per la comunicazione finanziaria, molte imprese hanno accettato la sfida, si sono messe in gioco e hanno confermato un livello di partecipazione elevato, sia in termini qualitativi che quantitativi.


- La partecipazione attiva ai più importanti momenti di confronto sulla comunicazione, sia livello locale che nazionale rappresenta una via per imporsi come modello di riferimento o quantomeno per entrare nel vivo del dibattito mediatico. Con la presenza costante nei dibattiti abbiamo incontrato e dialogato con mondi diversi:


o Abbiamo promosso e partecipato ai primi due forum della comunicazione di Roma, promuovendo lo sviluppo anche nella capitale di un vivace dibattito sulla nostra professione.


o Per due anni consecutivi, abbiamo proposto importanti riflessioni sulla nostra professione al Meeting di Rimini, il principale evento di comunicazione nazionale con oltre 700 mila presenze. Cito l’incontro del 2008 durante il quale ho incontrato Martin Sorrell della WPP. L’ingresso alla manifestazione ci ha inoltre permesso di aprire un dialogo con CL e le sue strutture.


o Con il festival del giornalismo di Perugia, abbiamo avvicinato i nostri “amici-nemici” del mondo dei media, così come con la ricerca sul rapporto fra giornalisti e comunicatori condotta da Toni Muzi Falconi e Chiara Valentini.


o Lo scorso febbraio abbiamo analizzato la comunicazione del neo presidente americano Barack Obama insieme a Lucio Caracciolo, Marta Dassù, Giovan Battista Verderame del Ministero degli Esteri. Abbiamo dunque lavorato su geopolitica,
internazionalità e comunicazione politica.


o Con un incontro su “La comunicazione pubblica nell’era del Liquid Thinking”, promosso da Saatchi&Saatchi, e con l’intervento al Forum PA 2008 abbiamo rivolto lo sguardo al mondo dei relatori pubblici nelle istituzioni.


o Siamo presenti nel comitato scientifico dell’Associazione PIMBY per partecipare alla selezione delle migliori PA in termini di confronto sulle opere infrastrutturali.


o Il salone della responsabilità sociale di Milano, ci ha permesso di approfondire il tema della CSR.


o Abbiamo collaborato alla conferenza annuale di Confartgianato e incontrato dunque il mondo delle piccole imprese.


o Abbiamo inoltre portato il contributo della nostra professione a un progetto di formazione della CISL e incontrato dunque il mondo sindacale.


o Con la recente partecipazione al Forum BICA abbiamo rivolto l’attenzione alla comunicazione ambientale.


o Il gruppo di lavoro “donne in comunicazione” ha collaborato al Premio Bellisario e proposto una riflessione sulla nostra professione al femminile.


o e altri ancora….


- Abbiamo sottoscritto diverse convenzioni con importanti atenei italiani, da La Sapienza a Catania, da Gorizia al rinnovo con la IULM, per creare un ponte tra esperienza professionale e accademia.


- Con il prezioso lavoro di Emanuele Invernizzi e della Consulta Education, nel 2008 i principali corsi di laurea in relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa sono stati misurati e ai migliori abbiamo assegnato “un bollino di qualità”. L’attività è già stata avviata anche per il 2009 con oltre 200 corsi già valutati e riteniamo che rappresenti un’iniziativa importante per la crescita della qualità delle nostre accademia. Questo programma di endorsement può infatti stimolare le università italiane a sviluppare la propria offerta formativa con un taglio sempre più professionale.


- Con Fabio Bistoncini e un gruppo di lavoro appositamente costituito, abbiamo lavorato al disegno di legge sulla regolamentazione dell’attività di lobbying. Il disegno è stato discusso con Santagata e Gironi del CNEL, che stanno collaborando alla stesura finale prima della presentazione per l’esame delle camere.


- Sullo stesso tema, lavoriamo a Bruxelles attraverso la collaborazione di Roberto Zangrandi, neo Presidente CERP. Roberto è in con tatto diretto con il Gabinetto del Commissario Kallas (Antifrode e Audit) e ha avviato una serie di colloqui intesi ad accertare le modalità di introduzione del codice di condotta e del registro per i lobbisti attivi a Bruxelles. Sta inoltre lavorando con SEAP, Società Europea dei professionisti del Public Affairs, per una cooperazione da programmare nel corso del 2009. Ha già incontrato Monica Frassoni (Eurodeputato, Verdi, Italia) membro di commissione per la Comunicazione per un possibile incontro Ferpi a Bruxelles.


- Abbiamo collaborato a diverse pubblicazioni sulla nostra professione, di cui cito l’ultimo volume “Comunicare le Professioni intellettuali”.


