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Policy making: l’importanza della trasparenza

04/10/2012

Prosegue l’impegno di Ferpi sulla regolamentazione della rappresentanza di interessi e la trasparenza dei processi decisionali. Se ne è discusso a Roma, in un seminario, promosso e organizzato da _Edison,_ a cui ha preso parte anche il presidente, _Patrizia Rutigliano._

Sempre più attuale l’attività di policy making in cui la comunicazione e le relazioni pubbliche giocano un ruolo fondamentale. Un workshop promosso e organizzato da Edison, sulla regolamentazione della rappresentanza di interessi e la trasparenza dei processi decisionali, è stata occasione per fare il punto della situazione con alcuni dei più autorevoli attori e professionisti del settore.
Si è partiti dall’analisi della recente iniziativa del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che ha istituito l’ Unità per la Trasparenza e l’elenco dei lobbisti. L’iniziativa è stata ritenuta un utile contributo per garantire la trasparenza del processo decisionale e la democraticità di accesso alle istituzioni. Da tutti è inoltre emersa la volontà costruire un corpo di norme chiare, condivise e uniformi, anche a livello locale.
Dopo il saluto di Roberto Potì, Chief Development Officer – Edison i lavori sono stati introdotti da Marco Margheri, Direttore Affari Istituzionale e dell’UE – Edison. A seguire le relazioni di Pier Luigi Petrillo, Professore di teoria e tecniche del lobbying all’Università Luiss Guido Carli dal titolo Chi insegna come (non) funziona il sistema e del Cons. Natale D’Amico, Corte dei Conti, su Perché costa la mancata regolamentazione della Lobby in Italia.
Successivamente alla parte introduttiva, Gianluca Sgueo, coordinatore del Rapporto governo – cittadini e del sito web del Governo, ha intervistato tre parlamentari, On. Giovanni Fava, On. Beatrice Lorenzin e On. Guglielmo Vaccaro sull’importanza dell’attività di lobbying.
L’incontro ha evidenziato l’utilità di completare la normativa sulla regolamentazione dell’attività di lobbying, attualmente polverizzata in tante singole disposizioni legislative. E’ evidente che in Italia manchi un quadro omogeneo, riscontrabile invece in altri Paesi. Non solo Stati Uniti e Gran Bretagna ma anche Francia. Decisamente positivo, il ritrovo, attorno allo stesso tavolo di lavoro di rappresentanti del Parlamento, di responsabili dei singoli dicasteri e di dirigenti di organizzazioni aziendali o di supporto alle imprese.
Prima delle conclusioni, affidate al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Mario Catania, il dibattito al quale sono intervenuti il Cons. Michele Corradino, Capo di Gabinetto; Riccardo Capecchi, VeDrò, Cons. Massimiliano Atelli, Ministero dell’Ambiente, Capo Ufficio Legislativo; Cons. Roberto Garofoli, Ministero della Funzione Pubblica, Capo di Gabinetto; Avv. Mario Antonio Scino, AEEG Capo Dipartimento Affari Legislativi e Relazioni Istituzionali; Vittorio Calaprice, Commissione Europea, Rappresentanza in Italia; Patrizia Rutigliano, Presidente Ferpi e Vincenzo Bisconti, Segretario Generale Il Chiostro.
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