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LifeGate PlasticLess: continua la lotta all’inquinamento da plastica nei mari

22/05/2019

Redazione

Continua il progetto LifeGate PlasticLess®, finalizzato a tutelare la salute del mare e a lottare contro l’inquinamento di rifiuti plastici nelle acque dei porti e dei circoli nautici, anche quest’anno con il supporto di Whirlpool EMEA. Nel 2019 installati 11 nuovi Seabin, i dispositivi per la raccolta di plastiche e microplastiche, dal Friuli Venezia - Giulia alla Sicilia. Oggi focalizzato sull’Italia, coinvolgerà nei prossimi mesi anche il Regno Unito e la Francia.

LifeGate PlasticLess® è un progetto finalizzato a tutelare la salute del mare e a lottare contro l’inquinamento di rifiuti plastici nelle acque dei porti e dei circoli nautici, anche quest’anno con il supporto di Whirlpool EMEA.

Il progettoriguarda l’installazione di 11 nuovi Seabin, dei veri e propri cestini inseriti in acqua che, in funzione 24 ore su 24, sono in grado di catturare circa 1,5 kg di plastica al giorno, pari al peso di 100 bottigliette, ovvero oltre 500 kg di rifiuti all’anno, comprese le microplastiche da 2 a 5 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm che, attaccandosi alle alghe ingerite dai pesci, entrano direttamente nella catena alimentare.

A testimonianza della grande quantità di rifiuti che i dispositivi raccolgono quotidianamente, basti pensare che, solo nelle acque di Fano, a Marina dei Cesari e a San Benedetto del Tronto nel Circolo Nautico Sambenedettese, i Seabin, installati nel 2018, hanno contribuito finora alla raccolta di oltre 400 kg di detriti galleggianti, pari al peso di oltre 26.000 bottigliette di plastica da 500ml, oltre a cannucce e tappi di bottiglia, mozziconi di sigaretta, pezzi di polistirolo, incarti alimentari (es. confezioni merendine) e reti utilizzate per l’allevamento di mitili.

Il fenomeno dell’inquinamento marino è soprattutto legato ai venti e alle correnti che, trasportando i rifiuti galleggianti, contribuiscono a trasformare i porti in veri e propri luoghi di accumulo. Quando c’è maltempo e fenomeni quali le mareggiate, i porti si ritrovano ad essere letteralmente invasi dai detriti e, data la frequenza sempre maggiore di tali fenomeni a causa dei cambiamenti climatici, l’utilizzo del Seabin diventa un alleato fondamentale per ripristinare velocemente la pulizia delle acque.

Una volta raccolti i detriti, il ritiro e lo smaltimento è affidato alle aziende selezionate da ogni Comune per la raccolta dei rifiuti. Proprio il coinvolgimento dei Comuni nel progetto sta generando importanti risultati in termini di sensibilizzazione della cittadinanza e delle Pubbliche Amministrazioni anche nell’ottica di migliorare l’impegno nella riduzione della plastica secondo il “Plastic Free Challenge” lanciato dal Ministero dell’Ambiente. La competizione, sul modello della Ice Bucket Challenge, vuole infatti sensibilizzare il maggior numero di cittadini, imprese e istituzioni all’eliminazione della plastica usa e getta.

“Siamo orgogliosi di continuare a supportare il progetto LifeGate Plasticless® e di aver installato i Seabin in tutta Italia. Questa iniziativa si inserisce in pieno nella nostra strategia di sostenibilità e nell’impegno di Whirlpool in ambito economia circolare – ha dichiarato Karim Bruneo, Corporate Responsibility and Government Relations Manager, EMEA– Le nostre politiche e iniziative non guardano solo all’innovazione di prodotto e di processo ma anche ad un coinvolgimento della cittadinanza e delle comunità in cui operiamo. Tra i progetti di cui andiamo fieri, vi è l’adesione alla campagna promossa della Commissione Europea attraverso cui, entro il 2025, utilizzeremo più di 44.000 tonnellate di plastica riciclata al 100% nei componenti dei nostri elettrodomestici”.

L’adesione di Whirlpool EMEA al progetto, che ha permesso a oggi l’installazione di Seabin in 13 tra portie circoli nautici italiani, si pone come una soluzione concreta a un problema che tocca tutta l’Italia, dove ogni giorno secondo l’UNEP – il programma per l’ambiente dell’ONU - vengono disperse in mare 90 tonnellate di plastica delle 731 che finiscono nel Mar Mediterraneo. Sempre secondo i dati rilevati dall’UNEP, l’Italia è infatti il terzo Paese che contribuisce maggiormente all’inquinamento del Mediterraneo, dove si concentra il 7% delle microplastiche a livello globale, rendendolo una delle aree più colpite al mondo.

“Siamo davvero orgogliosi di collaborare con Whirlpool, azienda impegnata concretamente nella sostenibilità e nella riduzione della plastica – ha dichiarato Enea Roveda, Amministratore Delegato di LifeGate. Whirlpool ha scelto di aderire al nostro progetto LifeGate PlasticLess® coinvolgendo 13 porti italiani, da nord al sud del Paese, permettendoci di diffondere capillarmente la nostra sfida volta a pulire i mari dalla plastica. Crediamo quindi che grazie a Whirlpool potremo ottenere importanti benefici ambientali e promuovere insieme sempre più consapevolezza verso i cittadini che possono essere parte attiva del cambiamento per un futuro “PlasticLess”.

Grazie alla collaborazione tra Whirlpool EMEA, LifeGate e il partner tecnico Poralu Marine, produttore dei Seabin del progetto LifeGate PlasticLess®, i porti e circoli nautici che ospitano i dispositivi mangia rifiuti sono: Marina dei Cesari a Fano, Circolo Nautico Sambenedettese a San Benedetto del Tronto, Marina Sant’Andrea a San Giorgio di Nogaro, Marina Blu a Rimini, La Marina Dorica ad Ancona, Gestiport a Senigallia, Marina di Capraia all’Isola di Capraia, Club Nautico della Vela a Napoli (Borgo Marinari), Marina di Lacco Ameno e Marina di Forio a Ischia, Marina Capo d'Orlando, Marina Aquatica di Alghero e l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia nella Darsena di Milano.

Il progetto, che a oggi è focalizzato sull’Italia, coinvolgerà nei prossimi mesi anche il Regno Unito e la Francia, dove si prevede l’installazione di ulteriori cestini mangia rifiuti.

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