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Tavolo sulla Trasparenza Comunicativa: definita la road map

10/10/2013

Dopo il primo appuntamento del luglio scorso in cui, su iniziativa di Formez PA, si è insediato il _Tavolo di confronto e di iniziativa sulla comunicazione come funzione pubblica garante, della trasparenza delle PA,_ un nuovo incontro ha definito i prossimi passi. Anche _Marco Barbieri_ di Ferpi tra i partecipanti ai lavori.

Su iniziativa di Formez PA e sotto la direzione del Dipartimento della Funzione Pubblica, lo scorso 3 ottobre, si è svolto a Palazzo Vidoni, a Roma, il secondo incontro del Tavolo sulla Trasparenza Comunicativa – Confronto e iniziativa sul tema della Comunicazione come funzione pubblica garante della Trasparenza delle PA. Il primo incontro si era tenuto il 23 luglio scorso.
Al Tavolo hanno da subito aderito grandi enti che fanno già parte del Network di Linea Amica, quali INPS, Agenzia delle Entrate, INAIL ed ENEA. A questi si sono aggiunti Comuni come quelli di Firenze ed organismi associativi come l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), ed esperti del settore. Sono in corso adesioni di altre amministrazioni, in particolare Enti Locali.
All’incontro sono intervenuti per il Dipartimento della Funzione Pubblica, Anna Maria Ambrosini, Davide D’Amico, Simonetta Pasqua, Emilio Simonetti, Maria Rita Mirante, per Formez PA, Sergio Talamo, Maria Teresa Tedeschi, Roberto Santi, Giampaolo Conti, Irene Torrente, Laura Manconi, Angela Creta, Ubaldo Proto, Lucio Lussi, per il Comune di Firenze, Antonio Meola e Patrizia De Rosa, per INPS, Marco Barbieri (anche in rappresentanza FERPI), per INAIL, Stefania Buccarella, Alessandro Pastorelli, Lucia Tosi, per ENEA, Diana Savelli, per Associazione Italiana Comunicazione Pubblica, Maria Elisa Borrelli, come esperti Ernesto Belisario e Luciano Hinna.
L’incontro del 3 ottobre faceva seguito a quello di insediamento del Tavolo, il 23 luglio 2013, di cui si riportano le issues principali.

Tutti gli strumenti che la recente legislazione sulla PA mette in rilievo come veicoli di trasparenza e di efficienza sono in senso lato strumenti comunicativi, che vanno valutati rispetto all’impatto sull’utenza, e quindi necessitano di una specifica professionalità. Ma proprio ora, di fatto, la PA fa a meno della comunicazione.
In particolare la Trasparenza, valore che può sensibilmente rafforzare il rapporto di fiducia fra PA e cittadino, deve essere declinata non come un nuovo adempimento amministrativo senza legame con la percezione e la effettiva fruizione da parte dell’utenza, ma come una funzione squisitamente comunicativa, quindi calibrata sul destinatario: il pubblico dei cittadini.
Si è quindi individuato il Comunicatore pubblico quale figura centrale delle politiche di Trasparenza, che dovrebbe – quando non coincide con esso – affiancare il Responsabile per la Trasparenza per costruire una strategia complessiva che, attraverso la necessaria mediazione tra uffici della stessa amministrazione e tra l’amministrazione stessa ed i cittadini-utenti, produca i risultati attesi, cioè la reale interazione del cittadino con i nuovi dati che la PA mette a disposizione del pubblico.
E’ quindi opportuno confrontarsi su proposte concrete per realizzare un documento che faccia da “base” per un atto di indirizzo della FP sulle nuove funzioni della comunicazione, declinate come elementi determinanti al fine di rendere i Piani per la Trasparenza veicoli di una funzione effettivamente percepita, e imperniata sulla customer satisfaction.

