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Sport e Grandi Eventi: sinergie per il brand Roma

05/05/2022

Diana Daneluz

ASSI Manager e FERPI hanno promosso ieri un incontro sulle potenzialità del ruolo dello Sport e dei Grandi Eventi per la valorizzazione di Roma Capitale. Il confronto ha visto un positivo intervento di Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport e Turismo del Comune di Roma. 

Verso un tavolo di lavoro permanente di professionisti che hanno a cuore presente e futuro di Roma a supporto della sua Amministrazione. Se ne sono gettate le basi ieri durante l’evento “Sport e Grandi Eventi: le potenzialità del brand Roma”, promosso da Assi Manager (Associazione Italiana Manager Sport Business) e Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana),  ospitato nella capitale dal Circolo Canottieri Lazio e dal suo presidente, Raffaele Condemi. Sede di una delle polisportive storiche d’Europa, la S.S. Lazio, Antonio Buccioni, che la presiede, ha voluto in apertura sottolineare il ruolo benefico dello sport, una vera e propria medicina ancora sottovalutata.

Due i panel in programma, introdotti dal Delegato per il Lazio di Ferpi, Giuseppe De Lucia, che ha invitato a non adagiarsi sugli allori di una narrazione scontata della città di Roma, rafforzando piuttosto gli sforzi di costruzione di una comunicazione più efficace, che ne metta in risalto gli aspetti meno noti e i progressivi adeguamenti agli standard delle grandi città internazionali introdotti dalla sua Amministrazione. Sport e Grandi Eventi poi, ha ricordato, sono il veicolo ideale di promozione ed esportazione dell’immagine di una città, ma richiedono una sinergia maggiore tra gli attori coinvolti, verso una visione strategica comune. A moderare il talk Andrea Cicini, Delegato del Lazio per Assi Manager: “È importante fare squadra tra i professionisti del settore Sport e quelli del mondo della Comunicazione e Pubbliche Relazioni a favore di un tavolo di lavoro con le istituzioni. Lo Sport non solo è fondamentale per l’impatto economico, ma è il volano di promozione di valori concreti di crescita per le giovani generazioni e per il benessere della comunità, sviluppando anche nuove professionalità. È sempre più importante avere aziende che investono concretamente su progetti anche nei singoli Municipi della Capitale, per lo sport in piazza, nelle scuole, e non solo nelle grandi manifestazioni sportive blasonate. Oggi più che mai il tema di punta deve essere il “coinvolgimento universale” di una città come Roma sul tema dei Grandi Eventi sportivi e non, sempre con l’attenzione rivolta al tema dell’inclusione e dello sport per tutti senza barriere e differenze sociali, come da quattro anni stiamo facendo noi di Gruppo Matches per il rilancio del Porto Turistico di Roma ad Ostia. Sono molto felice di questo primo incontro, e per la grande adesione di una folta platea di professionisti. Un nuovo inizio fatto di condivisione di esperienze diverse, di numeri e visioni future”.

