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Media Relation: 5 errori da evitare per un comunicato perfetto

16/05/2012

Nonostante sia stato spesso definito uno strumento obsoleto, il comunicato stampa è ancora molto utilizzato nelle Rp. Ma quali sono i segreti per redigerlo? Quali sono gli errori da evitare? La parola a _Sarah Sherik_ di _PR Daily._

di Sarah Sherik
Il comunicato stampa è un cavallo di battaglia delle relazioni pubbliche , che (contrariamente ai molti e prematuri annunci della sua scomparsa) rimane ancora oggi uno dei più diffusi format di comunicazione utilizzati dai professionisti delle RP.
Detto questo, possiamo essere d’accordo sul fatto che negli ultimi anni è cambiato il modo in cui si consuma l’informazione. Per assicurarvi che i vostri comunicati stampa raggiungano in modo efficace il pubblico connesso di oggi, evitate questi errori comuni che possono far affondare la visibilità del vostro messaggio.
Ecco i 5 errori che commettono gli autori di comunicati stampa:
1. Mancanza di focalizzazione: Molti scrittori concentrano troppi temi in un messaggio, con l’intento di far appello a diversi audience.
Perché è un problema: Le persone cercano informazioni specifiche, e i motori di ricerca le premiano. I contenuti generici rischiano di cadere nel dimenticatoio dei social network e di andare perduti. Inoltre gli algoritmi dei motori di ricerca – che sono creati per analizzare i contenuti on-page e classificare le informazioni di conseguenza – è verosimile che concludano che il contenuto è effettivamente nullo quando il focus è troppo annacquato.
2. Scritture innaturale: Dall’incipit di molti comunicati stampa, fino alle citazioni innaturali di dirigenti che dichiarano la loro eccitazione per una sorta di mumbo-jumbo, molti comunicati stampa emessi sono l’antitesi della scrittura naturale e interessante.
Perché è un problema: Il gergo e il rigido linguaggio corporate frenano e spengono il lettore , ed essendo meno riconoscibili, allontanano il vostro pubblico dalla vostra organizzazione. Inoltre, i motori di ricerca sono incredibilmente bravi ad individuare il linguaggio naturale, e lo premiano: il contenuto che è troppo simile ad una macchina può essere penalizzato.
3. Format uni-dimensionale: Molti comunicati stampa sono scritti con l’idea che questi verranno letti come normali fogli di carta stampata, e non come se si trattasse di ambienti fluidi e interattivi.
Perché è un problema e che cosa si può fare: Blocchi di testo e mancanza di link interattivi e modalità per la condivisione fanno impantanare il sistema di parole chiave ed intrappolano il lettore. Il semplice gesto di incorporare un link crea una call to action, invitando i lettori interessati a fare il passo successivo e a visitare la pagina web da voi suggerita.
Semplici modifiche di formattazione come ad esempio usare gli elenchi puntati e i titoli dei paragrafi in grassetto catturano l’attenzione quando le persone analizzano i vostri contenuti e facilitano i lettori connessi tramite i social nell’individuare le parole chiave e condividerle sui social network.
4. Troppi link incorporati: prima di festeggiare la scoperta dei link dopo essere stati ispirati dal punto n°3, perfavore prestate attenzione a questo avvertimento: un link o due in un comunicato stampa vanno bene, ma troppi link nel corpo del messaggio possono avere conseguenze disastrose per la visibilità del contenuto.
Perché è un problema: I contenuti che sono arricchiti con collegamenti ipertestuali nei comunicati stampa, sono l’equivalente del parlare a voce alta, gesticolando in modo selvaggio. Sono fastidiosi.
Peggio, i motori di ricerca stanno molto attenti a linkare i contenuti, e troppi link possono far si che il vostro comunicato stampa venga contrassegnato come spam e farlo seppellire nei risultati di ricerca. Incorporate un link – due se dovete farlo assolutamente – in ogni comunicato stampa. Questo è tutto. I link all’interno dei comunicati stampa devono svolgere un servizio e non essere una distrazione.
5. Senza grafica: L’importanza della grafica nelle campagne di relazioni pubbliche e nei comunicati stampa non è esagerata, ma la maggior parte dei comunicati stampa redatti da uffici stampa commerciali oggi sono ancora composti esclusivamente dal testo, anche se i comunicati stampa multimediali generano risultati migliori.
Perché è un problema: Sia Google che Facebook danno più rilevanza ai contenuti grafici all’interno dei loro algoritmi, questo è il motivo per il quale foto e video salgono al vertice dei risultati dei motori di ricercare nei News Feed di Facebook.
Inoltre i social più popolari del momento come Pinterest e Instagram sono basati sulla grafica.
Senza una grafica, il vostro contenuto non sarà disponibile per il pubblico di massa. Anche se non si dispone di una foto perfetta, ci sono un sacco di modi intelligenti per creare campagne RP, incluso l’utilizzo di stock di fotografie gratuite e la creazione di infografiche.
Sia che inviate il vostro comunicato stampa via mail ad una lista media, sia che lo pubblichiate sul vostro sito, o se state pianificando di diffonderlo online, evitare questi errori vi aiuterà a dare ai vostri messaggi una visibilità migliore e a raggiungere i vostri scopi.
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Tratto da PR Daily
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