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Personal Coach in Rete, c’è spazio per migliorare

27/05/2010

Il coaching e, più in generale, il settore della crescita personale è uno dei trend più in voga di Internet. Ma non sempre i siti che ne trattano sono all’altezza di quello che vogliono comunicare ai propri utenti. Una visione editoriale coerente e coordinata può aiutare a diffondere una disciplina ancora da scoprire.

di Alessandro Dattilo
Life Coaching, Business Coaching, Sport Coaching. E poi ancora: Executive Coaching, Team Coaching, Coaching Organizzativo. Lo avrete capito: si sta parlando del Coaching. E più in generale della crescita personale.
Ci è capitato di recente di navigare in Rete per analizzare il fenomeno Coaching, perlomeno sul Web italiano. In generale, nel mare magnum di Internet il settore della crescita personale è uno dei trend più in voga. Uno dei motivi è la tipologia del target: coloro che si rivolgono, ad esempio, a un Personal Coach sono persone che stanno attraversando un momento particolare della propria vita, legato a un forte cambiamento professionale o personale, a una difficoltà nelle relazioni, alla mancata consapevolezza di alcune scelte decisive.
Nella ricerca, dunque, di qualcuno che possa darci una mano – che sia in grado di fornirci un consiglio in grado di farci sentire le persone giuste nel posto giusto al momento giusto – c’è una sorta di impazienza, di motivazione a fare qualcosa, a sbloccare la situazione di stallo. Ma nel panorama dell’offerta di corsi e servizi, spesso si trovano siti poco informativi e molto orientati al marketing. Diciamo questo perché quando si parla di Coaching non è efficace dare per scontate una serie di definizioni di base. E molti purtroppo lo fanno.
Cosa fa un Coach? Il Coach è un catalizzatore del cambiamento, è un professionista che si dedica allo sviluppo delle potenzialità di un individuo – ma anche di un gruppo, di una squadra, di un’organizzazione, di un’azienda – per il raggiungimento di obiettivi specifici. Il Coach dunque non aiuta, ma opera per promuovere l’autosviluppo del cliente, nel pieno rispetto della sua unicità e delle sue caratteristiche individuali. Possiamo dire che il Coach diventa il tramite per esplorare le situazioni, individuare i piani d’azione e raggiungere i propri obiettivi.
Detto questo, molti siti di Personal Coach non aiutano a chiarire il panorama piuttosto articolato del fenomeno coaching. Forse aiuterebbe spiegare quali siano le differenze con gli altri professionisti. Non stiamo dicendo che questi contenuti informativi debbano offuscare l’offerta di corsi e servizi, ma crediamo che la loro presenza definisca lo scenario in maniera più completa e consapevole.
Tra le aree più deboli (dal punto di vista della visione editoriale di una presenza in Rete) possiamo elencarne alcune:
- posizionamento più chiaro e incisivo dei vari siti e blog
- grafica omogenea
- contenuti (intervento di copywriting, informazioni di valore, agganci all’attualità)
- interattività in chiave 2.0
- multimedialità
- identità univoca e coordinata nei diversi social media (Facebook, YouTube, Flickr, Linkedin, Twitter, ecc)
- costruzione di una Social Media Map per fare networking
- promozione in Rete nell’ambito di territori virtuali di settore (comunicati stampa per eventi, corsi, persone, prodotti, etc.)
In chiusura, si può dire che il settore della crescita personale in Rete può fare, a nostro avviso, un ulteriore salto di qualità grazie a una visione editoriale coerente e coordinata, sostenuta da un piano dei contenuti dettagliato e a lungo respiro. Ulteriori risorse sul Personal Coaching si possono trovare su Crescita-personale.it. Per chi invece vuol saperne di più sulla professione di Personal Coach, esistono diversi Master in Italia che formano i professionisti del settore.
Tratta dal blog di Cultur-e
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