- Abbiamo lavorato sulle media relations, da un lato aumentando la visibilità dell’Associazione anche su quotidiani nazionali, dall’altro garantendo a tutti i soci una rassegna dedicata con quasi 400 articoli settimanali su comunicazione, relazioni pubbliche, public affairs e marketing.


- Ogni numero del magazine, grazie a Giancarlo Panico e a tutti coloro che collaborano regolarmente, ha proposto illustri interventi e contributi sempre aggiornati sulla nostra professione.


Abbiamo cercato di rendere FERPI più giovane e vitale, con diversi programmi.


- Innanzitutto abbiamo rinnovato l’identità della nostra Associazione. Un nuovo marchio che mantiene i colori della storica FERPI, ma li comunica con un lettering e una grafica più giovani.


- Abbiamo realizzato la prima campagna pubblicitaria dell’Associazione in cui visual e claim puntano sull’evoluzione del sistema relazionale e sulla necessità di avere gli strumenti adatti per affrontarne le nuove sfide. Un messaggio anche ironico, che ha voluto candidare FERPI nel fornire gli strumenti per essere comunicatori efficaci in un contesto sempre più complesso e interattivo.


- E poi il nuovo sito, un portale completamente rinnovato, dotato di un’area social network e che permette il pagamento on line delle quote di iscrizione.


- Abbiamo lavorato molto sulla formazione: oltre 1.500 ore all’anno di corsi, dall’avvio alla pratica professionale all’approfondimento delle tematiche più innovative per i professionisti accreditati.


- Uni>FERPI ha promosso incontri e attività soprattutto a Roma, Gorizia e Milano.


- Con Università Tor Vergata e la collaborazione di Simonetta Pattuglia, abbiamo partecipato per due anni al convegno conclusivo del master in Economia della Comunicazione e dei Media che ha visto illustri esponenti del mondo della comunicazione italiana.


Abbiamo mantenuto la capillarità e il radicamento nel territorio dell’Associazione:


- in alcuni territori si è lavorato di più, in altri siamo stati presenti in misura minore e questo è legato anche al numero di soci che non copre le regioni in maniera uniforme.


- Quasi tutte le delegazioni hanno proposto appuntamenti costanti ai soci e organizzato attività anche di valore istituzionale. Cito a titolo di esempio “Microfoni spenti” promosso nel Lazio, l’accordo con la Camera di Commercio di Milano per il supporto ai giovani imprenditori delle relazioni pubbliche, gli incontri organizzati in Veneto e altri ancora fra cui i progetti già in corso di organizzazione per i prossimi mesi come in Sicilia per il MedCom di Catania.


- Per aumentare la vicinanza al territorio, abbiamo organizzato l’assemblea annuale del 2008 a Torino, inserendola nell’interessante programma che coinvolgeva Torino capitale del Design.


L’ultimo obiettivo del programma 2007-2009 è stato accrescere l’internazionalità.


- Nel mese di marzo, si è tenuto il primo corso di relazioni pubbliche ai diplomatici del Ministero degli Affari Esteri. Toni Muzi Falconi e Fabio Ventoruzzo, hanno organizzato un’attività che non ha precedenti né per FERPI, né fra le altre associazioni professionali d’Europa.


- Il congresso Euprera, che ha coinvolto Milano per tre giorni lo scorso ottobre, ha visto la partecipazione attiva di molti nostri soci e ci ha permesso di confrontarci con i nostri colleghi europei.


- Il gruppo di lavoro internazionale ha proposto incontri con illustri esponenti del mondo delle relazioni pubbliche provenienti da Regno Unito, Svizzera ma anche India, Sudafrica e Australia.


- Diversi soci hanno partecipato al World PR Festival di Londra nel giugno scorso.


Insomma, abbiamo fatto tante cose, molte di più di quelle che ho citato, e anche i singoli soci hanno lavorato per promuovere FERPI nelle loro relazioni quotidiane, per essere ambasciatori dell’Associazione nella propria quotidianità.


Alcuni spunti per il programma 2009-2011


Su alcuni punti invece non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati.


Ritengo ci sia un ambito di miglioramento prioritario: la comunicazione.


Penso infatti che abbiamo realizzato importanti progetti ma, proprio noi, non li abbiamo saputi diffondere in maniera adeguata.


Per il prossimo biennio propongo un lavoro più costante e strutturato dell’ufficio stampa e un presidio ancora più forte delle relazioni. Fra le azioni già avviate, ad esempio, lo scambio con altre associazioni e istituzioni per costruire momenti di vita associativa comune e dare visibilità reciproca, ciascuno ai propri associati e componenti.


Il secondo, ma certamente più importante, punto su cui lavorare è il numero di iscritti.
Due anni fa FERPI contava 941 soci. Nell’ultimo CDN Florence Castiglioni ha aggiornato il numero a 971.
Certo, è stato fatto un lavoro di pulizia delle liste che ha eliminato iscrizioni formali che si trascinavano da anni e le nuove iscrizioni sono state numerose. La commissione di ammissione e verifica, solo nell’ultimo colloquio milanese, ha ammesso 19 nuovi soci.
Non abbiamo però superato quel fatidico 1.000 in cui tutti forse speravamo.


