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Si avvia alla conclusione anche la quarta edizione del Master in RP d'Impresa Iulm - FERPI - Assorel

23/10/2006

Pubblichiamo il resoconto dell'ultimo modulo dedicato ai Public Affairs, in attesa del prossimo 13 novembre quando a Milano si svolgerà la cerimonia per la consegna dei diplomi dell'edizione 2006.

Anche la quarta edizione del Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa, organizzato dall'Università Iulm in collaborazione con FERPI e Assorel, sta per volgere al termine. Dopo la realizzazione dei due workshop finali, sarà celebrata il prossimo 13 novembre a Milano la conclusione di questo anno accademico con la presentazione degli elaborati finali da parte dei 31 partecipanti e la successiva consegna dei diplomi.L'appuntamento, che costituirà anche l'occasione per presentare l'edizione 2007 del Master, avrà luogo presso l'Università Iulm (via Carlo Bo, 1 - Aula Seminari) alla presenza del Magnifico Rettore Giovanni Puglisi, del Direttore del Master (nonchè Prorettore) Emanuele Invernizzi, dei Presidenti di FERPI e Assorel, rispettivamente Andrea Prandi e Furio Garbagnati, dell'AD di Burson-Marsteller Eric Gerritsen, e dei rappresentanti delle aziende sponsor del Master.In attesa di fornire tutti i dettagli dell'incontro, pubblichiamo di seguito l'ultima delle sintesi dei moduli in programma per l'edizione 2006 che era dedicata ai Public Affairs.

Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa 200612° Modulo"I Public Affairs"20/21 ottobre 2006
Docenti ResponsabiliStefano Rolando, Università IULMIl programma
1.     Introduzione alle relazioni istituzionali: le competenze e il percorso storico.2.     Aspetti definitori: le relazioni istituzionali e le forme di lobbying.3.     Perimetro professionale: gli attori coinvolti e il profilo professionale.4.     Environment istituzionale: la consapevolezza e le patologie del sistema.5.     Cultura di impresa e cultura politica: aspetti sinergici e aspetti conflittuali.6.     Conclusioni del modulo.1. Introduzione alle relazioni istituzionali.
Il docente ha aperto il modulo sui Public Affairs spiegando la multidisciplinarietà di questa attività. Il professionista che si appresta a entrare nell'ambito dei Public Affairs deve disporre quantomeno di una preparazione giuridica, economica e politica: deve cioè conoscere le procedure e gli iter legislativi, comprendere il funzionamento delle aziende e dei mercati e far uso di un linguaggio specialistico.
Poiché il professionista di Public Affairs ha il compito di far comunicare tra loro i settori pubblico e privato, è necessario che egli conosca la storia di questi due attori sociali per comprendere la relazione che li unisce oggi. Il docente ha quindi presentato un excursus storico illustrando l'interazione tra pubblico e privato che caratterizza il nostro Paese. In particolare, ha sottolineato l'importanza di un approccio collaborativo in cui, da un lato, le leggi vengono concepite come criterio di riferimento e non come limite all'azione privata e, dall'altro, l'iniziativa privata diventa propositiva nei confronti dei legislatori.2. Aspetti definitori.
In un secondo momento, il docente è entrato nello specifico degli aspetti definitori. Ha delineato gli obiettivi strategici che la funzione Public Affairs interna a un'azienda deve porsi e ha introdotto il concetto di lobbying. Si tratta di un'attività volta a orientare la decisione pubblica e che si colloca quindi nel più ampio ambito delle relazioni istituzionali. Il lobbying presenta alcune specificità a seconda degli interessi che il professionista va a rappresentare e degli strumenti che egli impiega.
In merito all'attività di lobbying, il docente ha confrontato tra loro la realtà italiana, quella europea e quella statunitense che seguono logiche e impostazioni molto differenti a causa del percorso storico che caratterizza ognuna delle tre realtà.3. Perimetro professionale.
Riprendendo il tema delle competenze illustrato nella mattina, il docente è passato a una più dettagliata descrizione degli attori coinvolti nell'ambito dei Public Affairs. Ognuno di essi ha obiettivi e modalità comunicazionali propri e interagisce in modo sistemico con gli altri attori. A questo punto è stato immediato cogliere il ruolo strategico del professionista di Public Affairs quale mediatore tra le parti.
Questo ruolo prevede una preparazione tecnico-specialistica in base alle competenze prima citate, un ampio spettro di capacità d'analisi e, non da meno, il rispetto di determinati valori professionali fondati sul principio della democrazia degli interessi. Infine, il professionista di Public Affairs deve saper impiegare con dimestichezza alcuni strumenti tra cui in particolare il positioning paper, che è stato descritto all'aula attraverso esempi pratici.4. Environment istituzionale.
Approfondendo la capacità di analisi del professionista, il docente ha aperto il tema della consapevolezza di ciò che circonda un'azienda: si tratta di una realtà complessa, che va conosciuta in modo completo e trasversale se ci si vuole porre nell'ottica di far comunicare e interagire la realtà privata con quella istituzionale. Sono stati quindi affrontati i temi della democrazia, della competitività e della possibilità di trasformare i vincoli burocratici in opportunità di mercato; inoltre i concetti di sussidiarietà e di rappresentanza.
Una volta completato il quadro della situazione, il docente ha fatto riferimento alle cosiddette patologie del sistema: si tratta dei casi in cui un soggetto abusa della sua posizione, in termini di potere o di risorse, al fine di perseguire un interesse che non coincide con il bene pubblico. Vi sono poi dei casi definiti insorgenze che riguardano invece la predisposizione negativa e non collaborativa nei confronti degli altri attori sociali. Il professionista di Public Affairs deve mantenere fede ai valori professionali sopra citati e svolgere in modo trasparente e proattivo la sua funzione di mediatore.5. Cultura di impresa e cultura politica.
Infine il docente ha presentato un confronto tra la cultura di impresa e la cultura politica. Le due hanno una relazione dinamica e multiforme: su alcuni fronti le sinergie sono forti poiché pubblico e privato vanno nella stessa direzione, condividono lo stesso obiettivo; su altri fronti esistono invece degli aspetti conflittuali originati dall'autoreferenzialità e dall'opacità dell'operato delle due parti. A supporto di quanto esposto, sono stati apportati degli esempi concreti tratti da recenti casi aziendali.6. Conclusioni del modulo.
Nella parte conclusiva del modulo, il docente ha invitato i partecipanti a esprimere la propria opinione in merito alla professione di Public Affairs e alla sua evoluzione. Diverse sono state le domande da parte dell'aula, che ha voluto approfondire in particolar modo il percorso storico del nostro Paese che ha fatto sì che si delineasse un rapporto più conflittuale che collaborativo tra pubblico e privato. Di conseguenza sono state riprese le modalità che il professionista di Public Affairs può adottare al fine di avvicinare questi due attori sociali, rendendoli alleati in un percorso di miglioramento delle relazioni per un obiettivo comune.
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