A partire dai numeri

Carmelo Carbotti, Responsabile Ufficio Studi di Banca IFIS, ha presentato una ricerca sui numeri dello Sport System in Italia. “Con questo, che è il primo Osservatorio sullo Sport System italiano, istituito da Banca Ifis in collaborazione con il Coni, abbiamo riscontrato che siamo di fronte ad un movimento importante, non solo dal punto di vista sociale, ma anche economico. E che servono servizi e strutture per accompagnare adeguatamente questo movimento”. Qualche dato: 95,9 mld i ricavi (dato 2019, la pandemia ha avuto un impatto negativo anche qui, naturalmente) per il comparto, il 3,6% del Pil, a testimoniare lo sport valore per le persone, ma anche risorsa per il Paese. 161.000 gli occupati nelle aziende a monte e 228.ooo nelle società core, senza contare l’indotto delle aziende a valle, come i media sportivi., e la ripresa risente ancora delle restrizioni per le attività in presenza. 1 mln € di investimenti pubblici movimenta oltre 20 mln € di ricavi nello Sport System. 35 milioni di persone interessate (61% della popolazione maggiorenne) e 15,5 milioni di praticanti (27%) dimostrano il grande seguito dello sport in Italia. Quanto al turismo sportivo, che necessita un migliore adeguamento dei servizi offerti, l’anno medio di riferimento, il 2019, rileva 32 mln di presenze legate ad eventi sportivi per una spesa di 7,6 mld (alloggio33%, ristorazione 16%, shopping 14%, vendita biglietti 7%). Se c’è una lezione dal biennio pandemico, lo studio la sintetizza nella sensibilità del turismo sportivo ai costi e all’accessibilità. Fabio Pagliara, Presidente Fondazione Sportcity dà un altro numero: il 70% degli italiani ha piacere di praticare sport all’aria aperta, nel bello della città. Città e cittadini che tendono al benessere e, la Fondazione ne è convinta, con lo sport i cittadini sono migliori. “Tre gli aspetti da sottolineare sul turismo sportivo. Intanto si sta passando dal grande evento all’evento grande, come la Maratona di Roma, dove a fronte di magari poche persone che la seguono e vi assistono, ci sono oltre 50,000 persone che la fanno, a rivelare uno sport che sempre più riguarda il praticante, oltre che il professionista. Altro aspetto è che ci sono città, come Valencia, che hanno addirittura cambiato il proprio aspetto urbano seguendo la dimensione sportiva e diventando così produttrici di benessere per i loro abitanti. Infine, aumenta il numero di chi sceglie destinazioni turistiche privilegiando luoghi dove si pratica sport e, ancora più recentemente, i borghi, dove seguire percorsi di passeggiate e trekking. a metà strada tra cultura e sport”. Quello descritto da Pagliara è un cambio di paradigma: lo sport non è più solo la partita allo stadio, ma è lo sport praticato, quello che produce vantaggio sociale, di riqualificazione di aree degradate, e investimento per il benessere di tutti. 

Una visione più ampia

È quella che auspica Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport e Turismo del Comune di Roma. “Il Comune – ha detto – deve semplificare al massimo la volontà di un investitore di impegnarsi su Roma. Il primo, grande, obiettivo è quello di coinvolgere tutti i tessuti economici, mettendo in rete tutto quello che abbiamo, facendo passare il messaggio che realizzare un evento a Roma è “semplice”. La sfilata di Valentino il prossimo 8 luglio su una passerella di 600 metri, la più lunga di sempre è, potrà essere, un buon esempio. In rete – ha continuato – vanno oggi sport, cultura, arte, design, lusso, una nuova onda oltre la Roma monumentale classica che va cavalcata. E che cavalcheremo, perché crediamo che sia l’onda giusta”. 

Lo Sport porta lontano

Non è mancata la voce di chi lo sport lo vive quotidianamente e porta il brand “Roma” oltre i confini, quella di due grandi atlete medagliate. E così Francesca Lollobrigida si è detta “orgogliosa di essere romana, anche se trasferita altrove a causa dello sport praticato. Come prima medaglia invernale è stato un onore essere anche portabandiera”. E così Alessia Scortechini: “In nazionale sono l’unica romana e ne sono molto orgogliosa e fiera di portare la mia città in giro per tutto il mondo.  A rafforzare il messaggio dell’importanza dello sport e grandi eventi per la Capitale l’analisi di Marco Misischia, Presidente di CNA Turismo: “Con gli Internazionali di tennis sfido chiunque a trovare una camera. Sono molto felice di questo dopo i due anni duri di pandemia. Oltre a rioccupare e portare valore economico, c’è anche il beneficio indiretto della comunicazione che si fa in tutto il mondo, con milioni di persone collegate con la nostra città di cui poter mostrare il meglio”. 