Penso che dobbiamo interrogarci e porci una serie di domande su quanto siamo vicini ai professionisti che volgiamo rappresentare.


Vorrei essere diretto e citare un esempio: il nuovo sito, come tutti sapete, ha un’area social network, FerpiNet, che è però poco vissuta. Il dibattito intorno alle news sul portale è alimentato dai pochi soliti soci attivi.
Sono molto orgoglioso di sapere che c’è una comunità FERPI su Facebook, ma so anche che i soci che vi partecipano sono la minoranza.


Siamo nell’era della comunicazione digitale e noi professionisti delle relazioni pubbliche non utilizziamo gli strumenti che abbiamo a disposizione in questo ambito?


Un maggiore e migliore utilizzo del sito FERPI sarà uno dei punti sui quali intendo lavorare, per renderlo uno strumento condiviso, ancora più utile e più “compreso”. Una buona relazione su questo fronte sosterrà anche la comunicazione della nostra Associazione verso l’esterno.


L’interattività è un esempio, ma si presta bene per fare un’autocritica alla nostra Associazione e alla mancanza di partecipazione diffusa che forse sta alla base della crescita che ritengo insufficiente dei nostri iscritti.


I driver per i prossimi due anni di FERPI saranno confermati nel programma che presenterò il prossimo 27 aprile perché rappresentano un percorso per cui sono necessari anni di lavoro.
Una parte importane del prossimo biennio sarà però incentrata sulla spinta alla partecipazione.
Proprio per questo voglio costruire un programma condiviso, partecipato da tutti, o almeno da molti, dei soci.
Milano è la prima tappa, seguiranno Roma e Bari per le conferenze programmatiche dalle quali vorrei uscire con una serie di proposte anche da parte vostra.


Intanto alcuni soci hanno già iniziato a partecipare: vorrei ringraziare coloro che mi hanno scritto e chi ha animato un interessante confronto sul portale nei giorni scorsi.


Ho letto i commenti sul sito e devo dire che in parte condivido le obiezioni sollevate. Ho trovato inoltre alcuni spunti molto interessanti.


Da più voci (Toni Muzi Falconi e Alessandro Magnoni) è stata sollecitata una maggiore attenzione ai temi più discussi nei dibattiti mediatici.


La trasparenza finanziaria è senza dubbio il tema “principe” nelle critiche mosse alla comunicazione delle aziende e delle istituzioni in questa crisi economica senza precedenti.
Contro l’Italia è stata inoltre aperta una procedura di infrazione per non avere ancora emanato il regolamento di applicazione di una Direttiva Europea approvata dal nostro Parlamento da parecchi mesi, riferita proprio alla trasparenza dell’informazione e della comunicazione delle società quotate in borsa.
Anche la comunicazione finanziaria è un tema di relazioni pubbliche e diventa ancora più importante in un momento di crisi nel quale una buona relazione può contribuire alla ripresa degli investimenti, anche dei piccoli risparmiatori.


L’attenzione ai temi di attualità non può inoltre ignorare il recente terremoto in Abruzzo: la collega Daniela Bianchi e il delegato territoriale Joshua Lawrence” stanno già costruendo un programma per il contributo di FERPI alla “rinascita” della regione, attraverso il ruolo dell’Università e l’utilizzo del network dell’Associazione per la raccolta di fondi.


Emanuele Invernizzi e la Consulta Education continuano a lavorare sul progetto endorsement per i corsi di laurea in relazioni pubbliche. Come ho già detto, il progetto rappresenta uno strumento importante per continuare ad alzare l’asticella nella nostra accademia: in un momento di crisi rappresenta dunque una risposta anche per i giovani che a breve si affacceranno sul mondo del lavoro, per dare loro strumenti più efficaci in grado di renderli più preparati e dunque più competitivi nel mercato del lavoro.


