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La protesta va in Rete

29/11/2006

La United Steelworkers, da sei settimane in sciopero contro Goodyear, ha lanciato una campagna che getta luce sui rischi di acquistare pneumatici prodotti da operai di rimpiazzo. Il sindacato si affida anche a Internet, con un video su YouTube .

La United Steelworkers (il sindacato siderurgico), dopo aver avviato sei settimane fa uno sciopero contro Goodyear Tire & Rubber Co., affonda il colpo nei confronti del gigante dei pneumatici attraverso una campagna che mira a sottolineare il pericolo per gli automobilisti di comperare gomme prodotte dagli operai di rimpiazzo assunti dall'azienda per sostituire gli scioperanti. L'operazione prevede, come racconta il Wall Street Journal, quattro differenti spot radiofonici trasmessi in dieci città statunitensi, spesso rafforzati dall'opera di volantinaggio da parte di appartenenti al sindacato davanti ai negozi Goodyear e in concomitanza di eventi che vedono la partecipazione dell'industria americana, come per esempio le gare automobilistiche della formula Nascar.
Ma la vera particolarità di questa contro-informazione sta nel fatto che si avvale del poderoso megafono di Internet. Il sindacato ha creato un sito web indirizzato agli investitori, nel quale sconfessa Goodyear sulla dichiarata capacità di funzionare correttamente malgrado lo sciopero. In un video di 30 secondi, visibile su YouTube, viene proposto un montaggio di foto in bianco e nero di incidenti stradali, tra le quali quella di un Suv che si ribalta e schizza in aria, al termine del quale compare la fatidica domanda: "Che gomme pensi di comprare?"
Goodyear ovviamente nega che l'operato dei lavoratori di rimpiazzo abbia in qualunque modo nuociuto alla sicurezza o alla qualità dei propri prodotti. Il sindacato, intanto, sta prendendo in considerazione la possibilità di trasmettere gli spot anche alla televisione. L'uso di Internet non è tanto indirizzato a regalare un grande numero di visitatori ai siti nei quali sono visibili gli spot, quanto a far sì che i video circolino nella blogosfera per aumentare il grado di sensibilizzazione sull'argomento.
Lo scopo principale della campagna è quello di  dimostrare come la decisione di Goodyear di assumere dodicimila lavoratori di rimpiazzo sia paragonabile a quella di Bridgestone che nel 2000 aveva adottato la medesima strategia e si era poi vista costretta a ritirare dal mercato pneumatici difettosi. Ancora una volta, Goodyear rigetta le accuse, sottolineando che i sistemi produttivi e le relative procedure di controllo sono garantite da personale che continua il proprio lavoro come prima dello sciopero.
Il video della United Steelworkers, dopo un solo giorno su YouTube, si è piazzato al ventiquattresimo posto tra i più visti. Come sostiene un portavoce del sindacato, Wayne Ranick: "Ci sono molti modi di comunicare con audience diverse, questo è quello che ci consente di farlo con un'intera nuova comunità".
Emanuela Di Pasqua - Totem 
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