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Gazprom esce dall'ombra di Putin

25/01/2007

Attraverso una massiccia campagna pubblicitaria il colosso del gas russo tenta di rinnovare la propria immagine agli occhi dei paesi occidentali.

Non è sfuggito ai vertici di Gazprom che i recenti problemi con alcune delle repubbliche dell'ex Unione Sovietica, prima fra tutte la Bielorussia, abbiano minato la fiducia degli investitori occidentali nei confronti dell'azienda russa che, infatti, ora corre ai ripari. Secondo il quotidiano Kommersant, Gazprom avrebbe avviato trattative con un consorzio di aziende di RP guidato da PBN per siglare un contratto triennale per la produzione diverse campagne pubblicitarie indirizzate ai mercati americano ed europeo. La spesa prevista, per il solo 2007, è di undici milioni di dollari.Le trattative sono state confermate sia dai vertici di entrambe le società che da fonti del governo russo. Il contratto verrà siglato da Gazprom Export, una filiale completamente controllata dalla casa madre, e il negoziato viene condotto dal capo di Gazprom Export, Alexander Medvedev, e dal CEO di PBN, Peter Necarsulmer, che oltre alla propria azienda rappresenta Hill & Nowlton e la firm di analisi Schoen & Berland.L'obiettivo principale è quello di sviluppare un programma in grado di migliorare l'immagine di Gazprom all'estero, cercando di proporla come una struttura commerciale senza connotati politici, al di fuori dell'area politica di Vladimir Putin. Questo tipo di operazione è necessaria ora più che mai in seguito al vero e proprio conflitto con la Bielorussia. I problemi della Russia a proporsi come un' affidabile fornitrice di energia riguardano maggiormente lo scarsamente competitivo mercato del gas piuttosto che quello petrolifero, assai più concorrenziale.Il budget del consorzio di RP previsto per il 2007 è paragonabile a quello speso per la campagna informativa-promozionale per il G8 di San Pietroburgo lo scorso anno e rappresenta l'8 per cento dell'intera spesa promozionale di Gazprom, che nel 2006 è stato di 140 milioni di dollari.Si ipotizza che tutto ciò sia soltanto una parte di una più ampia strategia ideata dal Cremlino per rendere più attraente la propria immagine in Occidente.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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