Presentata a Roma la Scuola Politica “Vivere nella Comunità” che offre gratuitamente un percorso di formazione di eccellenza a venticinque giovani under quaranta per aiutarli a crescere nella responsabilità e nella condivisione e per indirizzarli a mettere i loro talenti al servizio del Paese. FERPI ha firmato con la scuola un protocollo di intesa.
Nella sua lezione, “Le competenze necessarie al Paese ed il ruolo di una Scuola Politica”, il Professor Cassese ha ricordato che "l’obiettivo deve essere quello di rimettere seriamente al centro il tema delle competenze, sostenendo la formazione di una nuova classe dirigente e di futuri amministratori e manager preparati ad affrontare la complessità del nostro tempo, con un rinnovato senso delle Istituzioni e con un nuovo spirito di servizio verso tutta la comunità". “La nostra partecipazione alla Scuola Politica “Vivere nella Comunità” sottolinea l’impegno di FERPI per la formazione di una classe dirigente sempre più preparata e responsabile”, afferma Rossella Sobrero, Presidente FERPI.
Con una lectio magistralis del Professor Sabino Cassese è stata presentata a Roma la Scuola Politica “Vivere nella Comunità”. Nella sua lezione, “Le competenze necessarie al Paese ed il ruolo di una Scuola Politica”, il Professor Cassese ha ricordato che "l’obiettivo deve essere quello di rimettere seriamente al centro il tema delle competenze, sostenendo la formazione di una nuova classe dirigente e di futuri amministratori e manager preparati ad affrontare la complessità del nostro tempo, con un rinnovato senso delle Istituzioni e con un nuovo spirito di servizio verso tutta la comunità". “La nostra partecipazione alla Scuola Politica “Vivere nella Comunità” sottolinea l’impegno di FERPI per la formazione di una classe dirigente sempre più preparata e responsabile”, afferma Rossella Sobrero, Presidente FERPI.
La Scuola offre gratuitamente un percorso di formazione di eccellenza a venticinque giovani under quaranta, selezionati fra i tantissimi curricula arrivati, per aiutarli a crescere nella responsabilità e nella condivisione e per indirizzarli a mettere i loro talenti al servizio del Paese. Scuola apartitica che fa della competenza e del merito le sue linee guida.
Il Professor Cassese ricorda che “Vivere nella Comunità” è la chiave interpretativa fondamentale per concepire un nuovo percorso di sviluppo basato sulle competenze e sulla collaborazione: “I giovani sotto i trent’anni non leggono giornali, il basso livello di istruzione della società italiana si riflette nella classe dirigente: c’è un grado di istruzione nel corpo amministrativo insufficiente dove dovrebbero esserci gli esperti, gli addetti ai lavori, che dovrebbero fare della “intersezioni dei saperi” e della capacità di approccio sistemico – dove le discipline si incontrano – il luogo della costruzione del futuro. Istruzione e partecipazione sono elementi fondanti per la costruzione del futuro”.
FERPI darà il suo contributo alla Scuola nell’area disciplinare delle Relazioni Pubbliche e della comunicazione fondamentali per la costruzione del futuro del Paese.
“In un periodo storico così complesso come quello che stiamo attraversando non è sufficiente un cambiamento superficiale: è necessaria una vera e propria metamorfosi che deve riguardare le persone, le organizzazioni ma anche la politica” afferma Rossella Sobrero che continua: “FERPI da tempo sostiene l’importanza del relatore pubblico che può essere definito un vero e proprio “tessitore sociale”: quando è necessario creare sinergie tra pubblico e privato, tra prof t e non profit, il relatore pubblico può aiutare a mettere in rete i diversi attori stimolando, per esempio, gli il dialogo tra amministratori locali e altri soggetti per una crescita sempre più sostenibile del territorio”.
