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Pozzi Silvia

16/06/2008

Public affairs e comunicazione: il caso Altroconsumo

In una democrazia rappresentativa ogni decisione deve essere presa nel pieno rispetto degli interessi del popolo. Leggi, norme e regole servono ad assicurare un ordinato svolgersi della vita politica, sociale ed economica. Gli amministratori della cosa pubblica sono i soggetti specificatamente incaricati a svolgere questo compito.


Un’organizzazione profit o no profit che opera consapevolmente all’interno della società è tenuta a instaurare una relazione il più possibile proficua e duratura con tutti i soggetti che fanno parte delle organizzazioni istituzionali. Ciascun portatore di interesse deve da un lato osservare attentamente le dinamiche del processo decisionale pubblico per prevedere le possibili decisioni che potranno ostacolare o viceversa favorire il raggiungimento dei propri obiettivi, dall’altro deve invece attivare relazioni sia con i diversi soggetti della pubblica amministrazione sia con coloro che ne influenzano opinioni e atteggiamenti al fine di contribuire a orientare comportamenti e opinioni in una direzione favorevole ai propri scopi.


Oggi emerge la consapevolezza che le relazioni con le istituzioni non si limitano all’adempimento di atti dovuti, ma offrono importanti attività di sviluppo. Queste ultime esistono sia per il soggetto privato sia per quello pubblico grazie ai vantaggi che ciascuno trae nel lavorare insieme e nel sottoscrivere un patto di reciproco sostegno. Le attività di relazioni pubbliche specializzate nella creazione e nella gestione di un contatto tra pubblico e privato vanno sotto il nome di Public Affaire.


L’obiettivo di questo lavoro è quello di cercare di studiare a fondo questo servizio specialistico di comunicazione indagandone le origini, descrivendo i protagonisti e analizzando le tecniche e gli strumenti. Il primo capitolo ha il compito di introdurre l’argomento e di fornire una panoramica generale. Si inizia quindi con il descrivere il profondo cambiamento subito dai due soggetti cardine della relazione e cioè stato e società civile. Il capitolo prosegue con l’analisi dei modi attraverso cui questi ultimi comunicano e continua con uno studio approfondito dei diversi soggetti che entrano in gioco ogni qual volta si mette in atto un’azione di Public Affaire e cioè i portatori di interesse, le istituzioni, il professionista di RP e l’opinione pubblica.


Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione delle normative vigenti in materia di regolamentazione dei gruppi di interesse e della loro attività. Vengono analizzate le leggi statunitensi, europee e italiane sull’argomento e ne sono indicate similitudini e differenze.


Il terzo capitolo esplora più da vicino le modalità operative e gli strumenti utilizzati dal professionista di Public Affairs. Si pone l’attenzione anche sull’importanza della Rete Internet per la programmazione delle diverse azioni e l’input di crescita che questa ha saputo dare ai rappresentanti di interesse. Il quarto capitolo tratta del caso empirico preso in esame e cioè l’associazione Altroconsumo, il gruppo a difesa dei consumatori più rappresentativo sul nostro territorio.


L’obiettivo primario è quello di presentarne la storia, la composizione interna e le diverse attività svolte.
Il quinto e ultimo capitolo è completamente dedicato all’azione di Public Affairs intrapresa dall’associazione in merito alla diffusione dei farmaci generici. Seguendo un ordine cronologico viene presentato l’intero piano strategico di comunicazione che Altroconsumo ha predisposto e si analizzano a fondo i singoli strumenti. Di ciascuno vengono indicati gli obiettivi, i tempi di preparazione e le istituzioni con cui il gruppo si è dovuto confrontare.
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