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Il futuro del giornalismo. Giornalismo e post-giornalismo. News e lettori tra vecchi e nuovi media

12/10/2009

Questo il titolo del convegno, organizzato il 1 ottobre dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia all’Università Statale di Milano, che ha focalizzato la propria attenzione sul futuro del giornalismo in un contesto in cui le nuove tecnologie hanno assunto un ruolo dominante.

L’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha organizzato, giovedì 1 ottobre 2009, all’Università Statale di Milano la seconda edizione del convegno Il futuro del giornalismo che quest’anno aveva come focus Giornalismo e post-giornalismo. News e lettori tra vecchi e nuovi media. Informazione online, impatto delle nuove tecnologie sul settore dell’editoria e professionalità dei giornalisti telematici i temi al centro del dibattito.


La discussione ha preso avvio da una ricerca Astra, secondo la quale negli ultimi anni i new media hanno cambiato il rapporto degli italiani con l’informazione: dai risultati di un’indagine presentata al convegno e svolta su un campione di utenti che accedono regolarmente ad Internet, il web è la principale fonte di notizie, scelta dall’82% degli intervistati. A seguire televisione (63%), cellulare (48%), radio (48%) e quotidiani tradizionali, che ottengono solo il 36% delle preferenze. Internet è preferito in particolare per la “velocità e facile reperibilità” dei contenuti. Tuttavia, il 63% degli italiani considera ancora le notizie lette in rete come “inaffidabili” o quanto meno “dubbie” e richiede una maggior vigilanza sulla professionalità di chi scrive per le testate telematiche. Da qui l’idea di istituire una sorta di garanzia che certifichi le competenze di chi scrive, su tutte l’essere iscritti all’Ordine Nazionale dei Giornalisti.


Grandi interrogativi anche sul futuro della carta stampata: se da un lato l’informazione cartacea è penalizzata da Internet, dall’altra la rete può anche rappresentare un’occasione per ripensare il giornalismo come è stato inteso fino ad oggi. In futuro, infatti, i due mezzi potrebbero diventare complementari, con il web che svolge la funzione di aggiornamento continuo e in tempo reale, e il giornalismo a stampa che invece amplia ed approfondisce i temi di maggior interesse, fornendo ai cittadini un servizio di alta qualità.


Da non sottovalutare anche l’aspetto economico: in un momento di crisi, quale quello attuale, occorre trovare nuovi sistemi di finanziamento per l’editoria, quali, ad esempio, sistemi online a pagamento. Secondo lo studio di Astra, però, solo il 21% degli utenti Internet sarebbe disposto a pagare per accedere all’informazione sul web.


Alla giornata hanno partecipato numerosi autorevoli relatori tra cui il direttore de La Stampa, Mario Calabresi; Luca De Biase, caporedattore di Nova 24 – Il Sole 24 Ore; Carlo Malinconico, presidente Fieg, Maria Grazia Mattei, fondatrice di Meet the Media Guru, Michele Mezza, vice direttore Rai International e Simona Panseri, responsabile comunicazione di Google Italy.


A moderare il dibattito, Venanzio Postiglione, direttore giornalista del Master/Ifg dell’Università Statale di Milano e caporedattore centrale Corriere della Sera, oltre a Letizia Gonzales, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.


Scarica di seguito i risultati della ricerca Astra e l’abstract di Enrico Finzi.
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