Imprese e Grandi Eventi: binomio vincente

Parte da lontano Paolo Bianchi, Member Board of Directors Unidata, a ricordare che come romani noi siamo figli della cultura delle Olimpiadi e quindi dei Grandi Eventi come costruttori di comunità. Quanto al legame sport–azienda, ha portato la sua esperienza d’impresa, che quando raggiunge un territorio nuovo, parte proprio dal diventare sponsor tecnologico della squadra locale, per farsi conoscere e coinvolgere. Inoltre – ha detto – sport e tecnologia hanno molto in comune, in pubblicità e nella comunicazione. E infine, “Roma ha la fortuna, e l’unicità, di poter rappresentare l’universale. Incarna l’idea stessa di universalità e multiculturalità. E tutti i grandi eventi aspirano a questo”. 

Competenze e studio, per intercettare trend e tendenze

La promozione di un brand, a maggior ragione di quello di una città come Roma, richiede competenze specifiche e nessuna improvvisazione. Per questo una decana dell’organizzazione di eventi e grandi eventi come Maria Criscuolo, Chairman & Founder Triumph Group International e socia Ferpi, ha voluto rimarcare la complessità di questo lavoro che coinvolge alberghi, shopping, ristorazione e trasporti e sempre più anche l’offerta di contenuti culturali, meglio se immersivi. Per quanto riguarda il turismo sportivo, è un segmento che sta crescendo ed è un turismo altospendente, capace di creare un grande indotto. “C’è ancora molto da migliorare però, è necessario fare squadra per la città di Roma per adeguare, e perché no superare, la sua offerta a quella delle altre capitali internazionali”. Le slide di Francesco Granese, Professore Tourism Strategy, Cultural Heritage and Made in Italy, Università di Tor Vergata, parlano di un marketing territoriale che ha bisogno di una rinnovata comunicazione. I prosumer, che sono altro da passivi consumatori, si aspettano ormai di partecipare attivamente, di vivere esperienze, e richiedono quindi un servizio capace di disegnare per loro forme di accoglienza capaci di regalare loro emozioni, esperienze della destinazione. “Un marketing territoriale che ha bisogno di una cabina di regia che sintetizzerei così: Emotion + Experience= Customisation x Relationship. Mettere in rete turismo. made in Italy, eccellenze del territorio, eventi culturali, fieristici e sportivi, ma a Roma anche la street art e il marketing urbano, a costruire insieme l’appeal della destinazione oggetto dell'output di comunicazione. Una comunicazione che si serva ancora dello storytelling, ma che sia chiara su accoglienza e servizi, e sappia rendere la regia discreta e non invasiva di chi costruirà l’esperienza turistica dell’ospite. E gli eventi diventano ambasciatori del territorio sia nella fase di promozione che in quella di fruizione per innescare il ritorno del turista”.

Un’Amministrazione proattiva

Ultima barriera per il pubblico prima del brindisi finale grazie al partner dell’occasione, l’azienda vitivinicola Casale del Giglio, nella terrazza gestita da Giulia Olliana, Pier Paolo Bucalo, Adjunct Professor, Luiss Business School, e Delegato del Lazio ASSI Manager, che ha ricordato che gli asset di Roma sono molti e noti, cultura, bellezze naturali (ha l’area verde nel perimetro comunale più grande d’Europa), lo stesso sport, ma anche che “la citizen experience è migliorabile. E a mancare, fin qui, sembrerebbe proprio un più incisivo ruolo del ‘pubblico’. Di un sistema dove sia l’amministrazione capitolina a indire gare per le settimane in cui non sono ancora previsti eventi, in modo da coprire con un calendario pieno tutto l’arco dell’anno”.

L’evento Assi Manager–FERPI, che ha voluto così restituire anche il ruolo che le Associazioni possono svolgere nel tessuto del territorio creando comunità e confronto su progetti comuni, si è svolto finalmente in presenza e ha avuto come esito, al di là dei qualificati contenuti, quello che su tutto serve un disinteressato – o meglio nel solo interesse del brand Roma – lavoro di squadra. La più bella lezione del resto che lo sport, ogni sport, regala.

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