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Il lato oscuro del digitale

27/06/2013

Le inesattezze e falsificazioni di Wikipedia, il potere avvolgente di Google, il finto attivismo politico digitale, il diluvio della posta elettronica, il pauroso conto energetico dei data centre, i comportamenti scorretti dei nuovi capitani dell’impresa digitale... La dimensione problematica della rivoluzione digitale è oramai un tema ineludibile. Una guida per (soprav)vivere nell'era della rete.

La dimensione problematica della rivoluzione digitale – il suo lato oscuro – è oramai un tema ineludibile che va compreso all’interno delle più generali dinamiche dell’evoluzione tecnologica.
Il nuovo libro di Andrea Granelli – già in McKinsey e amministratore delegato di tin.it e di TILab, attualmente presidente e fondatore di Kanso, società di consulenza direzionale specializzata nei temi dell’innovazione e del change management – vuole innanzitutto contribuire a leggere il fenomeno nella sua articolazione e complessità per restituirne la ricchezza, l’applicabilità diffusa e anche la sua fascinosità, persino nelle dimensioni più critiche e criticabili. Ma il vero obbiettivo è contribuire a contrastare – non semplicemente riducendolo o esorcizzandolo – il crescente sospetto nei confronti della Rete e delle sue potenti tecnologie e il timore che le sue promesse non possano essere mantenute. Il tema non è recente ma, nell’ultimo periodo, la sua rilevanza è cresciuta con vigore.
Le inesattezze e falsificazioni di Wikipedia, il potere sotterraneo e avvolgente di Google, la fragilità psicologica indotta dagli universi digitali, il finto attivismo politico digitale svelato dall’espressione click-tivism, il diluvio incontenibile della posta elettronica, il pauroso conto energetico dei data centre, i comportamenti scorretti dei nuovi capitani dell’impresa digitale sono solo alcuni dei problemi che stanno emergendo, con sempre maggiore intensità e frequenza.
Che fare allora? Innanzitutto comprendere il fenomeno andando in profondità; non fermandosi alla superficie, spesso luccicante ma ingannevole. E poi (ri)costruire una cultura e una sensibilità al digitale, che ci diano indicazioni su come maneggiarlo e cosa non chiedergli.
Questo saggio di Granelli non vuole dunque offrire una banale alfabetizzazione, ma si pone come vera e propria guida che ci aiuta a cogliere le peculiarità di questo straordinario ecosistema e a guidarne le logiche progettuali e i processi di adozione, tenendo a bada le sue dimensioni problematiche, che vanno comprese e reindirizzate, e non semplicemente rimosse.

Il lato oscuro del digitale
Breviario per (soprav)vivere nell’era della rete
A Granelli
Franco Angeli, 2013
pp. 160, € 21,00
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