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La professione in un'intervista al nuovo direttore Ferpi

03/02/2011

"Le Relazioni Pubbliche hanno assunto un ruolo fondamentale nella governance delle organizzazioni, rappresentano uno strumento strategico per la ripresa economica e lo sviluppo in tutti i settori. In questo scenario il buon funzionamento della Federazione è strategico". Lo sostiene _Letizia Pini_ nella sua prima intervista.

Un tuffo nel mondo delle Rp, in una professione «spesso erroneamente, o provocatoriamente, fraintesa con altro». Il punto di vista, certamente autorevole, è quello di Letizia Pini, che da pochi giorni ha assunto la carica di Direttore di Ferpi, la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. Una vita passata in questo settore, la Pini siede sulla sua nuova poltrona consapevole di quanto sia strategico il suo ruolo, specie in un contesto economico che vive grandi difficoltà: «Il momento delicato è quello contingente di crisi attuale che si sta vivendo a livello mondiale – spiega – Le Relazioni Pubbliche, però, assumono un ruolo fondamentale, la soluzione per una ripresa e lo sviluppo in tutti i settori, pur cambiando e adeguandosi loro stesse ai tempi effervescenti: sono, e saranno sempre più, lo strumento principe per una ripresa. Per cui oggi la Direzione Ferpi deve tenere ben presente questo e dare tutti gli impulsi e il supporto possibile».
Dottoressa Pini, ci può spiegare nel dettaglio il suo nuovo incarico di Direttore di Ferpi? Quali compiti sarà chiamata a svolgere? La sua Direzione rappresenta un punto di svolta rispetto al recente passato?
Quello del Direttore è un ruolo strategico e molto delicato. È uno snodo e un raccordo tra gli organi di vertice della Federazione e i suoi iscritti. Ma non solo: anche nei confronti dell’esterno è il primo interfaccia a garanzia della struttura, della sua rappresentatività e autorevolezza. È una figura di mediazione e di coordinamento, di solidità, di riferimento… E nel mio specifico caso, come quello di altri in passato, con la professionalità intrinseca del mestiere, sia di management che di esperto di relazioni pubbliche.
Questo fa certamente la differenza in una federazione come questa, sia a tutela dei suoi associati che dei potenziali referenti. Essere io stessa una socia professionista di Ferpi, mi permette una conoscenza e una visione interna della struttura, dei suoi organi, della sua anima e delle sue mission che è di certo vantaggio per tutto il lavoro che andremo a svolgere. Importante sarà il coordinamento delle diverse attività affidate ai delegati e ai gruppi di lavoro sul territorio, per un raccordo necessario e proficuo con la ‘base’, di verifica e monitoraggio della realtà locale.
Lei ha una vasta esperienza professionale alle spalle, ma assume la Direzione di Ferpi in quale momento per le Relazioni Pubbliche nel nostro Paese?
Essere oggi il Direttore di Ferpi, come in passato, vuol dire assumersi una grandissima responsabilità, di lavoro interno e di rappresentanza esterna. Il momento delicato è quello contingente di crisi attuale che si sta vivendo a livello mondiale. Le Relazioni Pubbliche, però, assumono un ruolo fondamentale, la soluzione per una ripresa e lo sviluppo in tutti i settori, pur cambiando e adeguandosi loro stesse ai tempi effervescenti: sono, e saranno sempre più, lo strumento principe per una ripresa. Per cui oggi la Direzione Ferpi deve tenere ben presente questo e dare tutti gli impulsi e il supporto possibile.
A quali cambiamenti stiamo assistendo nella vostra professione?
Di adeguamento, nella forma e nella sostanza. Si trasformano secondo i tempi, le nuove tecnologie, il contesto sociale ed economico. A fare la differenza, come sempre, è la competenza e la professionalità da cui non si può e non si potrà più prescindere. Questi parametri hanno sempre fatto la differenza e continueranno a farla.
C’è richiesta di maggiore specializzazione, professionalità, competenza e formazione, meno spazio all’improvvisazione e all’approssimazione. C’è necessità di continuo aggiornamento, confronto a cui i veri professionisti non potranno sottrarsi se vorranno davvero essere tali e stare al passo con i tempi. Anche per questo Ferpi porta avanti il suo alacre lavoro: a tutela della credibilità di una professione spesso erroneamente, o provocatoriamente, fraintesa con altro, grazie alle sue molteplici sfaccettature e interrelazioni.
È diventato in qualche modo più difficile fare il vostro lavoro oggi?
Non è “più difficile”… Oggi semplicemente è diverso. Perché i tempi sono cambiati. Il nostro ruolo è sempre più strategico, meno consulenziale rispetto al passato e più intrinseco nelle dinamiche di practise e di gestione di strategia.
Tratto da Profumo di carriera
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