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La Casa Bianca passa (anche) da Twitter

27/06/2008

Dopo YouTube, ora è Twitter lo strumento che i candidati Usa alla Casa Bianca McCain e Obama hanno voluto sperimentare: si sono sfidati a colpi di brevi messaggi.

La politica è sempre di più sulla cresta del web: dopo i video su YouTube con protagonista la campagna per le primarie, ora Barack Obama e John McCain hanno provato a usare il servizio di microblogging Twitter per confrontare le loro idee e interagire con il pubblico. Il dibattito online si è svolto martedì e mercoledì con l’unica limitazione di essere costruito su messaggi di soli 140 caratteri al massimo.


A tenere la discussione online c’erano non proprio i due politici in persona, ma i portavoce: c’era Liz Mair, capo della comunicazione del Republican National Committee per John McCain e per Barack Obama c’era Mike Nelson, professore della Georgetown University. Il tutto, moderato da una nota blogger: Ana Marie Cox, redattrice fra l’altro del blog del Time.


I portavoce hanno provato a rispondere alle domande dei frequentatori di Twitter. Si è discusso di neutralità della rete, di come internet sta cambiando il panorama politico e di hi-tech in generale. Tuttavia i commenti che girano in rete circa la riuscita dell’esperimento non sono ottimi: difficile da seguire e, soprattutto, noioso. Forse perché la piattaforma di microblogging può apparire piuttosto confusionaria se si tratta di seguire botta e risposta, eppure il limite di caratteri dovrebbe aiutare a strutturare risposte dirette, brevi, chiare, informali.


L’idea di approdare su uno dei servizi più amati del momento è una risposta all’opinione pubblica scontenta del basso uso che i politici fanno della rete, strumento democratico molto più della televisione o dei giornali. Secondo uno studio di Pew Internet, solo il 36 per cento dei Democratici ha un profilo sui social network mentre per i Repubblicani la situazione è anche peggiore: solo il 21 per cento di loro sfrutta questo tipo di canale.


Naturalmente non è stato un dibattito decisivo per la corsa alla Casa Bianca e l’unico vincitore è il web, che afferma di avere delle chance per partecipare al cambiamento della comunicazione politica, a tutt’oggi stagnante in luoghi comuni, in dibattiti preparati e chiusi, poco attraente per i giovani.


Redazione Totem – Serena Patierno
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