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Levata di scudi contro Sicko

27/06/2007

L'industria farmaceutica reagisce precedendo l'uscita del ultimo film di Michael Moore, alle prese con seri problemi di reputazione.

Sono 47 milioni gli americani che non hanno alcuna copertura assicurativa: questa la denuncia da cui parte il documentario di Moore destinato a suscitare non poche polemiche, mentre i colossi dei farmaci si preparano a difendere la propria reputazione da un film considerato "demagogico e unilaterale". Un articolo di The New York Sun si sofferma sulle reazioni dell'industria farmaceutica in previsione dell'uscita di Sicko, il film di Michael Moore sulle ombre del sistema sanitario americano. "Prevenire, anziché curare" è il motto e le varie organizzazioni che gravitano intorno alla sanità a stelle e strisce si affannano già a mettere le mani avanti, anticipando la loro versione dei fatti nel forte timore che il provocatorio regista possa sferrare un colpo troppo duro alla reputazione di un settore già in crisi.
Le associazioni, gli enti e le organizzazioni che si uniscono al coro sono diverse e, secondo SourceWatch, molte sono sponsorizzate direttamente dalle aziende farmaceutiche. I nomi vanno dal Manhattan Institute, all'Heritage Foundation per finire con il Pacific Research Institute e la Health Care America. Tutti sono impegnati a organizzare eventi e conference call finalizzate a sfatare le presunte verità messe a nudo dal documentario, invitando pletore di giornalisti che poi dovrebbero scrivere versioni più edulcorate. Grace Marie Turner, presidente del Galen Institute ha dichiarato: "Non sono in grado di valutare quanto Moore sia un buon regista, ma certamente è un mago dell'inganno".
Del resto il polemico regista non è nuovo a questi attacchi ed è stato il primo a cercare questo clima dialettico. Il motto è sempre quello: far parlare di sé, anche male, purché se ne parli. Moore ancora una volta ha sposato questa filosofia e, pare, con successo. La pellicola ha già creato una forte tensione e inoltre ha fatto parlare di sé anche per l'episodio di pirateria che ha visto il film circolare sul web prima della versione ufficiale. I lobbisti, i comunicatori e gli uomini di marketing dell'industria farmaceutica e delle assicurazioni sanitarie tremano, organizzando la loro protesta, mentre gli attivisti dei movimenti d'opinione prendono la palla al balzo per veicolare un dissenso esistente già da tempo.
Redazione Totem - Emanuela Di Pasqua
 
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