Il futuro delle professioni: partecipa al sondaggio
24/08/2012
Cosa pensano i professionisti sui temi caldi della formazione, pubblicità informativa e società tra professionisti? Al via un sondaggio del working group Ferpi _Comunicare le professioni_ per acquisire elementi di valutazioni utili a tracciare un percorso per supportare la comunicazione delle professioni.
di Roberta Zarpellon
Una grande campagna di ascolto del mondo professionale ordinistico. A poche settimane dal D.P.R di riforma delle professioni, il working group Ferpi Comunicare le professioni intellettuali propone un sondaggio online a tutti i professionisti iscritti agli ordini italiani sui temi-caldi della formazione, pubblicità informativa e società tra professionisti.
La riforma delle professioni pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 14/8/2012 ha definito il nuovo profilo delle professioni ordinistiche italiane. Dopo mesi di confronti, proposte, discussioni, il decreto ha, tra gli altri, affrontato alcuni temi cari ai relatori pubblici che operano a favore del mondo professionale. Vediamoli brevemente insieme.
La formazione continua
L’articolo 7 del decreto impone ad ogni professionista l’obbligo “di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale” con il fine di “garantire la qualità ed efficienza della prestazione professionale, nel migliore interesse dell’utente e della collettività, e per conseguire l’obiettivo dello sviluppo professionale”. In questo caso, i corsi di formazione possono essere promossi “oltre che da ordini e collegi, anche da associazioni di iscritti agli albi e da altri soggetti, autorizzati dai consigli nazionali degli ordini o collegi”.
La pubblicità informativa
L’articolo 4 afferma che “è ammessa con ogni mezzo la pubblicità informativa avente ad oggetto l’attività delle professioni regolamentate, le specializzazioni, i titoli posseduti attinenti alla professione, la struttura dello studio professionale e i compensi richiesti per le prestazioni”. Questa pubblicità “dev’essere funzionale all’oggetto, veritiera e corretta, non deve violare l’obbligo del segreto professionale e non dev’essere equivoca, ingannevole o denigratoria”.
Fin qui la riforma ma come vedono il proprio presente e, soprattutto il futuro, i professionisti italiani?
Il working group Ferpi “Comunicare le professioni” lo chiederà direttamente ai professionisti su un sito dedicato al tema all’indirizzo http://professionistiecomunicazione.wordpress.com
Il working group Ferpi Comunicare le professioni lo chiederà direttamente ai professionisti nel sondaggio presente all’indirizzo https://it.surveymonkey.com/s/Professionistiefuturo e sul sito Professionisti e Comunicazione oltre che su Facebook.
Ogni professionista potrà rispondere in maniera anonima e i dati saranno raccolti e messi a disposizione in maniera aggregata dando voce ai protagonisti del cambiamento. A tutti i soci Ferpi l’invito a divulgare la ricerca tra i professionisti presenti nella propria rete di relazione.