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Il divertimento puro

15/03/2007

Serissimo strumento di attenzione e di comunicazione, Ferpi Sicilia ne ha parlato in un incontro-dibattito.

Ferpi Sicilia era presente presso lo stand di Show Me Production del socio Salvatore Greco (detto Turi). In occasione dell'Expo della Pubblicità svoltasi nei giorni scorsi presso il Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania e che ha visto come protagonisti le maggiori agenzie di pubblicità della zona, oltre alla presenza di società e imprese che ruotano attorno al settore della comunicazione.
Durante la tre giorni il socio Greco ha organizzato, in collaborazione e con il  patrocinio di Ferpi Sicilia, un interessante incontro-dibattito dal titolo "Il divertimento puro: valore aggiunto della comunicazione". Presenti al dialogo Adele Canova (Esperta processi formativi ed educatore nidi d'infanzia e titolare franchising Mappamondo), Amanda Succi (Docente di tecniche delle Relazioni Pubbliche presso Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Catania - Delegato regionale FERPI Sicilia), Marina Reitano (Titolare Kube agenzia di comunicazione integrata), Sergio Mirone (Titolare agenzia di comunicazione integrata), Renato Gervasi (Titolare franchising Compagnia della Bellezza), Rita Gallego (Responsabile Marketing regione 5 SMA s.p.a.), Turi Greco (Artigiano della comunicazione emotiva - Titolare Show Me productions). Ha moderato l'incontro Marcello Motta (Titolare agenzia BTF eventi).
Due ore di confronti, di opinioni anche accese e di scambio di idee sviluppate attorno ad un argomento insolitamente trattato con la serietà con cui i presenti hanno dimostrato di fare. Divertimento sviscerato sia come concetto di dimensione casuale, spontaneo e quindi non programmato, sia come strumento e leva di comunicazione inserito in un sistema pianificato, codificato e congeniato con precisione. Ecco che con il termine di "divertimento" si è inteso riferire anche al modo di sentirsi e percepirsi interiormente, non solo abbinato all'ilarità esternabile, ma soprattutto associato al benessere dell'individuo come anche dell'organizzazione impresa nel suo complesso. E' possibile, quindi, divertirsi anche lavorando, a condizione che il proprio lavoro venga svolto nel rispetto e in linea con determinati criteri personali e professionali. Ove possano essere ripresi elementi quali la soddisfazione, la gratificazione (non solo economica) e la serenità personale e del gruppo. Inteso in questo senso il divertimento, e gli strumenti per ottenerlo, può diventare importante leva di comunicazione nella realizzazione del benessere organizzativo. Allo stesso modo può diventare mezzo di lavoro nelle mani del professionista comunicatore sia per se stesso che per i propri collaboratori. Ovviamente non devono essere trascurati neppure i clienti che "divertendosi" nel rapporto con l'impresa (pubblica o privata), con i suoi prodotti, con le persone che vi lavorano, riescono a instaurare un rapporto migliore e sicuramente duraturo con l'organizzazione. Impossibile non citare l'affermazione conclusiva di Turi Greco: "Il divertimento è il retrogusto positivo dell'azione" che definisce con semplicità e intelligenza lo spirito e la visione con cui si dovrebbe (e potrebbe) affrontare il proprio modo di essere, nella vita come nel lavoro.
Amanda Jane Succi
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