Cosa possono avere in comune visite turistiche a Bologna, pranzi di lusso con i propri fornitori, soap-opera messicane, segni zodiacali, cioccolate calde, macchine da scrivere, incontri fortuiti con Umberto Eco, botteghe, satrapi e pontefici?Per saperlo bisognava partecipare al seminario di aggiornamento organizzato da Ferpi venerdì 11 marzo u.s. a Bologna e dedicato alla creatività nella comunicazione. In una delle sale del bellissimo Palazzo Merendoni, sede della Fondazione Cesar che ringraziamo per l'ospitalità, una quarantina di professionisti si sono ritrovati per una giornata di formazione che come annunciava il titolo dell'appuntamento si è svolta all'insegna di esercizi mentali, fuori dagli schemi ed in compagnia della Serendipity.Il flusso incessante di stimoli e suggerimenti è arrivato da Galileo Dallolio, formatore bolognese con alle spalle trent'anni di esperienza in Olivetti dove si è occupato di selezione, gestione e formazione del Personale, concludendo il suo percorso come Responsabile del Personale dell'Olivetti Office di Milano. Introdotto da Tino Ferrari, membro della Commissione di Aggiornamento Ferpi e padrone di casa sempre impeccabile, Dallolio ha illustrato, con dovizia di esempi ed alcune esercitazioni pratiche, una ricca serie di tecniche, metodi e strumenti utili allo sviluppo della creatività in senso assoluto e da declinare nel proprio ambito professionale, in particolare a quello della comunicazione.Dopo una ricognizione introduttiva sulle classificazioni dei fatti creativi e di chi se ne occupa, l'aula è stata condotta alla scoperta delle potenzialità della Serendipity. Un termine, nato dalla letteratura anglosassone del XVIII secolo, riferito a quella combinazione di acume e fortuna che permette, cercando una cosa, di trovarne un'altra, che consente di cogliere al volo un'idea accidentale trasformandola in una scoperta ma che si manifesta solo se si è disposti a rompere gli schemi mettendosi in gioco e disponendosi in un atteggiamento di grande ricettività e disponibilità allo stupore.Quello che può sembrare avere un sostanziale carattere rivelatorio, può in realtà essere educato e stimolato attraverso tecniche e strumenti (anche di pronto uso) volti al superamento di visioni e procedimenti solidamente logici o precostituiti e utili invece alla creazione di reti, alla scoperta di percorsi innovativi, alla libertà di pensiero e al decondizionamento. Come, ad esempio, la sollecitazione della conoscenza tacita che, se messa in moto, svela un'inconsapevole ricchezza di idee e nuovi saperi. Ovvero quella tecnica particolarmente apprezzata e applicata in ogni sua potenzialità dal pensiero giapponese e dalla cui sistematizzazione sono scaturiti veri e propri modelli del processo di creazione di conoscenza organizzativa. Un noto esempio è quello di Nonaka-Takeuchi, precursori del Knowledge Management.Ed è sempre dalla matrice orientale dal pensiero nipponico, permeato dal concetto di "Kaizen" = miglioramento per piccoli passi e copiare per migliorare, che scaturisce anche quella logica alternativa al procedimento binario che, mettendo in discussione l'approccio più manicheo del "bianco-o-nero", tratta invece di ciò che sta in mezzo tra il bianco e il nero. Chiamata "Fuzzy Logic" (logica sfumata), costituisce quella logica polivalente, fondata sull'aggiramento del problema piuttosto che sul confronto frontale, sulla quale i giapponesi hanno derivato la loro eccellenza in ambito elettronico, tecnologico o automobilistico e che trae le sue origini anche dalla stimolazione della conoscenza tacita, dalla fertilizzazione incrociata e dall'applicazione di ragionamenti fuori dai nostri schemi tradizionali.Ma di strumenti e tecniche utili allo sviluppo della creatività, Dallolio ne ha illustrati molti altri a partire dall'utilizzo del ragionamento per archetipi (schemi carichi di evocazione e simbologia unificanti, molto efficaci se richiamati per lo scopo cercato), per continuare con l'applicazione del concetto di narratività (lontana da un approccio analitico, spinge ad ampliare il proprio orizzonte di pensiero stimolando l'immaginazione, facendo presa sull'emotività e divertendo), e con le relative tecniche per lo sviluppo della narrazione creativa e della creatività linguistica (lo studio e l'applicazione dell'etimologia e della retorica, la creazione di glossari creativi e l'utilizzo di "parole chiave", la formulazione di repertori e lo studio delle funzioni linguistiche ecc..).A questi stimoli hanno fatto seguito ulteriori indicazioni relative alle tecniche per la creazione delle mappe di accesso che, attraverso la classificazione delle intelligenze (logica, visivo-spaziale, tattile-cinastetica, verbale, uditiva, riflessiva, relazionale, creativa-emozionale) e la relativa mappatura, permettono di formulare criteri per la valutazione e l'eventuale aggiustamento del proprio progetto, piano, programma ecc..Dallolio non ha mancato poi di parlare anche di Patafisica ovvero la scienza delle soluzioni immaginarie, dell'applicazione della teoria dei tre cervelli di Paul Mac Lean o del procedere per abduzione, narrando esempi vissuti, improvvisando soluzioni e sperimentando insieme all'aula alcune delle tecniche illustrate con giochi e prove pratiche.Da vero "artigiano" della professione (tanto da avere aperto la "Bottega della Formazione": www.bottegadellaformazione.it), Galileo Dallolio ha concluso la giornata sottolineando la grande utilità e la profonda efficacia del dotarsi di individuali strumenti di lavoro, dedotti dalla propria esperienza poi tarata e ordinata in modo da costituire personali parametri e strumenti di classificazione. Come lui stesso ha voluto puntualizzare: "forgiare i propri utensili professionali non solo rafforza, ma dà un tratto personale al proprio lavoro, consente di fare scoperte e di ottenere maggiori risultati del previsto anche in virtù dell'uso di strumenti affidabili perché originali".Un incontro, dunque, davvero colmo di idee, suggerimenti, indicazioni, stimoli e consigli che ha suscitato un interesse tanto elevato da auspicarne presto una replica. Nel frattempo, chi non avesse avuto la possibilità di partecipare all'appuntamento di venerdì 11 marzo, potrà consultare il sito www.bottegadellaformazione.it all'interno del quale troverà molti materiali a disposizione.Chi invece è interessato a partecipare al prossimo seminario di aggiornamento Ferpi, potrà consultare il calendario e il programma dei prossimi appuntamenti a questo link."Creatività nella Comunicazione": questo il tema dell'ultimo seminario di aggiornamento Ferpi svoltosi a Bologna. Qui una breve sintesi della giornata di Valentina Pasolini.