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Identità e reputazione si rafforzano anche con l’oggettistica promozionale

09/03/2010

Oggetti promozionali e comunicazione aziendale: i ricercatori del Larem dell’Università di Udine presentano a Milano uno studio condotto tra 120 responsabili marketing di altrettante aziende italiane.

L’oggettistica promozionale sta diventando una leva sempre più importante nelle politiche di comunicazione delle imprese italiane, utilizzata per rafforzare agli occhi degli interlocutori l’identità e la reputazione di cui gode l’azienda: è quanto emerge da una ricerca commissionata dalla rivista Promotion Magazine al Laboratorio di ricerca economica e manageriale (Larem) dell’Università di Udine.
I risultati della ricerca saranno presentati giovedì 11 marzo alle ore 11 presso la Fiera di Milano, durante il convegno Le scelte delle imprese utilizzatrici di prodotti promozionali, sponsorizzato da Sodexo in occasione di “Promotion Expo”, Fiera della Comunicazione e del Marketing di relazione.
Le risposte di 120 responsabili marketing di altrettante imprese distribuite in tutta Italia suggeriscono che l’oggettistica promozionale è percepita da un numero crescente di rispondenti come un investimento in grado di costruire relazioni durature con il cliente: è degno di nota che il 20% dei rispondenti abbia aumentato questa voce di spesa nel 2009, nonostante la crisi.
“La ricerca ha suggerito l’esistenza di quattro tipologie di acquirenti – afferma Gabriele Qualizza, curatore della ricerca -. I ‘top spender’ rappresentano circa un quarto del campione, ma il 90% degli investimenti, spesso destinati a programmi di fidelizzazione dei clienti. Le ‘stelle mancate’, il 45% del campione, hanno un atteggiamento ambivalente: segnalano interesse per investire, ma raggiungono soltanto l’8% della spesa. ‘Fuori dal giro’ sono le imprese, di solito di piccole dimensioni, che utilizzano l’oggettistica nella logica tradizionale del gadget; infine le ‘fabbriche dei cult’ sono imprese che puntano a trasformare la vendita di oggetti promozionali in vera e propria opportunità di business parallela al prodotto vero e proprio”.
Gli intervistati, secondo Qualizza, indicano un cauto ottimismo per il futuro: quasi un terzo degli intervistati prevede, infatti, una crescita degli investimenti in prodotti promozionali per il 2010.
“Questa ricerca colma un deficit conoscitivo particolarmente importante per le piccole e medie imprese – sostiene il direttore del Larem, Luca Brusati – che hanno l’opportunità di ripensare a questa tradizionale voce di spesa come a una vera e propria leva di marketing relazionale”.
Scarica qui il programma del convegno.
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