Dal sito vengono suggeriti altri temi sui quali approfondire contenuti e modalità di relazione, e per i quali FERPI può proporre la propria professionalità per costruire un modello di governance basato sul confronto: per la piccola e media impresa abbiamo già costituito una delega operativa alla quale dovremo dare nuovo impulso; su ambiente, cultura, responsabilità sociale di impresa e università, FERPI ha competenze e professionalità che saranno messe a frutto attraverso progetti di comunicazione costruiti per incontrare il maggior numero di interlocutori possibile.
La collega Rosanna Revello, membro della Commissione Cultura di Confindustria e in particolare del gruppo di lavoro che si occupa di responsabilità sociale, mi ha già scritto proponendo una sinergia con i Forum territoriali che sta portando avanti in collaborazione con Sodalitas. Si tratta certamente di un’opportunità di confronto su temi di interesse nazionale, ma anche di uno strumento per valorizzare la ricca esperienza delle nostre delegazioni territoriali.
La comunicazione pubblica e i relatori delle PA rappresentano un pubblico importante: stiamo già lavorando insieme a Celeste Bertolini per creare un ponte con questa realtà, per offrire ai comunicatori delle istituzioni un luogo di confronto su una professionalità ormai diventata imprescindibile per qualsiasi organizzazione.
Un altro tema caro a numerosi soci è rappresentato dalla tecnologia e dai nuovi strumenti di relazione interattiva.
Ritengo che il nuovo sito rappresenti un punto di partenza per aggiungere alla professionalità di tutti i soci, un patrimonio di technicalities per la comunicazione dei nostri anni.
Italo Vignoli ha già dato la sua disponibilità per mettere a disposizione dei soci la sua esperienza nel settore dei new media. Mi impegnerò affinché le strutture proposte alla formazione lavorino su questo campo avvalendosi anche della collaborazione di coloro che danno disponibilità e garantiscono qualità e professionalità.
Invito inoltre tutti voi, e mi impegnerò io per primo, ad animare il confronto su Ferpi Net sulle tematiche che più stanno a cuore alla nostra professione.


Su questo punto è mia intenzione usare l’area riservata ai soci in due direzioni:


- pubblicando in anticipo i temi oggetto di discussione in CDN affinché chiunque possa intervenire, segnalare le proprie indicazioni e arricchire con ulteriori contenuti;


- rendendo note le decisioni prese dal direttivo a valle della convocazione.
È diritto di tutti i soci avere accesso alle informazioni degli organi direttivi e averlo in maniera semplice.


Ho letto anche alcune critiche, più che lecite. Siamo qui oggi anche per confrontarci su questo, per chiarire modalità di gestione forse non comunicate adeguatamente e per definirne di nuove con il prezioso contributo dei punti di vista alternativi, per trovare un punto di incontro insomma.


Conclusioni


La mie proposte per il prossimo biennio di FERPI sono dunque due:


- continuare il percorso avviato nel 2007 e perseguire ancora quattro obiettivi:


o diventare più autorevole e rappresentativa per i professionisti del settore RP;


o trasformarsi in un organo più giovane e vitale;


o rafforzare la capillarità e il radicamento nel territorio;


o aumentare l’internazionalità.


- Aggiungerei due obiettivi trasversali:


o La partecipazione da un lato di nuovi professionisti, per aumentare quindi il numero di nuovi soci, dall’altro di chi è già associato per condividere e costruire collegialmente la vita associativa con tutti gli strumenti di cui siamo dotati.


o La comunicazione: dobbiamo mettere la professionalità che ogni giorno garantiamo alle nostre imprese e istituzioni, a disposizione dell’Associazione per renderla più nota, ma soprattutto per garantirle il raggiungimento di tutti i pubblici ai quali FERPI può garantire un’efficace azione rappresentativa.


Lavorare su questi obiettivi vorrà dire:


- avere consapevolezza di ciò che abbiamo fatto per migliorare;


- analizzare ciò che non abbiamo fatto per lavorarci con impegno e proattività;


- impegnarsi in una seria e strutturata azione di marketing associativo;


- “ripulire” gli organi dell’associazione da chi non può garantire un contributo concreto e continuativo, mantenendo comunque elevato il supporto in termini di rappresentanza verso interlocutori interessanti per l’Associazione;


- costruire la promozione di qualsiasi azione dell’associazione nello stesso modo in cui impostiamo quotidianamente la nostra attività;


- cercare fondi e sponsorizzazioni per attuare i piani di comunicazione. La stabilità finanziaria è un requisito imprescindibile per costruire programmi associativi rilevanti, continuativi ed efficaci per l’autorevolezza e l’immagine di una FERPI, rappresentativa di veri professionisti delle relazioni pubbliche.


Costerà fatica e un impegno ancora più forte di quello profuso fino ad oggi.
Io garantisco il mio e spero che vogliate lavorare con me e fare altrettanto.


Il prossimo anno FERPI festeggerà i suoi quaranta anni.
Abbiamo dunque una solida base di partenza: una forte identità costituita da due anime, tradizione ed esperienza insieme a voglia e capacità per innovare, il vero vantaggio competitivo rispetto alle altre associazioni e il valore che possiamo offrire a tutti i professionisti delle relazioni pubbliche. La leva con la quale possiamo continuare a perseguire lo status di interlocutore autorevole e rappresentativo nella nostra società, per rendere FERPI ancora di più un attore importante del sistema relazionale e mediatico del nostro Paese.


Gianluca Comin, Presidente Ferpi
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