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Pensare “snello” per un’azienda “in forma”

01/08/2012

Aumentare la produttività riducendo sprechi e risorse. Aumentano in Italia le aziende che scelgono il _Lean Thinking,_ un approccio metodologico di origine giapponese che si sta diffondendo sempre di più anche in Italia e che potrebbe indicare una via per uscire dalla crisi.

“Identificare gli sprechi, eliminarli e produrre di più con un minor consumo di risorse. Puntare dritto alla perfezione con programmi di miglioramento continuo”. Un’utopia? No, è l’approccio metodologico del Lean Thinking. Una filosofia nata in Giappone che ha saputo concettualizzare e rendere “metodo” il modello di gestione del ciclo produttivo più noto al mondo: quello di Toyota negli anni ’50.
Un modello inizialmente guardato con scetticismo dagli industriali europei, pensando che alcuni principi fossero applicabili solo in Giappone, per via delle particolari caratteristiche culturali. Oggi, invece, nel pieno della forte turbolenza recessiva, il Lean Thinking anche in Italia sta trovando sempre più applicazione nel mondo industriale e in quello dei servizi.
Stando alle ultime ricerche di JMAC Europe, fra i leader in Italia in questo settore, i risultati sono straordinari: produttività ( + 30/40%) abbattimento dei costi ( – 20/25%), Time to market ( – 30/40%) sviluppano una maggiore capacità di fronteggiare le richieste del mercato.
Può quindi arrivare dal Lean Thinking una risposta pratica e concreta per le aziende italiane che non si arrendono e sono sempre più impegnate a traghettare il proprio business fuori dalla crisi: una vera e propria iniezione di “geni giapponesi” per il nostro modo di fare impresa, miglior precisione e maggior efficienza.
“Le aziende che stanno dimostrando di saper coniugare la cultura italiana – creativa e dotata di grande flessibilità – con l’ideale giapponese, rigoroso nelle analisi e basato su metodi strutturati – afferma Michele Bianchi, CEO di JMAC Europe – sono riuscite a raggiungere un positivo riposizionamento, testimoniato da una maggiore soddisfazione dei propri clienti e dall’aumento della penetrazione di mercato, e a migliorare radicalmente efficienza e redditività riducendo i costi”.
L’opportunità per le aziende, sia industriali che di servizi, è quindi di avviare un percorso di cambiamento in grado di influenzare significativamente il conto economico dell’azienda, sia attraverso l’aumento dei ricavi, sia attraverso la riduzione sistematica dei costi operativi. Con la consapevolezza per manager e dipendenti che non si tratta semplicemente di applicare una serie di procedure, bensì di realizzare un vero e proprio “cambiamento culturale”. Ed in questo processo le Rp sono fondamentali sia per accompagnare e gestire il percorso di cambiamento interno che quello esterno.

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