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IA e comunicazione: quali sfide per il futuro della professione?

09/07/2021

Appuntamento il 21 luglio con il primo evento organizzato insieme da FERPI e UNA, dedicato alle applicazioni attuali e future dell'Intelligenza Artificiale, al loro impatto sulla comunicazione e alle sfide che ne derivano.

L’appuntamento dedicato alle applicazioni attuali e future dell'Intelligenza Artificiale, al loro impatto sulla comunicazione e alle sfide che ne derivano è il 21 luglio alle 14.00 con il primo evento organizzato insieme da FERPI e UNA (Aziende della comunicazione unite).

L’incontro online sarà coordinato da Andrea Cornelli, vice presidente UNA, e vedrà la partecipazione di due importanti esperti: Guido Di Fraia, Prorettore all'Innovazione e Intelligenza Artificiale dell’Università IULM, e Flavio Antonio Ceravolo, Professore Associato di Sociologia dell’Università di Pavia. Dopo i saluti di Emanuele Nenna, presidente UNA, e di Rossella Sobrero, presidente FERPI, e gli interventi dei due esperti ci sarà ampio spazio per le domande dei partecipanti.

1. Come definire l’IA?

Non è facile trovare una definizione condivisa da tutti su cosa è l’Intelligenza Artificiale. Anche se in questi anni se ne è parlato tanto resta per molti un concetto astratto che però sta coinvolgendo diversi settori compresi quello dell’informazione e della comunicazione. Quando si parla  di IA si fa  riferimento al machine learning, il processo di apprendimento delle macchine che, sottoposte a test, confermano o modificano le decisioni o le azioni successive, sistemi che imparano dai propri errori e dal cambiamento di alcune variabili.

2. Come cambierà la nostra vita?

Se consideriamo i grandi investimenti in atto per migliorare questa tecnologia non è difficile immaginare che tra qualche anno avremo macchine in grado di superare le capacità del cervello umano. I ricercatori stanno lavorando sui concetti di personalizzazione e adattività, per fare in modo che dati e algoritmi siano sempre più efficaci nel permetterci di operare in alcuni specifici ambiti della nostra vita quotidiana.

3. Come modificherà il nostro lavoro?

Se consideriamo i progressi significativi dell’IA negli ultimi anni, l’impatto sull’occupazione nel settore della comunicazione potrebbe essere rilevante. Uno degli obiettivi primari dell’IA è rendere questi sistemi sempre più simili al nostro modo di relazionarci con il mondo: Facebook, Amazon o Google hanno già piattaforme totalmente basate sull’IA. In poco tempo si è passati da un’automazione che riguardava compiti di routine e poco qualificati (per esempio, robot industriali per migliorare processi di produzione) a sistemi di l’IA che introducono funzionalità che coinvolgono alcuni compiti cognitivi non di routine. Alcune professioni qualificate, come quella del comunicatore, potrebbero subire impatti anche occupazionali.

Iscriviti in anticipo per questa riunione:
https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZEldeqprDIsHtaCRfDdLeCkckPVHA4196hR

Dopo l’iscrizione, riceverai un’email di conferma con le informazioni necessarie per entrare nella riunione.




Guido Di Fraia
Professore Associato all’Università IULM, è Prorettore all'Innovazione e alla Comunicazione, oltre che Founder e CEO del Laboratorio di Intelligenza Artificiale “IULM AI Lab”. Docente di Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale, è Coordinatore dell’indirizzo di Digital Marketing del corso di laurea Magistrale in Marketing Consumi e Comunicazione della stessa Università. Ideatore e responsabile scientifico del Master IULM in Social Media Marketing & Digital Communication e del Master Data Management & Business Analytics.

Flavio Antonio Ceravolo
Professore Associato di Sociologia, rettore del Collegio Benvenuti Griziotti (EDISU), responsabile del corso di laurea magistrale in Comunicazione Digitale (COD), direttore scientifico e vicecoordinatore del Master di II livello in Marketing Utilities and Storytelling Techniques (MUST) e membro del collegio docenti del Dottorato internazionale in Mutamento Sociale e Politico (MSP) delle università di Torino e Firenze.

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