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Professione reporter: le regole di Ouagadougou

01/12/2004
Si sono radunati a centinaia, a Ouagadougou, i giornalisti francofoni provenienti da tutto il mondo riunitisi per parlare di misure per garantire la protezione della professione, in un momento in cui la libertà di stampa è minacciata quotidianamente, dall'Irak alla Costa d'Avorio.Il presidente dell'Unione internazionale della stampa francofona, che conta 3 mila iscritti in 120 paesi differenti, ha paragonato l'attuale situazione della stampa internazionale al Terzo Reich. I dati in effetti, soprattutto nei paesi segnati da conflitti, sono allarmanti sia in termini di sicurezza che di libertà negate, basti pensare ai ben tre giornali ivoriani vicini all'opposizione recentemente bruciati.Nel documento di Ouagadougou, tra le istanze più urgenti, si legge la necessità di debellare la pena detentiva per i delitti di stampa e di opinione, una nuova convenzione internazionale sulla sicurezza e la protezione dei giornalisti (soprattutto nei paesi agitati da guerre) e un riconoscimento universale della categoria dei gionalisti.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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