Il delegato nazionale FERPI all’advocacy e al public affairs, Vincenzo Manfredi, ricorda la centralità del governo strategico delle relazioni: “Le competenze trasversali unite alla capacità di analisi critica e alla rappresentanza di interessi condivisi devono ridiventare centrali per la definizione della scelta pubblica: il governo strategico delle relazioni rende l’agire politico un percorso basato su risultati, innovazione e responsabilità, ingredienti fondamentali per un sano sviluppo”. Il Delegato regionale FERPI Lazio, Giuseppe De Lucia, ricorda che la “comunicazione e le relazioni pubbliche sono le discipline fondamentali sulle quali deve basarsi lo sviluppo delle nuove tecnologie: senza una formazione profonda dei diversi contesti non può esserci sviluppo inclusivo. Solo la formazione può rimettere al centro l’uomo e uscire dall’equivoco della decrescita felice”.
Il Professor Paolo Boccardelli, Presidente Scuola Politica “Vivere nella comunità” - ordinario di Management e Strategia d’impresa presso l’università LUISS Guido Carli ed Direttore della LUISS Business School – ricorda la centralità del pensiero critico: “La Scuola contribuirà a nutrire la nostra società con l’abilità fondamentale per il nostro tempo che è appunto il pensiero critico. Il 65% dei giovani svolgerà in futuro un lavoro che oggi ancora non esiste, è fondamentale investire nelle competenze e nella formazione, con l’obiettivo di creare la classe dirigente del futuro, che vedrà nella formazione continua e nel pensiero critico le basi per la costruzione del futuro”.
Il segretario generale della Scuola, il Prof. Marcello Presicci, sottolinea la mission della Scuola: “La rappresentanza politica e i tradizionali partiti politici vivono una crisi che è la crisi dei corpi intermedi e della democrazia. Una crisi non solo legata ai valori proposti ma anche e soprattutto ai livelli di competenza e preparazione dei propri rappresentanti. I partiti hanno perduto gran parte dei loro aderenti e non svolgono quasi più il ruolo di incubatori di idee e di persone, formando, selezionando e facendo avanzare nella società civile, e nelle istituzioni, i propri iscritti più preparati”, e continua: “La Scuola intende accrescere la preparazione delle future giovani generazioni non solo nella sfera delle competenze politiche, ma anche in quelle manageriali, professionali, civiche e sociali per rendere possibile la costruzione di una nuova idea di comunità. Una comunità che, pur nella contrapposizione di idee e soluzioni, possa trovare la spinta propulsiva per un nuovo sviluppo, sostenibile e inclusivo. Aumentare la capacità di analisi e di comprensione delle grandi sfide odierne, fornendo soluzioni innovative per la comunità civile e politica. Il rigore etico, una visione multilaterale e le profonde competenze sono indispensabili per la creazione di una nuova classe dirigente preparata, autorevole e all’altezza delle sfide odierne”.
La Scuola Politica si avvale di un supervisory board formato da autorevoli membri provenienti dal mondo accademico, istituzionale e delle imprese. Tra gli altri i presidenti di Poste Italiane, Ansa, Enel, Sace, Simest e Compagnia di San Paolo, il Consigliere Delegato di Intesa San Paolo (main sponsor della scuola) e Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs e External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, componente del supervisory board, Paolo Messa di Leonardo, Carlotta Ventura di A2A, oltre ad esponenti di Cassa Depositi e Prestiti, Ferrovie dello Stato, Sky Italia, Ericsson, Banca d’Italia, Apco, Inwit.
Oltre al supervisory board la Scuola è composta da un prestigioso corpo docenti ed è strutturata come una vera faculty, sviluppata su cinque aree tematiche specifiche: Area Politico-Istituzionale; Area Economico-Finanziaria; Area Internazionale-Europea-Estera; Area Comunicazione-Sostenibilità; Area Lavoro-Web-Istruzione-Sanità.
“Lo strumento più importante di people empowerment è l’istruzione” conclude il Professor Cassese, “e parafrasando l’articolo 3 della Costituzione con l’istruzione si rimuovono gli ostacoli che limitano di fatto l’uguaglianza e impediscono il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione all’organizzazione sociale. Con istruzione e competenze, unite ad utopia e coraggio, contribuiremo alla rinascita del Paese”.