Tavolo 3 ottobre – La Road Map per la trasparenza comunicativa
Sergio Talamo, Direttore Comunicazione e Servizi al cittadino di Formez PA e responsabile di Linea Amica, aprendo i lavori ha ribadito che il Tavolo, sulla base delle riflessioni condivise il 23 luglio, si è posto come obiettivo che le azioni adottate nei Piani Triennali per la Trasparenza siano calibrate sui desiderata dell’utente, sulla sua percezione della Trasparenza e sulla sua effettiva fruizione (misurazione dell’impatto).
E’ seguito un articolato dibattito che così si riassume.

Il Piano Nazionale Anticorruzione, recentemente approvato, contiene chiare indicazioni sulla necessità della trasparenza della consultazione degli uffici interni della varie amministrazioni, degli stakeholders e dei cittadini.
Per quanto sia importante l’approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione, la trasparenza non può circoscriversi nel perimetro dell’anticorruzione: la comunicazione, non a caso, è essenziale nella prima funzione, non necessariamente nella seconda.
Il Tavolo ritiene necessario superare il concetto di “trasparenza normativa”: la norma dice cosa deve essere reso pubblico e come, la PA deve indicare come esplicitare i processi ed intervenire su questi in funzione delle richieste del cittadino.
Per rendere effettivo il ruolo della comunicazione, va però riconosciuta con atto della FP l’esistenza della famiglia professionale della comunicazione pubblica; in seguito, l’ascolto va reso un momento strutturato di raccolta dei feedback rispetto alle politiche adottate.
La Trasparenza va quindi legata strettamente alle analisi di Customer Satisfaction.
Le piccole amministrazioni non sempre sono attrezzate per l’applicazione degli strumenti innovativi più volte citati (indagini di Customer Satisfaction, focus group ecc.) e che il Dipartimento della Funzione Pubblica – anche attraverso strumenti come Linea Amica – dovrebbe attivarsi come amministrazione di supporto a quelle più piccole e con meno risorse.
La Trasparenza che interessa il cittadino è quella che riguarda la delivery sui servizi, mentre quella organizzativa può restare, almeno in parte, una prerogativa delle amministrazioni per migliorare l’accountability e la performance.
La legislazione vigente, a partire dal decreto 33, è un’opportunità perché prevede che la trasparenza incentivi la partecipazione: vedi l’articolo 10 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 che pone la trasparenza come strumento per la valutazione delle performance.

Art. 10: “Gli obiettivi indicati nel Programma triennale sono formulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa dell’amministrazione, definita in via generale nel Piano della performance e negli analoghi strumenti di programmazione previsti negli enti locali” e poi “Le amministrazioni pubbliche garantiscono la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance.”

Il cittadino deve quindi essere al centro del sistema, rendendo fruibili modelli che funzionino per tutte le amministrazioni, evitando tuttavia una eccessiva standardizzazione.
E’ fondamentale interpretare la Trasparenza anche in termini di usabilità e di chiarezza del linguaggio, valori tanto solennemente affermati quanto spesso dimenticati dalla PA italiana. I dati poco fruibili o poco chiari sono una violazione del diritto all’informazione.

E’ stato infine delineato il percorso che il Tavolo seguirà per pervenire ad una bozza di Atto di Indirizzo della FP sulla Trasparenza Comunicativa:
1) Informazione e diffusione: resoconto dell’incontro, news e servizio video sui siti delle amministrazioni coinvolte nel Tavolo;
2) Proposte: invio da parte dei partecipanti entro 3 settimane di proposte concrete da condividere ed integrare nel documento finale, che faccia riferimento anche agli strumenti innovativi di Customer già ideati ed utilizzati dal Dipartimento della Funzione Pubblica;
3) Coinvolgimento di altre PA attraverso confronto e discussione sulla piattaforma Funzione Pubblica-Formez Innovatori PA:
4) Lancio di un premio (può essere una nuova edizione de La PA che si vede, premio FP-Formez che ha già alle spalle 7 edizioni) per valorizzare la capacità comunicativa delle PA in materia di Trasparenza;
5) Prossimo incontro, a metà novembre, promosso e trasmesso in streaming sul web.
Clicca qui per guardare il video dell’incontro.
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