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Sulle lobby e i loro poteri

15/02/2005

Dal Wall Street Journal un articolo sul potere delle lobby in Germania e in tutta Europa e sulla situazione legislativa poco chiara riguardo le normative che dovrebbero regolamentare l'attività dei public affairs.

In America la situazione è chiara e ormai appare evidente la mappa degli interessi impegnati a strappare promesse e concessioni ai partiti e al potere.Negli Stati Uniti si assiste infatti al dominio di un settore in crescita esplosiva: le società specializzate nell'attività di lobbying. Un settore che ha compiuto un lungo cammino dai suoi inizi americani, attribuiti dalla leggenda al presidente Ulysses Grant, e che ora è regolamentato e trasparente.Ma in Europa la situazione appare molto più confusa.Le leggi che riguardano i finanziamenti ai partiti non sono sempre chiare e, soprattutto in Germania, si assiste a un grave vuoto normativo in materia di lobbying.Il Wall Street Journal spiega in questa interessante inchiesta i motivi per cui in Germania la lacuna legislativa è più avvertita: il crollo del muro, il cambio della capitale, la diversificazione e la crescita degli interessi economici.Il quotidiano della grande mela sottolinea in generale l'inadeguatezza delle leggi europee, fornendo anche una stima esatta dei lobbisti esistenti.Il Wall Street Journal riporta inoltre un elenco di società che influenzano e fanno pressione, in maniera più o meno oscura: dalle società di telecomunicazione a quelle energetiche, una mappa precisa degli interessi europei che fanno lobbying.
Emanuela Di Pasqua-Totem
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