L'Unione Europea senza volto. Il 20 giugno si è svolta la tappa padovana del road show sul Libro Bia
27/06/2006
Il prossimo appuntamento il 13 luglio a Milano.
Come già segnalato, Martedì 20 giugno si è tenuta presso l'Università di Padova la seconda tappa del road show promosso da FERPI e AICPI (Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale) nell'ambito delle consultazioni europee sul Libro Bianco su una politica europea di comunicazione, dal titolo L'Unione Europea senza volto. Professionisti, istituzioni, società civile a confronto per una nuova politica europea della Comunicazione. Il prossimo appuntamento è previsto il per giovedì 13 luglio dalle ore 10.30 alle ore 13.00 a Milano, presso il Palazzo delle Stelline (sede offerta da Rappresentanza Commissione Europea Milano).Qui è scaricabile il programma provvisorio dell'incontro milaneseDi seguito pubblichiamo la cronaca della seconda tappa del Road Show sul Libro Bianco sulla Comunicazione, redatta dalla socia Mariapaola La Caria
L'Unione Europea senza volto. Professionisti, istituzioni, società civile a confronto per una nuova politica europea della Comunicazione.
Martedì 20 giugno si è tenuta presso l'Università di Padova la seconda tappa del roadshow promosso da FERPI e AICPI nell'ambito delle consultazioni europee sul Libro Bianco su una politica europea di comunicazione. Il seminario ha visto il coinvolgimento del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Padova per testimoniare l'impegno condiviso dei comunicatori professionisti, rappresentanti delle istituzioni pubbliche e dei comunicatori del futuro, nella costruzione e diffusione di una nuova politica della Comunicazione dell'Unione Europea.Durante l'incontro è stato chiarito il contesto attuale della comunicazione istituzionale dell'Unione Europea, mettendone in luce problematiche, criticità, opportunità e responsabilità, uniti nella volontà di migliorare la percezione dell'opinione pubblica nei confronti della stessa. Si è parlato, dunque, di diritto a un'equa ed esaustiva informazione sulle questioni europee e della costituzione di un nuovo sistema di comunicazione, fondato sull'ascolto, sul dialogo e sulla gestione trasparente dei diversi sistemi di relazione, nel rispetto delle diversità linguistiche e culturali dei cittadini europei.
Di particolare interesse l'intervento di Ennio Salamon, Presidente di DOXA (Istituto per le ricerche statistiche e l'analisi dell'opinione pubblica), che ha presentato in anteprima la sintesi di un studio sulla percezione dell'U.E. effettuato in Italia alla fine del 2005 e, successivamente, la sintesi degli studi effettuati dall'U.E. stessa negli ultimi 2 anni sul vissuto dei cittadini dei diversi Stati. Entrambe le ricerche hanno posto in evidenza il problema reale della forte distanza esistente tra l'Unione Europea e i suoi cittadini, mettendo in luce la necessità di costruire una sfera pubblica europea più partecipativa, in cui il processo di comunicazione con i cittadini, da verticistico e unidirezionale, diventi simmetrico e "a due vie".
L'impegno della Commissione Europea nell'elaborazione di un nuovo piano d'azione per migliorare il proprio rapporto con i cittadini è stato posto in evidenza anche dall' intervento di Giorgia Nesti (Dipartimento degli Studi Storici e Politici dell'Università di Padova), teso a presentare l'evoluzione del contesto istituzionale degli ultimi cinque anni attraverso l'analisi dei documenti pubblicati dall'Unione Europea fra il 2001 e il 2006, relativamente al rapporto esistente fra l'organizzazione stessa e i suoi cittadini. In questo contesto ha preso vita anche il "Piano D - per la democrazia, il dialogo e il dibattito" (link al documento), al fine di coinvolgere i cittadini nei dibattiti concernenti le questioni più importanti dell'U.E.
Evidenziamo, inoltre, il lavoro di analisi e commento sul Libro Bianco effettuato dalgli studenti del Corso di L.S in Comunicazione delle Organizzazioni Complesse dell'Università di Padova, volto a sottolineare le difficoltà connesse con la messa in pratica dei principi espressi dal Libro Bianco, correlate soprattutto con la volontà di distinguere fra semplice accesso alle informazioni e reale partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica. Lo studio ha messo in evidenza le problematiche connesse con le trasformazioni in atto nella sfera politica internazionale, caratterizzate da una crescente complessità di relazione con i diversi stakeholder; e le difficoltà nel trovare degli strumenti di comunicazione sufficientemente democratici e partecipativi, soprattutto tenendo in considerazione che un numero ancora eccessivamente elevato di Cittadini è attualmente escluso dall'utilizzo delle nuove tecnologie. (parte del lavoro è scaricabile sul sito www.cris-italia.info, la ricerca completa sarà pubblicata successivamente).Infine, l'intervento di Chiara Valentini, volto a dare una panoramica delle strategie comunicative dell'Unione Europea, interpretate secondo i modelli comunicazionali delle relazioni pubbliche.Il confronto ha permesso di evidenziare i diversi punti di vista di alcuni osservatori privilegiati del campo della comunicazione, sia a livello accademico che a livello professionale. Gli atti dell'incontro saranno consegnati a FERPI perché vengano inseriti nel documento finale che sarà inviato al Vicepresidente della Commissione Europea, Margot Wallstroem, come contributo alle consultazioni europee sul Libro Bianco.
Mariapaola La Caria