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L’industria culturale al centro di MedCom Talk

20/12/2012

Un’edizione speciale, stringata nei tempi ma ricchissima di contenuti, quella del simposio euro-mediterraneo sulle Rp che si è tenuto lo scorso 13 dicembre a Catania. Un evento che ha portato alla luce importanti riflessioni e sviluppato collaborazioni tra pubblico e privato per una rinascita culturale.

Un’edizione speciale quella di MedCom Talk 2012 che si è tenuta lo scorso 13 dicembre a Catania e dedicata al tema L’industria culturale e creativa. Come comunica la Sicilia, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania e con il patrocinio di Ferpi e l’Associazione Italiana Comunicazione Istituzionale e Pubblica.
Gli organizzatori di MedCom, simposio Euro-Mediterraneo sulle Relazioni pubbliche, hanno pensato ad una edizione speciale che partisse da una riflessione, un’autocritica “locale”, di quello che accade sul territorio nazionale che si allargherà nella prossima edizione anche ai colleghi dell’area mediterranea. Ecco dunque materializzarsi i due obiettivi di MedCom Talk: il primo, scattare una breve fotografia sullo scenario dell’industria culturale e creativa della regione, le eccellenze esistenti, i progetti in via di sviluppo, le occasioni mancate e le opportunità da cogliere e necessarie ad uno sviluppo organizzato e integrato del settore in quest’isola; il secondo obiettivo, evidenziare come una strategia di comunicazione e di relazioni pubbliche strutturata e condivisa a livello locale, possa servire come “gancio” in una logica di cooperazione attinente lo stesso settore nel più ampio scenario Euro-Mediterraneo.
E’ stata scelta la Sicilia come luogo e oggetto di discussione per la sua naturale centralità geografia rispetto al Mediterraneo e perché ricca di spunti e opportunità legate al settore culturale e creativo. È una regione che, se da un lato rappresenta un luogo di grande rilevanza culturale nel senso più ampio del termine, allo stesso tempo sembra essere lontana da un approccio moderno, innovativo e integrato che riguarda lo sviluppo socio-economico dell’industria culturale e creativa dell’isola.
Durante il dibattito, MedCom Talk ha permesso di fare emergere quanto sia importante la funzione della comunicazione, intesa come gestione delle relazioni, come progettualità nel medio-lungo termine, come cooperazione tra i diversi attori e stakeholders pubblici e privati, ha nello sviluppo del settore oggetto del convegno.
Amanda Jane Succi, presidente CERPMED – Centro Studi e Ricerche sulle Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo – e promotrice di MedCom, ha moderato l’incontro. In apertura ha voluto illustrare la duplice finalità che MedCom si è posta sin dalla sua prima edizione: i diversi temi sviluppati e di interesse per i relatori pubblici dell’area; la creazione di una rete tra i professionisti della comunicazione del bacino euro-mediterraneo, sia per conoscere modelli e metodi di applicazione della professione per singolo paese o area, sia per incrementare scambi e cooperazione su ricerche e progetti comuni.
Grande interesse del pubblico presente e molti gli stimoli provenienti dai relatori, tutti letteralmente “vulcanici” ed espliciti nel rappresentare la situazione attuale. Per brevità indichiamo solo alcuni spunti per relatore.
Il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Arch. Virgilio Piccari ha sottolineato l’importanza del “management” della comunicazione dei Beni Culturali, sia in merito alle metodologie sia ai contenuti. In particolare, ritiene che “non abbiamo bisogno di imitare pratiche e stili di altre culture e paesi, poiché l’Italia dei Beni Culturali può rappresentare un modello unico, da sviluppare e da esportare”.
Incisivo l’intervento del Prof. Carmelo Nicosia, ex Direttore dell’Accademia, secondo il quale “bloccare l’industria culturale significa far morire la cultura stessa” riferendosi alle politiche che progressivamente hanno portato il settore ad essere depredato delle risorse necessarie per il proprio mantenimento. Nicosia propone un “rinnovamento della comunicazione” riguardante la cultura perché sino ad oggi è stato utilizzato un modello inadeguato rispetto al contesto attuale.
Ornella Laneri, Presidente Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo, ho posto l’accento “sull’unione della cultura con l’imprenditoria legata al settore turistico”. La qualità del rapporto tra chi eroga un servizio e chi ne fruisce è la base di uno dei benchmark che misurano la soddisfazione e la godibilità dei luoghi da visitare e dove il turista deve diventare il primo testimonial positivo. In questo approccio Laneri individua nella comunicazione quella strategia di lungo periodo che deve essere chiara sia alle parti istituzionali che a quelle imprenditoriali. Il fulcro in grado di mettere d’accordo le parti.
