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Pubblicità con marcia indietro

28/09/2004
Il quotidiano El Paìs chiede venia. L'ultima pubblicità del quotidiano spagnolo, destinata alla versione elettronica, non è piaciuta e pone, o ripropone, i confini deontologici dell'advertising.Al tempo stesso la condotta del giornale crea un precedente interessante e offre un esempio di umiltà professionale.
Una pubblicità può anche non piacere. O risultare offensiva. E se a proporla è un media, per definizione attento alle reazioni dell'opinione pubblica, può succedere che si scusi.La campagna in questione utilizza due foto di New York, una con le due torri, l'altra no. Il claim è: "Possono succedere molte cose in un giorno. Immaginate cosa può accadere in tre mesi".Lanciata il 13 settembre, dopo appena due giorni si è interrotta, con tanto di scuse ai 50 mila utenti che l'avevano ormai ricevuta.Un mea culpa da parte di El Paìs e del gruppo Prisa, proprietario del quotidiano, molto apprezzato da parte dell'opinione pubblica. Scuse ai famigliari delle vittime, ai cittadini di New York e a tutti i lettori del giornale. Ancor più alla luce delle nuove ondate di terrorismo verificatesi nel mondo intero.Il giornale spagnolo, che vanta una tiratura di 512 mila copie giornaliere, ha ammesso che una tragedia di tali proporzioni non avrebbe dovuto essere mai utilizzata come supporto pubblicitario.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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