Redazione
Cos’è la comunicazione politica? Difficile darne una definizione univoca. Il tema dei nuovi linguaggi della comunicazione politica sarà al centro del corso organizzato da Ferpi il 29 e 30 marzo a Roma.
Il 29 e il 30 marzo si terrà a Roma il seminario “Nuovi linguaggi della Comunicazione politica”, organizzato da Ferpi e a cura di Antonio Iannamorelli, Direttore Operativo Reti e Simonetta Pattuglia, Presidente CASP di Ferpi, Docente di Marketing Comunicazione e Media, Direttore Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media.
Durante la giornata interverranno numerosi ospiti e professionisti del mondo della politica italiana ed estera, del marketing politico-istituzionale e della comunicazione.
È difficile, soprattutto oggi, dare una definizione univoca “comunicazione politica”, che ha infatti origine dall’incontro di varie discipline - sociologia, psicologia sociale, antropologia, semiotica, massmediologia - che insieme alla comunicazione e al sapere tradizionalmente collegato alle scienze della politica configurano un’area tematica eclettica e dalle molte interpretazioni possibili.
Dal punto di vista pratico, della comunicazione bisogna considerare sia gli aspetti non verbali sia quelli para-verbali; questi aspetti comprendono il modo di porsi dinanzi ai cittadini, le strette di mano dopo un comizio, l’impostazione dei manifesti elettorali, come ha spiegato anche Gianpietro Mazzoleni, docente di Scienze Sociali e Politiche, parlando di “nodo decisivo dell’impatto che la comunicazione ha sulla partecipazione politica, sul voto e sull’opinione pubblica”. Senza dimenticare, ovviamente, l’importanza della comunicazione digitale.
La comunicazione politica è quindi descritta dal sociologo Dominique Wolton come “Lo spazio dove tre attori - uomini politici, giornalisti, opinione pubblica - che hanno la legittimità di esprimersi pubblicamente sulla politica, si scambiano discorsi contraddittori”. Oggi fondamentali sono anche le imprese mediatiche che devono necessariamente stabilire un binario di comunicazione con la politica, e i new media mobile e social, che ne divengono strumento innovativo.
Dalla fine del XX secolo in Italia la comunicazione politica è stata interessata dalla cosiddetta par condicio, ossia una paritaria condizione di accesso ai mezzi di comunicazione di massa per i diversi soggetti politici. Ma quali sono oggi gli attori principali e quali dialogano con quelli tradizionali? Quali sono i nuovi strumenti a disposizione? Infine, quanto l’impresa può prestare alla politica del suo marketing e comunicazione?
Sul tema si confrontano diversi modelli:
La sera del 29 marzo si terrà un PR Dinner in cui relatori, partecipanti e ospiti avranno a disposizione uno spazio per attività di networking.
Crediti per Soci Ferpi: 150
Info e iscrizioni: casp@ferpi.it