Giovanni Anfuso, regista catanese ma romano ormai da vent’anni presente con un contributo video conosce bene la realtà siciliana e ne parla con animosità e passione. Ha illustrato con contezza le innumerevoli opportunità, i siti storici, le sedi e i luoghi dove la cultura e l’arte hanno dimora nella Sicilia. Purtroppo una programmazione approssimativa ha fatto si che,considerando le grandi potenzialità, alla fine la “longa manus” della politica ha sempre interpretato l’arte come una mucca da mungere e quindi assenza di pianificazione e coordinamento tra le varie iniziative che costellano il territorio. Basta con tutto questo! Secondo Anfuso adesso è ora di migrare verso una gestione efficace ed ordinata delle risorse affidata a professionisti della materia. Sulla comunicazione ha affermato che il suo livello qualitativo è un presupposto di successo per le iniziative che guardano agli standard attuali della cultura.
Prezioso il contributo di Mariella Muti, Assessore ai Beni e alle Politiche Culturali del Comune di Siracusa, che, come recita la sua delega, guarda all’industria culturale con gli occhi dell’amministratore pubblico che deve essere anche manager. L’assessore ragiona in termini di Redazione di piani di gestione con una visione strategica, poiché è nella pianificazione ed attuazione che si raccolgono i veri risultati. La best practice dell’incoming nella Val di Noto e dei siti Unesco limitrofi ne sono la dimostrazione. Ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato, mostratasi fondamentale per mettere in campo gli investimenti necessari all’attuazione di un Piano di gestione della promozione e della comunicazione che facesse conoscere le ricchezze culturali presenti in Sicilia e le conseguenti opportunità.
La Muti è uno dei promotori per la candidatura di Siracusa a Città della Cultura. “Cercheremo di vincere, ne abbiamo le capacità, ma se non ci riusciremo – prosegue la Muti – tutte le città candidate faranno sistema per cogliere, insieme, le inevitabili ricadute positive.”
Elisa Greco, autrice della Trasmissione Heritage RAI1 e titolare della delega Ferpi Cultura con cui MedCom Talk ha collaborato, ha illustrato il tipo di economia che ruota nel settore culturale, indicando la necessità una politica di investimenti e marketing testimoniale prodromici allo sviluppo delle opportunità. Si tratta di sviluppare una progettualità interna al territorio con una visione strategica di cui si deve, in parte, far carico anche la politica. Greco rivolge un forte invito soprattutto ai giovani, numerosi in platea, sottolineando che la freschezza delle idee, la progettualità, l’innovazione nel rapporto con il mondo circostante, l’energia necessaria per difendere le proprie convinzioni, sono i presupposti per poter accedere ad una visione innovativa ed operare in modo efficace nel mondo della cultura che, oltre ad essere un settore meraviglioso, è uno dei pochi che presenta un notevole potenziale di sviluppo.
Tutto basato sulla comunicazione istituzionale l’intervento di Rosario Gullotta, delegato regionale Comunicazione Pubblica. Ricorda che gli Enti Pubblici sono spesso gli attori principali in questo settore, in quanto coincidono con i maggiori proprietari dei siti e delle opere culturali. Rileva che, in base alla sua esperienza, il ruolo del Relatore Pubblico nell’ambito degli Enti Locali sta cambiando e diventa sempre più centrale la sua competenza nello strutturare una comunicazione innovativa ed approfondita su temi come l’arte e la cultura. Ma ancora vi è molto da fare e bisognerebbe lavorare sull’approccio culturale alla comunicazione prima di ogni altra cosa.
Giuseppe Idonea, socio CERPMED, ha focalizzato il suo intervento sui Beni “s-comunicati”, riferendosi allo scenario regionale e a come le risorse artistiche e culturali della Sicilia negli anni sono state sistematicamente trattate come un dispenser di favori. Di fatto, nessuna strategia, nessuna comunicazione strutturata, solamente pubblicità a pioggia, in modo sgangherato secondo piani di comunicazione affidati più ai centri media che ai professionisti del settore. Questo approccio non fa altro che danneggiare lo sviluppo del settore culturale oltre all’indotto che esso rappresenta. Ciò significa che vi è ancora molta approssimazione rispetto al ruolo delle relazioni pubbliche intese come strategia di comunicazione di medio-lungo termine. “Una comunicazione appropriata conclude Idonea fa si che un rudere non sia chiamato pietra e che una “pietra” diventi una preziosa risorsa”
MedCom Talk si è concluso con una sorpresa inaspettata. Verso la conclusione, infatti, si sono innescate una serie di idee e di proposte realizzabili nel breve-medio termine grazie alla sinergia tra l’Accademia, Confindustria e l’Assessorato ai Beni Culturali di Siracusa. Linee comuni: necessità di instaurare relazioni trasversali tra il settore pubblico e privato, attivare strategie e azioni basandosi esclusivamente su una seria progettualità, sensibilizzare la cultura della comunicazione e delle relazioni istituzionali come base di partenza per un processo lungo ma sicuramente in grado di portare grandi e saldi risultati nel lunghissimo tempo. Insomma, una giornata ricca di energia, di competenze pronte a scommettersi ed a lavorare insieme per cause in fin dei conti comuni a tutti, in cui la relazione strategica è sicuramente la piattaforma su cui poggia il successo futuro di questo settore.
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