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I social media sempre più importanti per le Rp

17/01/2014

I media sociali sono i nuovi spazi dove si informano, si incontrano e interagiscono tra loro i pubblici. Per questo è importante conoscerli e capire come si evolvono. _Vincenzo Cosenza_ prospetta le tendenze per il 2014 e promuove un nuovo Osservatorio chiamato _Social Media Statistics._

di Vincenzo Cosenza
Il 2013 per i social media è stato un anno parco di novità, se si eccettuano il debutto in Borsa di Twitter e l’acquisizione di Tumblr da parte di Yahoo! Più che altro hanno fatto capolino alcuni fenomeni che potrebbero compiutamente prender forma nel 2014. Ecco cosa potrebbe succedere (più che previsioni, un esercizio per misurare la distanza che intercorrerà tra la mia percezione dei fenomeni e la futura realtà).

La pubblicità inonderà i social media in maniera insopportabile, mettendo a rischio la nostra capacità di seguire il flusso delle notizie. Alcune piattaforme riusciranno a individuare il giusto equilibrio per non inquinare l’ambiente sociale, altre potrebbero perdere la fiducia degli utenti più esigenti. Sarà anche l’anno in cui i contenuti prodotti all’interno dei social network, lasceranno i walled garden per comparire nelle aperte praterie del web. Google ha già annunciato un nuovo tipo di pubblicità, che altri potrebbero copiare (in primis Facebook);
I social media aggiungeranno un _geolocation layer_ per provare ad arricchire l’esperienza dell’utente. Offriranno contenuti personalizzati, in modalità push o pull, sulla base del luogo nel quale si trova in un certo momento. I primi tentativi sono appena stati sperimentati da Foursquare, che quest’anno si giocherà la partita della sopravvivenza.
Facebook sempre più “aperto”. Nel senso che stimolerà maggiormente i suoi utenti a condividere pubblicamente i propri pensieri. Per far ciò introdurrà i trending topic e fornirà agli sviluppatori le API per portare a galla tali contenuti.
È probabile anche un miglioramento del suo motore di ricerca basato sul social graph al fine di monetizzare anche i risultati di ricerca (pubblicità contestuale agli stessi). Questi cambiamenti probabilmente renderanno necessaria una nuova modifica all’algoritmo che sceglie i contenuti da mostrare;
Google+ si rafforzerà. Emergerà come social network credibile anche agli occhi delle aziende, sfruttando l’integrazione (a volte forzosa) con l’ecosistema software e hardware di Big G (Android, ChromeOS, Google Glass, Chromebook);
Gli Instant Messenger diventeranno più maturi. Continueranno ad occupare buona parte del tempo investito in rete. Si trasformeranno affiancando ad uno spazio privato di comunicazione anche uno spazio pubblico, andando in diretta competizione con i social network. Inoltre diverranno piattaforme per l’e-commerce. Assisteremo ad un consolidamento del mercato e a qualche acquisizione importante. Snapchat crescerà, provando ad invadere il campo di Facebook, ma non credo che la sua messaggistica evanescente sarà una killer application; potrebbe semplicemente diventare una nuova feature per app esistenti;
Tutto ciò avverrà in un contesto animato da due forze contrapposte: quella dell’attenzione alla privacy e quella della personalizzazione dell’esperienza. Entrambe legate al tema della identità in rete, che coinvolge tutte le piattaforme nella guerra del social login. Converrà ritornarci, intanto attendo i vostri commenti.

Non è facile comprendere quanto grandi siano quei luoghi sociali che ormai occupano una parte sostanziosa delle nostre attività quotidiane. Ogni servizio usa un metro di misura diverso per descrivere la sua forza, spesso per confondere i giornalisti e gli utenti (riuscendoci benissimo). Alcuni svelano il numero degli utenti registrati, altri quelli degli utenti attivi al mese, i più trasparenti anche quelli degli utenti attivi al giorno. E così per fare un po’ di chiarezza ho deciso di raccogliere periodicamente in una pagina dedicata chiamata Social Media Statistics, le informazioni ufficiali rilasciati dalle varie piattaforme. Ecco i primi dati della metrica, secondo me, più rilevante, quella degli utenti attivi al mese ossia il numero di persone che hanno interagito con la piattaforma (attraverso i dispositivi più vari e anche all’esterno della piattaforma, ad esempio usando il social login su siti terzi) nell’arco di 30 giorni. La rappresentazione per quadrati (v. immagine in basso), con area proporzionale ai monthly active users (in gergo MAU), permette di cogliere immediatamente le differenze.
Fonte: Vincos Blog
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