Santina Giannone (*)
La relazione tra uomo e donna oggi è da ripensare; serve liberarla dagli stereotipi e dai limiti che la affaticano, dalle violenze che la sfregiano. Come FERPI crediamo che il nostro stia proprio nell’incastro della Relazione. Per dare il nostro contributo abbiamo deciso di partire dall’ascolto attraverso una survey, che verrà lanciata il 25 novembre tra i Soci, nella Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne.
Qualunque cosa possiamo fare per aiutare il cambiamento sul tema della parità di genere ci sembra piccolo, lento, inefficace.
Eppure la cronaca ci ricorda che la costruzione di una nuova cultura, l’unico vero traguardo che può generare il cambiamento, è una costruzione collettiva.
Le opere a più mani hanno una imprevedibilità creativa che genera caos, a volte inefficienza. Ma allo stesso tempo non possono dirsi tali finché manca il tassello di qualcuno.
Come Federazione Relazioni Pubbliche Italiana crediamo che il nostro stia proprio nell’incastro della Relazione.
Che è più di un incontro, più di uno scambio occasionale, più di uno spazio condiviso. È la necessità di guardare al mondo esterno come una costruzione condivisa di diritti, doveri, responsabilità, ma anche libertà ed energie.
La relazione tra uomo e donna oggi è da ripensare; serve liberarla dagli stereotipi e dai limiti che la affaticano, dalle violenze che la sfregiano.
Per dare il nostro contributo abbiamo deciso di partire dall’ascolto attraverso una survey. Nelle domande troverete un percorso per approfondire la percezione del fenomeno della discriminazione di genere e della molestia come aspetto di vita personale, professionale e sociale.
Una tripartizione per indagare i diversi aspetti del fenomeno, capire come si manifesta e accogliere segnalazioni costruttive per contrastarlo.
La nostra commissione comincia da qui un percorso che vuole farsi dialogo, ma anche proposta costruttiva per i territori e gli organi politici e istituzionali in grado di elaborare strategie efficaci per contrastare il fenomeno della disparità di genere che ci rende tutti, indistintamente, esseri umani incompiuti.