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La voce del conflitto

13/06/2005

Intervista al professore della Harvard Business School Michael Roberto - autore del nuovo libro Why Great Leaders Don't Take Yes for an Answer – che spiega perché è importante un sano conflitto in azienda e come riconoscere le culture dell'indecisione.

Michael Roberto è uno specialista in organizzazione aziendale e in teorie della decisione e non ha dubbi: i conflitti all'interno dell'azienda esistono e sono imprescindibili, tanto vale farli emergere e imparare a gestirli. La ricerca affannosa di sì non porta da nessuna parte, mentre un conflitto emerso, altrimenti sotterraneo e minaccioso, può trasformarsi in un prezioso elemento di crescita.Non dare ascolto ai "Sì" è intitolato questo interessante articolo di Working Knowledge. Per il leader è un fallimento non riuscire a creare una giusta cultura del dissenso, ma secondo l'autore un manager non può aspettare che il dissenso giunga alle sue orecchie: deve saperlo intercettare ed essere in grado di leggerlo tra le righe anche quando non è così palese.Del resto anche il dilagare dei weblog aziendali è uno dei segni più eloquenti del momento, proprio nella direzione della gestione e dell'interpretazione del conflitto. Secondo Michael Roberto esistono tre tipi di cultura dell'indecisione in un'organizzazione aziendale: la cultura del sì, quella del no e quella del forse.In questo libro emergono anche esperienze concrete di aziende che hanno saputo correttamente gestire la cultura del no ed è molto interessante capire, attraverso l'esperienza di varie società, i molteplici modi in cui questo dissenso può prendere forma. L'obiettivo fondamentale del leader è creare vari tipi di canali attraverso i quali possano sfociare i conflitti e al tempo stesso ridurre quanto più possibile i motivi di tensione interpersonali.La regola numero uno sta nella trasparenza: che piaccia o meno la decisione presa dal board aziendale, ciascun impiegato deve sentire che il processo decisionale è avvenuto nella completa trasparenza. All'interno di questo ragionamento giocano ovviamente un ruolo cruciale i nuovi strumenti offerti dall'avvento delle nuove tecnologie: forum, blog, e-mail, eccUn'ultima osservazione: nell'intervista e nel libro si parla quasi esclusivamente di Ceo aziendali, ma come fa notare lo studioso di Harvard il ragionamento è altrettanto valido a livelli più bassi di leadership: le loro decisioni rischiano di essere più esposte al dissenso proprio per l'inferiore autorità di cui sono rivestite.
Emanuela Di Pasqua-Totem
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