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La radio italiana nel 2024: tra cali d'ascolto e segnali di trasformazione

20/01/2025

Federica Zar

Il 2024 segna un punto di svolta per il panorama radiofonico italiano, con l’ultima pubblicazione dei dati d’ascolto da parte di TER (Tavolo Editori Radio), che cederà il testimone ad Audiradio nel 2025. 

 

Declino generale degli ascolti
Secondo i dati diffusi, la radio ha registrato una flessione del 3,5% nel 2024 rispetto all’anno precedente. Gli ascoltatori nel giorno medio sono scesi a 35.077.000, rispetto ai 36.343.000 del 2023. Nel secondo semestre, gli ascolti sono diminuiti del 3,1%, attestandosi a 34.883.000 ascoltatori, con una perdita di circa 1,1 milioni rispetto allo stesso periodo del 2023. 

 

Performance delle principali emittenti

   •      RTL 102.5 mantiene la leadership con 5.708.000 ascoltatori nel giorno medio, nonostante un calo del 5,3% sia nel secondo semestre che nell’intero anno. 

   •      RDS si posiziona al secondo posto con 5.222.000 ascoltatori, registrando una diminuzione del 5,7%.

   •      Radio Deejay, terza in classifica con 4,965 milioni di ascoltatori, subisce un calo del 9,9% rispetto al 2023, ma mostra segnali di ripresa rispetto al 2022.

 

(descrizione)

 

Eccezioni al trend negativo

In controtendenza, Radio 24 del Gruppo 24 Ore ha registrato una crescita del 7% nell’anno, raggiungendo 2.391.000 ascoltatori nel giorno medio. Nel secondo semestre, l’incremento è stato del 12,8%, con 2.473.000 ascoltatori. 

 

Transizione verso Audiradio

Con la conclusione dell’era TER, dal 2025 le rilevazioni degli ascolti saranno gestite da Audiradio, un Joint Industry Committee (JIC) fondato da Editori Radiofonici Associati (ERA), UNA – Aziende della Comunicazione Unite e UPA – Utenti Pubblicità Associati. La nuova struttura mira a fornire dati più accurati e rappresentativi del settore radiofonico italiano. 

Questa transizione rappresenta un passo significativo per l’industria radiofonica italiana, che si prepara ad affrontare le sfide future con strumenti aggiornati e una visione condivisa tra editori, agenzie e investitori pubblicitari.

 

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