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Outsourcing delle rp, l'ultima paura del Regno Unito

15/11/2004

Si accende in Gran Bretagna il dibattito sulla possibilità di ricorrere all'outsourcing per alcune attività delle principali aziende di comunicazione. Alcuni lo stanno già facendo.

Da un articolo del Sunday Tribune apprendiamo di un spauracchio che si aggira nel mondo delle rp: l'outsourcing in Asia, con l'India quale destinazione preferenziale per ovvie ragioni di lingua.  La notizia trova piú di una conferma dal dibatto accesosi nel Regno Unito. A suscitare i primi dubbi in proposito è stato il crescente numero di prestigiose agenzie di comunicazione - Weber Shandwick, Burton Marsteller, Hill & Knowlton e il colosso statunitense Edelman - che hanno recentemente aperto i battenti dei loro uffici di rappresentanza in India. Solo uffici di rappresentanza per il momento, ma alcuni hanno le dimensioni e l'impiego di una vera e propria filiale e c'è chi ritiene che sia solo il primo passo verso lo spostamento nel subcontinente di buona parte delle attivitá. Simon Quarendon, segretario generale dell'International Communications Consultancy Organization (ICCO), ritiene che il processo sia giá in atto, "sta giá succedendo, ma nessuno sa chi lo fa e chi no. Molte persone ne parlano, quasi ci scherzano", e sono sempre di piú quelli che condividono il pensiero di Quarendon. C'è però chi non è assolutamente d'accordo e ritiene che la natura stessa di molte attività di relazioni pubbliche preveda la presenza sul territorio in cui si opera, di questo avviso Jack Irvine, Ceo della scozzese Media House: "dato che le rp efficaci sono costituite da forti legami con i giornalisti, [l'outsourcing] mi sembra ridicolo."Esclusi i rapporti con i media sembrano però esserci diverse altri servizi esportabili. Il presidente dell'Institute of Public Relation, Anne Gregory è intervenuta sulla questione con un'analisi realistica: "Ritengo che alcuni degli elementi che costituiscono delle buone rp siano stati mercificati e siano quindi price-sensitive. Si può facilmente immaginare ad esempio lo spostamento in India delle ricerche online e dei comunicati stampa."Anche i più fervidi sostenitori dell'outsurcing concordano comunque sull'impossibilità di traslocare quelle attività che necessitano di frequenti contatti con i clienti, su tutte le rp cittadine e l'intero settore merger&acquisition ma il dibattito è aperto e si prevede una ridefinizione di alcuni aspetti della professione.Gabriele De Palma - Totem
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