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La web reputation e i confini della privacy

26/09/2011

Nel mondo della comunicazione aumenta sempre di più l’importanza del web. Fino ad oggi, però, è stata messa in dubbio l’autenticità dei numeri, la qualità dei giudizi e la credibilità delle informazioni, nonché i profili della reputazione e della privacy dei soggetti comunicati. _Corecom Lombardia_ affronta il tema con un confronto diretto tra la rilevazione sul web e quella tradizionale, presentando in un convegno i risultati delle ricerche di due agenzie che hanno valutato i giornalisti più noti e ne hanno stilato le classifiche.

Con oltre 27 milioni di utenti unici mensili, oltre 2 milioni di domini .it attivi e un incremento di oltre 100.000 nuove pagine web al giorno, la rete non è infatti più un fenomeno trascurabile o passeggero. I soli giornali online registrano visitatori e pagine viste da 5 a 12 volte superiori rispetto ai loro omologhi cartacei, per non parlare del fenomeno Social Media tra i cui ultimi record è possibile citare i 17 milioni di utenti attivi di Facebook e gli oltre 350.000 guadagnati da Google+ in meno di due mesi. Dalla campagna elettorale di Obama alla Primavera Araba a Facebook: un grandissimo elemento in comune, l’inarrestabile affermazione dell’informazione web. Ma è possibile “quantificare” la presenza di una persona sulla rete e svolgere analisi di tipo quantitativo e qualitativo su questa presenza? Possono i numeri, la qualità dei giudizi e la credibilità delle informazioni raccolte in rete essere considerati autentici? È possibile misurare la propria reputazione sul web? E quali le ripercussioni sulla reputazione e sulla privacy?
A queste domande cercherà di rispondere Corecom Lombardia, affrontando l’argomento con un confronto diretto tra la rilevazione sul web e quella tradizionale. Il tema in esame è di grande delicatezza: la notorietà dei giornalisti più conosciuti. Durante il convegno Web Reputation, come i nuovi media ridisegnano i confini della privacy , in programma a Milano venerdì 30 settembre presso la Sala Pirelli di via Fabio Filzi 22, verranno presentate, stilate da due agenzie che operano con strumenti differenti – PhiNet e Istituto Piepoli – che presentano le classifiche di notorietà web di giornalisti, testate tradizionali e web, telegiornali e radio e hanno individuato un vero e proprio indice dell’interesse suscitato sul web dai giornalisti più noti.
A parlarne sotto i due profili maggiormente rilevanti – la comunicazione e l’aspetto giuridico – saranno i più autorevoli rappresentanti del mondo della comunicazione, del diritto e delle istituzioni.
Dopo i saluti di Fabio Minoli, Presidente Corecom e di Davide Boni, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, ne discuteranno Alessandro Giovannini, Amministratore Delegato Phinet
Nicola Piepoli, Presidente dell’Istituto Piepoli; Michelangelo Tagliaferri, Presidente dell’Accademia Comunicazione; Yves Confalonieri, Direttore RTI Interactive Media – Gruppo Mediaset; Paolo Tacconi, Executive Producer MSN Western Europe (Microsoft); Antonio Preziosi, direttore Radio Uno e GR Rai; Luigi Pecora, Authority della Privacy – Unità Affari Legali e di Giustizia; Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell’innovazione; Docente Diritto delle nuove tecnologie, Università “La Sapienza”, Roma e Antonio Martusciello, Commissario Agcom. Le conclusioni saranno affidate Roberto Formigoni, Presidente Giunta regionale della Lombardia.
“Mi auguro che dal dibattito vengano spunti interessanti per definire i vuoti che al momento toccano i vari aspetti della comunicazione in rete”, ha dichiarato Fabio Minoli. “Due su tutti: il problema della misurazione – troppe volte ultimamente abbiamo assistito a divaricazioni enormi tra rilevazioni tradizionali e della rete – e i contributi dei rappresentanti di AgCom, dell’Autorità della privacy e del diritto. Spero servano a sollecitare il legislatore a cercare una soluzione per chi approfitta del mezzo per diffondere notizie false o rientranti nella stretta sfera personale”.
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