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La comunicazione politica oggi: un corso a Roma

01/04/2019

Redazione

A giugno un corso su ruoli, linguaggi, piattaforme e nuovi paradigmi della comunicazione politica. Appuntamento l’8 giugno a Roma.

Cosa significa comunicazione politica oggi? Se ne discuterà sabato 8 giugno a Roma, nel Piccolo Auditorium “Aldo Moro” (Via Campo Marzio, 24), durante il corso di formazione organizzato da Ferpi “Nuovi linguaggi della Comunicazione politica. Quanto e cosa il marketing e la comunicazione di impresa stanno prestando alla politica?”, a cura di Antonio Iannamorelli, Direttore Operativo Reti, e Simonetta Pattuglia, Presidente CASP di Ferpi, Docente di Marketing, Comunicazione e Media, Direttore Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. I numerosi relatori che interverranno sono professionisti del mondo della politica italiana ed estera, del marketing politico-istituzionale e della comunicazione.

Giampietro Mazzoleni, Professore all'Università Statale di Milano e Presidente dell'Associazione Italiana di Comunicazione Politica, definisce la comunicazione politica come “lo scambio ed il confronto dei contenuti di interesse pubblico politico prodotti dal sistema politico stesso, dal sistema dei mass-media e dal cittadino, non solamente nella sua veste di elettore’’ (Giampietro Mazzoleni, "La comunicazione politica", Bologna, Il Mulino, 2004).

Inoltre la complessità di tale concetto deriva non solo dalla sua molteplice composizione - è infatti esito dell’unione di numerose discipline , ma anche dalle sue forme verbali, non verbali e para-verbali, le cui differenze si possono individuare per esempio nel modo di porsi dinanzi ai cittadini, nelle strette di mano dopo un comizio o nell’impostazione dei manifesti elettorali, come ha spiegato Mazzoleni parlando di “nodo decisivo dell’impatto che la comunicazione ha sulla partecipazione politica, sul voto e sull’opinione pubblica”.

La comunicazione politica è dunque un concetto complesso, eclettico e in rapida trasformazione, a causa delle influenze da parte del marketing e della comunicazione di impresa, ma soprattutto per l’impatto crescente della comunicazione digitale.

La comunicazione politica in Italia ha dovuto affrontare, a partire dagli anni Novanta del Novecento, la questione della par condicio, ossia una paritaria condizione di accesso ai mezzi di comunicazione di massa per i diversi soggetti politici. Per far fronte a questa problematica sono state varate alcune normative per regolamentare tale disciplina, intervenire contro l’abuso della pubblicità televisiva da parte di alcuni candidati, soprattutto durante la campagna elettorale del 1994, e favorire un maggior pluralismo nella programmazione delle emittenti radiofoniche e televisive locali.

Ulteriore definizione di comunicazione politica si può estrarre dalle parole del sociologo Dominique Wolton, che l’ha definita come “Lo spazio dove tre attori che hanno la legittimità di esprimersi pubblicamente sulla politica, si scambiano discorsi contraddittori”. I tre attori nominati da Wolton sono gli uomini politici, i giornalisti e l’opinione pubblica, ai quali oggi bisogna aggiungere le imprese mediatiche, che devono necessariamente stabilire un binario di comunicazione con la politica, e i new media mobile e social, che ne divengono strumento innovativo.

Vi sono tre modelli fondamentali da tenere in considerazione per comprendere le diverse visioni riguardanti ruoli, strumenti, linguaggi e piattaforme della comunicazione politica.

Il primo modello è quello pubblicistico-dialogico, secondo il quale la comunicazione politica fortemente mediatizzata, con un conseguente cambiamento nelle azioni degli attori, nei loro ruoli e nei loro rapporti reciproci: attori principali sono dunque i media e i social media; giornalisti e content creator contribuiscono a co-creare la comunicazione politica, mentre i cittadini e gli utenti accrescono la loro importanza.

Il secondo modello è quello mediatico, che considera i media l’unico attore principale, in quanto spazio di confronto tra pubblici ed elettori e di incontro tra politici e cittadini, i quali tuttavia possono far sentire la propria voce attraverso ulteriori strumenti quali lettere, manifestazioni di protesta, social network, leggi di iniziativa popolare, sondaggi, la scelta del voto.

Il terzo e nuovo modello è quello “imprenditoriale”, che è ancora in divenire e che verrà esaminato durante il seminario, con un focus sui nuovi protagonisti, paradigmi, linguaggi, piattaforme e impatti per quanto riguarda il rapporto fra comunicazione politica e società.

La giornata sarà inaugurata con gli interventi di Simonetta Pattuglia, Presidente CASP di Ferpi, Docente di Marketing, Comunicazione e Media, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e Antonio Iannamorelli, Direttore Operativo Reti.

Durante la prima sessione, dedicata al comunicare della politica, interverranno Enrica Sabatini, Piattaforma Rousseau, con un discorso su comunicazione politica e comunicazione pubblica, piattaforma Rousseau, M5S e Storytelling di governo, e Lorenzo Pregliasco, Agenzia Quorum e YouTrend, autore del libro “Fenomeno Salvini”, che parlerà di comunicazione elettorale.

Dopo un Q&A con i partecipanti e un light lunch, la prima sessione proseguirà con lo storytelling dell’opposizione, raccontato dal giornalista Filippo Sensi, già portavoce di Matteo Renzi.

Il tema della seconda sessione sarà dedicato al comunicare con la politica: media, imprese, popolo, elite, influencer. Nuovi linguaggi e nuove piattaforme relazionali? e verrà affrontato manager d’impresa, influencer e giornalisti. Interverranno, tra gli altri, Daniele Chieffi, Head of Digital Communication – Agi, membro del Consiglio Direttivo Nazionale di Ferpi, e Gianpietro Mazzoleni, Professore all'Università Statale di Milano e Presidente dell'Associazione Italiana di Comunicazione Politica.

Un secondo Q&A sarà seguito, al termine della giornata, da un PR Cocktail, che sarà un’occasione di conoscenza reciproca, di networking e di scambio di opinioni per relatori, ospiti e partecipanti.





Iscrizioni

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Per informazioni più dettagliate e iscrizioni soci e non soci: casp@ferpi.it 

 

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