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Le Ong e la Carta di Responsabilità

13/06/2006

Le più importanti organizzazioni internazionali si sono riunite a Londra per firmare la Carta Mondiale di Responsabilità, codice di condotta per il settore no profit.


Quando la fiducia nei governi e nelle istituzioni viene meno, il ruolo delle Ong assume sempre più importanza per l'opinione pubblica. Per mantenere un rapporto di serenità e fiducia, le maggiori associazioni internazionali hanno firmato, lo scorso 6 giugno a Londra, la Carta di Responsabilità (Accountability Charter). Il progetto risale a due anni fa ed è stato promosso principalmente da Amnesty, Save the Children, Greenpeace, Care e Oxfam. 
La Carta stabilisce che l'impegno delle Ong deve operare a livello locale e internazionale, nel nome dell'indipendenza e del rispetto; i principi fondamentali si devono sempre ispirare alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, senza discriminazione. La risorsa principale per queste organizzazioni è la fiducia; solo mantenendo gli impegni presi e lavorando con grande responsabilità, il capitale umano, ancor prima di quello finanziario, continuerà a collaborare. 
Per la prima volta si è scelto di stipulare un accordo di autoregolamentazione per la condotta e le politiche che tutte le associazioni sono chiamate a controfirmare. L'Accountability Charter è solo il primo di una serie di documenti sulla regolamentazione del no profit che coinvolgeranno i vari aspetti nel dettaglio, soprattutto di carattere finanziario e amministrativo. 
Ecco il documento (Accountability Charter)
Marina Rossi - Totem
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