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Il 48% dei messaggi si perde nel passaggio ai media

23/09/2010

Un recente studio condotto da _Burson-Marsteller_ ha mostrato come i media perdano o ritraggano i maniera differente dalle intenzioni delle aziende i messaggi che ricevono.

Il messaggio che una società si propone di comunicare nel 48% dei casi si perde nel passaggio ai media, secondo un recente studio condotto da Burson-Marsteller.
L’azienda ha condotto uno studio su 158 messaggi inviati da 16 aziende delle 100 del Financial Times Global.
A livello globale, gli Stati Uniti hanno mostrato un divario del 45% tra il messaggio che una società vuole trasmettere e quello poi ritratto dai media mainstream. L’Europa ha avuto un divario del 40%, l’America Latina del 53%, e la zona Asia-Pacifico del 58%.
Divario ampliato quando si trattava di messaggi aziendali e blogger. Gli Stati Uniti hanno mostrato un divario del 76%, l’Europa del 59%, l’America latina era 82%, e zona Asia-Pacifico il 63%.
“Messaggi che fossero trasparenti e legati ad un marchio sono risultati più chiari rispetto a messaggi con un linguaggio aspirazionale, ha detto Ashley Welde, direttore della ricerca di Burson. I bloggers sono un territorio inesplorato per le aziende e tendono ad essere più indipendenti e inserire pareri personali. Bisogna essere trasparenti con loro perché i blogger sono davvero in grado di scavare in profondità".
Welde ha dichiarato che Burson sta utilizzando questa metodologia con i propri clienti a scopi di monitoraggio e per tornare mesi più tardi a verificare se c’è stato un cambiamento nel modo in cui i media riportano i messaggi.
E’ un modo per quantificare un aspetto della comunicazione che è stato analizzato fino ad ora solo in modo qualitativo, ha concluso l’esperta.
Tratto da PR Week
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