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RP e Web: competenze e visione strategica i requisiti per cogliere tutte le potenzialità relazionali

26/04/2006

Un pezzo di Claudio De Monte, socio Ferpi e membro del direttivo Ferpi Triveneto, che si inserisce nel dibattito sull'utilizzo della rete da parte dei comunicatori.

L'articolo pubblicato la scorsa settimana da Fabio Ventoruzzo sulle potenzialità della Rete per i comunicatori (dal quale oggi ripubblichiamo il contributo di Nadia Nonis), ha suscitato l'interesse del nostro socio Claudio De Monte Nuto che questa settimana apre il dibattito con l'articolo che segue.Che cosa ne pensate?Dopo la lettura, inviateci qui le vostre opinioni.

Il web è di fatto nella sua totalità un nuovo scenario, articolato, complesso, dalle grandi potenzialità relazionali ma ancora oggi poco compreso e per questo a tutti gli effetti innovativo.E' certamente auspicabile che il mondo (e i professionisti) delle Relazioni Pubbliche di fronte ad uno strumento di relazione così importante non possano, anzi non debbano arrivare secondi. Per affrontare scenari innovativi ed esserne protagonisti è necessario disporre di almeno due requisiti fondamentali:1) specifiche competenze sull'argomento in oggetto (spesso di tipo tecnico);2) visione strategica e consapevolezza dei propri bisogni e/o finalità; Personalmente, credo che la nostra comunità debba iniziare ad approfondire questi temi e debba, rapidamente, iniziare a lavorare per costruire delle solide basi sulle quali fondare una oggettiva capacità di operare nel web al servizio del cliente.Come professionisti nonché consulenti, infatti, il nostro compito è guidare e supportare le organizzazioni ad orientarsi nel complesso mondo del Web attraverso la messa a punto di strumenti e la realizzazione di azioni che siano quanto più proficue in relazione agli obiettivi di business dell'organizzazione medesima... utilizzare il Web per generare relazioni è una innegabile opportunità ma può risultare parimenti dispersiva e difficilmente controllabile.A tutt'oggi l'approccio delle organizzazioni alla rete è generico, quindi non focalizzato, è un grande mare densamente popolato dove si usa una qualche tipo di lenza con qualche tipo di esca, tanto, qualcosa abboccherà pure! Allora ecco tornare in campo i requisiti visti sopra.In merito alle competenze:è necessario conoscere più a fondo le dinamiche della rete, gli strumenti disponibili e/o realizzabili per l'analisi e il monitoraggio che, suffragati da idonee metodologie, permettano  di  pianificare azioni efficaci in grado di rispondere in modo mirato, controllato e misurabile ai reali bisogni del cliente.Per raggiungere tale risultato è opportuno avviare collaborazioni e scambi di competenze con validi professionisti della rete (senza avere la presunzione di essere onniscienti) con l'obiettivo di razionalizzare le soluzioni esistenti e, ove richiesto, elaborarne di nuove... il vantaggio è reciproco! In merito alla visione strategica:questo è un tema prioritario, che emerge con prepotenza nell'approcciare scenari innovativi, e qui la nostra comunità deve fare un'autoanalisi e dare/darsi risposte più convincenti.L'approccio strategico alle Relazioni Pubbliche: cosa significa per noi e per il mercato? In che modo la nostra comunità decide di attuarlo? Da quanti professionisti è messo realmente in pratica?Per essere protagonisti nell'innovazione, essere leader di mercato,  per potersi fregiare del ruolo di guida esperta nei confronti delle organizzazioni nostre clienti, è necessario che l'approccio strategico sia patrimonio di tutti i professionisti di RP.Visione, conoscenza del mercato, conoscenza degli strumenti evoluti, capacità di integrare funzionalmente le strategie on-line con quelle off-line, capacità di formare le risorse umane delle organizzazioni dedicate all'attività nel web... in altre parole, capacità di produrre risultati tangibili. Da non dimenticare:l'approccio al Web è un'attività di tipo intensivo e le organizzazioni che vorranno trarre profitto dal Web dovranno dedicare alla rete risorse umane ed economiche rilevanti... sta a noi dimostrare che tutto ciò ha un senso. Una riflessione strettamente personale... ma anche uno stimolo per la nostra comunità professionale: sono all'inizio della strada, mi sono posto il problema ed ho iniziato ad analizzarlo con l'aiuto di alcuni colleghi ma, è evidente che il supporto della FERPI e il coinvolgimento esteso di tutti i soci che hanno già maturato esperienze nel campo sarebbe oltre che auspicabile assai prezioso.Claudio De Monte Nuto
 
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