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La nuova FERPI debutta in Europa

21/03/2023

Daniela Poggio

A Lisbona, insieme a Global Alliance for Public Relations and Communication Management, per chiedere di inserire la comunicazione responsabile tra gli SDGs dell’ONU. Il resoconto della Vice Presidente FERPI, Daniela Poggio.

La proposta di Global Alliance for Public Relations and Communication Management, accolta e sostenuta da FERPI, di inserire la “comunicazione responsabile” tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (SDGs) è a mio avviso il fatto più rilevante che sta accadendo nella comunità dei professionisti della comunicazione a livello mondiale. Di questo e delle tendenze che stanno trasformando la nostra professione si è parlato a Lisbona, il 16 e 17 marzo, nel primo appuntamento dello European Regional Council di Global Alliance, presieduto da Silvia Arto, che ha visto riunirsi alcuni dei rappresentanti delle associazioni che vi aderiscono, tra cui appunto anche la nostra FERPI.

La due giorni ha affrontato diversi temi, tra i quali l’etica e la sostenibilità, ma anche l’innovazione (Metaverso e AI) e il futuro del lavoro. Ho avuto l’onore di rappresentare FERPI, proseguendo il lavoro pionieristico che sul piano internazionale è stato avviato anni fa da Toni Muzi Falcone - tra i fondatori di Global Alliance - e successivamente da Biagio Oppi. Insomma, se oggi si parla di RP a livello internazionale in maniera deontologica e con un approccio disciplinare, teso a sistematizzare e a dare forma teorica al pensiero della professione, lo dobbiamo anche e forse soprattutto all’impegno della nostra associazione.

Un impegno che Global Alliance - che oggi rappresenta 320.000 professionisti in tutto il mondo - sta portando avanti con slancio rinnovato grazie ad attività di networking e formazione, a un premio internazionale - il Global Alliance Award - volto a identificare le migliori best practice, progetti tematici declinati su quasi tutti i mesi dell’anno, oltre alle attività di comunicazione interna e di accreditamento esterno per dare forza alla nostra professione, che culmineranno nel World Public Relations Forum 2023 (WPRF), l’iniziativa di punta della Global Alliance che quest’anno si volgerà in India a Settembre. L’energia tra i partecipanti al Summit era palpabile, così come l’entusiasmo e la consapevolezza del momento cruciale che la comunicazione sta vivendo nello snodo provocato da quella disintermediazione che l’ha resa potente e al tempo stesso potenzialmente rischiosa se usata male. Sia che si parli di politica, di salute, ma anche di pace o di guerra, le parole amplificate possono davvero influenzare le masse, in un incrocio talvolta fatale tra comunicazione e cybersecurity come spiega in maniera efficace Michele Mezza nel suo libro “Net-War”, edito da Donzelli Editore.

Da sempre chi detiene posizioni di influenza, conosce il valore e il potere della comunicazione, e con la disruption digitale questo ha conseguenze molto più importanti, in grado modificare o alterare i destini dell’umanità. Eppure, così come la comunicazione può generare disvalore, la sua forza può essere usata per creare valore, un asset intangibile capace di imprimere svolte radicali e positive a quei destini. Il che ci riporta subito al monito di Ilvo Diamanti in occasione della Assemblea che ha deliberato la nuova Presidenza e il nuovo corso di FERPI, ovvero quello di non dimenticarci mai chi siamo. Perché una scelta, noi comunicatori, come tutti, possiamo sempre compierla. In questo contesto, la comunicazione responsabile come obiettivo 18 degli SDGs non può e non deve restare una proposta efficace sul piano comunicativo ma un traguardo da porci seriamente e ostinatamente. Noi ci siamo.  

 

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