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Le sfide della nuova filantropia

#TerzoSettore

24/05/2019

Letizia Di Tommaso

Sono sempre più le imprese che si occupano di tecnologia applicata al digitale da cui deriva un veloce arricchimento.I nuovi manager tecnologici sono smart, veloci, e agili e si dissociano dalle sovrastrutture. Per le organizzazioni non profit questo nuovo trend rappresenta una sfidante opportunità. Letizia Di Tommaso ospita nella sua rubrica #TerzoSettore una riflessione di Federica De Benedittis.

di Federica De Benedittis

Vorrei condividere un'interessante riflessione di  Tyler Cowen, economista statunitense docente di economia alla George Mason University ed editorialista economico per il New York Times.

Nell'ambito di una recente iniziativa chiamata Emergent Ventures insieme ad un gruppo di ricercatori ha portato alla luce una interessante e recente tendenza sulla filantropia. 

Si assiste infatti ad un incredibile sviluppo delle imprese che si occupano di tecnologia applicata al digitale da cui deriva un veloce arricchimento dei rispettivi manager/imprenditori, spesso estremamente giovani e che fino a poco tempo prima hanno  considerato il sostegno alle cause ad impatto sociale come supporto marginale e come mera adesione ad una cultura comunitaria e partecipativa.

I nuovi manager tecnologici sono smart, veloci, e agili, si dissociano dalle sovrastrutture e prendono le distanze da apparti complessi e pesanti. Hanno in mano una enorme ricchezza che talvolta arriva improvvisamente non dando loro il tempo di percepire il tradizionale senso del sacrificio per la costruzione dell’impero che si trovano a gestire. Tutto molto dirompente rispetto agli imprenditori del passato che approcciavano alla filantropia con una consapevolezza solida ed elaborata nel tempo, filtrata da una conoscenza/coscienza multifattoriale delle relazioni e del contesto di riferimento molto complessa.

Avendo meno esperienza approcciano alle decisioni con maggiore immediatezza con una estrema e pungente lucidità, capacità di analisi,  cercando una value proposition perfettamente combaciante con i propri valori ed interessi e maggiormente orientata a un utilitarismo personale. Le scelte dei nuovi imprenditori tecnologici si orientano verso progetti ed attività sociali in linea con il prodotto e l’approccio delle loro lean corporation.

Più nel concreto, un imprenditore tradizionale ritiene di orientare al meglio il proprio contributo ad una causa sociale per progetti di costruzione di edifici universitari o scolastici, per una nuova ala dell'ospedale locale o per la realizzazione di infrastrutture  di canalizzazione di acqua nei paesi in via di sviluppo.

I giovani imprenditori tecnologici al contrario, tendono a favorire cause che utilizzano soluzioni innovative per combattere la povertà, o che si servono dell’elaborazione di dati per conoscere l’impatto mirato del cambiamento generato nella comunità. Per le organizzazioni non profit questo nuovo trend rappresenta una sfidante opportunità che le spinge – pur rimanendo fedeli alla propria missione e visione - a costruire risposte innovative e a trovare modelli di dialogo efficaci per attrarre l’attenzione dei nuovi filantropi.

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