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Pensare green per il futuro sostenibile dell’impresa

05/04/2017

Ecosostenibilità è la capacità di vivere in armonia con il pianeta e con le caratteristiche ambientali che lo caratterizzano. Un’impresa che sia rispettosa dell’ambiente, mediante pratiche green, acquista un vantaggio competitivo rispetto al suo futuro di sviluppo e innovazione.

 

Il corso Green Different. Ecomobilità e Green building, in programma il 22 settembre a Roma, si inserisce nell’offerta formativa Ferpi per riflettere su un tema tanto importante quanto inflazionato, quello della ecosostenibilità e della capacità da parte delle imprese di svilupparsi in armonia con l’ambiente circostante.

A condurre il Corso saranno: Simonetta Blasi, Pubblicitaria Professionista, Docente di Pubblicità  e Public Speaking presso la Lumsa Università e l’Università Pontificia Salesiana e socio Ferpi e Simonetta Lombardo, Giornalista professionista e ambientalista di lungo corso, già coordinatrice della comunicazione della prima Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici del 2007 e consulente del Ministero dell’Ambiente per la comunicazione sul clima.

Le green practices diventano elemento di vantaggio competitivo per le organizzazioni moderne: saper comunicare il rispetto per l’ambiente diventa pertanto fondamentale per una diffusione delle buone pratiche green oriented sia nei confronti delle imprese, sia nei confronti dei consumatori, in termini di educazione a uno stile di vita più empatico verso i bisogni ambientali.

A confermare i vantaggi del pensare in verde è il Rapporto Greenitaly 2016 di Fondazione Symbola e Unioncamere che descrive la green economy nazionale, fornendo dati incoraggianti.

Dal rapporto infatti emerge che le imprese che investono nell’economia verde dimostrano: una maggiore presenza internazionale (il 18,7% esporta, contro il 10,9% delle imprese non investitrici), una maggiore capacità di innovazione digitale (l’82% delle imprese green è presente sul web, ha processi digitalizzati e punta sulle digital skills, contro il 53% delle imprese non green), un incremento dei fatturati (il 25,9% delle imprese che investono in tecnologie green ha registrato nel 2015 un aumento di fatturato rispetto al 2014, a fronte del 16,8% tra le altre) e dei tassi di occupazione (nel 2016 le imprese che investono green prevedono di assumere più di 330 mila dipendenti, pari al 43,9% del totale delle assunzioni, stagionali e non stagionali, previste nell’industria e nei servizi per l’anno in corso).

A fronte di questi dati è evidente come i processi di innovazione tecnologica orientati alla ecosostenibilità comportino un cambiamento nel modo di pensare e di vivere il territorio, che conviene in termini produttivi e in termini di welfare.

Il corso porrà l’attenzione a Ecomobilità e Green Building, buone pratiche ecologiche che reimpostano l’assetto socio-culturale e politico non di una o più aziende, ma dell’intero territorio, migliorando la qualità di vita di chi vi abita.

L’ecomobilità guarda al tema dei trasporti sia in termini di riduzione delle emissioni di CO2, sia ipotizzando nuovi modelli di mobilità, come il sempre più diffuso sviluppo della sharing mobility. La strada verso la mobilità green è ancora tortuosa, ma i dati del rapporto Greenitaly anche in questo specifico ambito ci danno soddisfazioni: nel 2015 l’Italia è stata leader in Europa in termini di volumi di immatricolazioni di autovetture ad alimentazione alternativa.

Sul fronte della Green Building invece, puntare sulle ristrutturazioni piuttosto che sulle nuove costruzioni è la nuova tendenza per la riqualificazione del patrimonio esistente non solo nel senso di risanamento delle città e di risparmi energetici, ma anche di rilancio dell’economia in termini di recupero di competitività e di posti di lavoro. Il Rapporto rileva che il settore del green building ha già creato 236 mila posti di lavoro e potrebbe arrivare a 400 mila entro il 2017. Inoltre, secondo alcune previsioni, il mercato del nuovo diminuirà nel tempo, a vantaggio di quello della ristrutturazione sostenibile che continuerà a crescere.

Il corso, aperto a tutti, soci e non soci, dà diritto al riconoscimento di 100 crediti ai soci Ferpi ai fini della qualificazione necessaria all’aggiornamento professionale interno.

Per esigenze di natura organizzativa e logistica, il corso si svolge solo al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Per ulteriori informazioni e iscrizioni: casp@ferpi.it
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