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Rp: una professione (ancora) difficile da spiegare

04/07/2012

Esiste ancora poca chiarezza tra i non addetti ai lavori su cosa faccia nel concreto un relatore pubblico. _Ivan Vukovic_ stagista della nota agenzia americana _Weber Shandwick Seattle_ descrive con entusiasmo la sua esperienza lavorativa e prova a rispondere ai dubbi dei meno esperti.

di Ivan Vukovic
Cosa fa esattamente una persona che lavora nelle Rp?
E’ un’ottima domanda, visto che il meccanismo interno delle Rp per un outsider non è proprio chiaro come quando si parla di un dottore, un avvocato o di un istruttore di tennis. Di conseguenza rispondere a questa semplice e ragionevole domanda può essere una sfida.
Quando i miei amici me la pongono, le parole che escono dalla mia bocca sono sempre: “Um…Beh…” sforzandomi di non dare una definizione che non sia quella libresca. Quando i miei genitori me lo chiedono io rispondo sempre premettendo la frase “E’ difficile spiegarlo.” E se mia nonna me lo avesse chiesto, avrei dovuto annullare tutti i miei impegni del giorno per darle una risposta soddisfacente.
Man mano che si avvicinava il giorno della laurea, e quando mi sono ritrovato a cercare opportunità post-universitarie, questa domanda ha sollevato in me molti dubbi. Dopo tutto, non risulterebbe tragicomico se qualcuno che aspira ad inserirsi nella realtà delle Relazioni pubbliche non riuscisse neanche a rispondere ad una delle più semplici domande relativa alla sua professione? Soprattutto se la persona in questione ha già collezionato qualche esperienza nel campo.
Ho lavorato parecchi mesi dopo la laurea presso una grande agenzia. E i miei sospetti sono stati confermati. La risposta a questa domanda non esiste.
Si può provare a dire qualcosa del tipo: “Uso i media, la tecnologia e altri strumenti di comunicazione per distribuire le informazioni, stare in contatto con gli stakeholder e costruire il brand dei miei clienti.” Comunque tutto ciò non spiega in che modo trascorri le tue giornate. E per molte persone del settore questa affermazione non suona sempre corretta rispetto alle proprie responsabilità.
Cosa ho compreso:
Presentarsi come un professionista delle Rp è come affermare di essere un uomo in carriera
La sfida più grande nello spiegare la nostra professione è data dal fatto che non esiste alcun titolo omnicomprensivo per la maggior parte delle persone che lavorano nel settore. Si scopre che esiste una lista infinita e in continuo aggiornamento di responsabilità, competenze e conoscenze che possono essere riassunte in una definizione di una o due parole.
Nessuno è solamente un “esperto di media”, un “social media marketer”, o un “creatore di contenuti”. Di solito combinano insieme queste competenze e altre. Agli occhi dei vostri amici che non conoscono il settore queste sono le cose di cui si occupa un relatore pubblico.
Chi si siede alla scrivania accanto alla vostra fa un lavoro completamente diverso
Ci sono ancora molti aspetti delle Rp che vorrei approfondire, e lo stesso vale per i miei colleghi. Mentre alcuni di noi preparano i contenuti per i siti dei clienti, altri fanno recall per una conferenza o mettono insieme intricati report di analisi sulla rassegna stampa riguardante un particolare cliente. E questo non vale solo per noi stagisti. Le persone trovano la loro specializzazione, si concentrano su di essa e sviluppano le proprie competenze man mano che avanzano nella propria carriera. La maggior parte delle persone che incontrerete in questo settore sono specializzate in differenti aree delle Rp.
Ogni persona all’interno di un team di Rp è una parte fondamentale della mission globale
Anche se abbiamo ruoli individuali differenti, lavoriamo tutti insieme per raggiungere lo stesso obiettivo cioè quello di offrire un servizio di consulenze di prim’ordine ai nostri clienti.
Quando ci chiedono che cosa facciamo a lavoro è più semplice parlare di cosa fa il team al completo e non quali sono le attività di ognuno di noi. Suona sempre meglio dire “Noi facciamo qualcosa per il cliente X” piuttosto che “monitoro Twitter per il cliente X e ogni tanto compilo anche dei report”. Ogni ruolo è significativo e non ha senso di preoccuparsi dei titoli, non contano, contano semmai la gamma di competenze che si acquisiscono e che definiscono quanto si è importanti per il team e per i clienti.
In definitiva, se vi chiedono cosa fa un professionista delle Rp, vi suggerisco di prepararvi una risposta del tipo: molte cose. Probabilmente non suggerirà un’idea precisa ai vostri amici, ma con così tante variabili e complessità nessun altra risposta è più azzeccata.
Come potete vedere ho capito che è troppo difficile rispondere brevemente a questa domanda. Poiché ci adattiamo di continuo e cerchiamo di trovare nuovi modi per coinvolgere e promuovere i marchi dei nostri clienti, ci troviamo sempre più lontano dall’essere in grado di riassumere quello che facciamo.
Detto questo, tutto ciò non rappresenta sicuramente un grave problema.
Fonte: PR Daily
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