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THE CREATIVE SIDE OF PR: Industry Leaders on Understanding the Client's Objectives, Establishing a U

25/10/2007
Aspatore Books StaffAspatore Inc. (Boston, Mass.)paperback; 107 pagine; $49.95 from the publisher
 
Oggi vi segnaliamo un libro sull'aspetto creativo delle rp: vi sono riportati alcuni articoli scritti da eminenti rappresentanti del nostro mondo su come elaborare programmi creativi e di successo, che tengano conto della sfida rappresentata dai blog, dai podcast, dai siti web e dai network sociali, un mondo in continua evoluzione.
Eccone alcuni stralci scelti da Christine O'Dwyer:

Dean Trevelino, Trevelino/Keller Communications Group, Atlanta: "Non credo che gruppi creativi formalmente costituiti siano il posto migliore per sviluppare la vostra creatività. Penso che dobbiate esporvi a esperienze diverse". Per quanto lo riguarda si ispira partecipando a eventi d'arte, viaggiando, svolgendo attività al di fuori della sua consueta routine. La campagna di rp più efficace scaturisce ‘da un'idea dinamica, originale e avvincente per il pubblico al quale ci si rivolge così come per i media'.
I relatori pubblici devono adottare un approccio ibrido, che tenga conto dei mezzi tradizionali – comunicati stampa, incontri con i giornalisti, comunicati radio e tv – ma anche degli attuali mezzi virali – blog, siti virtuali in 3D come Second Life e Kaneva – in modo da ottenere un contatto uno-a-uno con il proprio target.

Lloyd Trufelman, Trylon SMR, New York: "Perché una storia sia credibile e presa in considerazione dal target al quale è destinata, occorre un messaggio efficace che comunichi il riconoscimento del prodotto o del servizio offerto da parte di un soggetto giornalisticamente affidabile. Può trattarsi della recensione favorevole in un giornale, un post in un blog o una intervista positiva su una radio o in un programma televisivo. "In ultima analisi, le buone rp si concretizzano nell'ottenere una copertura mediatica favorevole dei prodotti o del servizio del cliente. I relatori pubblici validi sono, in poche parole, broker di informazioni e devono sapere chi si occupa di cosa, come se ne occupa, qual è la notizia e quale la storia. Devono essere aggiornati in tempo reale per evitare disinformazione e perdita di notizie".
Ron Sachs della Ron Sachs Communications, Tallahassee: "Le audience sono oggi assai frammentate, e non solo durante il prime time. I relatori pubblici devono dunque essere furbi, guardare al di là del proprio ambito ristretto e spingersi oltre gli strumenti tipici per trarre vantaggi da Internet, e-mail, video in continuo, newsletter elettroniche e altre opportunità che dieci anni fa non esistevano".
Richard Chamberlain, Chamberlain Healthcare Public Relations, New York: "C'è una enorme quantità di informazioni che viaggia su Internet giorno e notte e che è sempre a disposizione. E' necessario essere aggiornati".
James Roop, Roop & Co., Cleveland: "La creatività è uno skill che può – anzi deve – essere incoraggiato nei relatori pubblici. Alcuni di noi sono più pronti di altri, ma quasi tutti abbiamo una creatività innata, soprattutto quando abbiamo ben presente il problema o l'opportunità. Probabilmente il modo migliore per addestrare i relatori pubblici a sviluppare la loro creatività è renderli consapevoli di tutti gli strumenti di comunicazione che hanno a disposizione, come svilupparli e dove funzionano meglio".
Richard Levick, Levick Strategic Communications, Washington, D.C.: "Gli esperti devono sapere non solo quello che succede oggi, ma quale sarà l'evoluzione di Internet. Le aziende devono conoscere blogger autorevoli nel loro settore – quelli che sono opinion leader –, gli avversari che forniscono le informazioni e i blog regolatori (per le società pubbliche) per evitare di essere colti impreparati".
Elizabeth Shea, SpeakerBox Communications, LLC, McLean, Va. ritiene che il "lancio giornalistico perfetto" deve essere un mix equilibrato di tempestività, notiziabilità e testimonianza di terze parti. "Se uno di questi manca – per esempio, un nuovo prodotto senza alcun cliente al momento dell'annuncio – le altre due fette della torta devono essere più grandi".
Shea ritiene che la creatività possa essere incoraggiata. "Penso che una mente creativa sia anche aperta, consapevole e desiderosa di imparare. E che il pensiero creativo sia cruciale, purché ancorato alla realtà. Questo non si verifica quando cerchiamo idee pazze e eccessive anziché creative e approfondite, appetibili per i giornalisti".

Lydia Graham, Graham & Associates, Inc., San Francisco: "Non esiste una modalità formale per insegnare la creatività: occorre vivere guardando al mondo che ci circonda con mente aperta e ricettiva, uscendo dalla routine quotidiana, magari cambiando il proprio spazio fisico o mentale. Per esempio, interessarsi a riviste o notizie su argomenti ai quali di solito non ci si interessa, cambiare strada per andare al lavoro, parlare con qualcuno con cui non sia ha nulla da spartire per conoscere il suo punto di vista".
Scott Allison, Allison & Partners, San Francisco: "Una alta percentuale del successo dipende da come le cose vengono fatte. Il vecchio adagio ‘Il diavolo si annida nei dettagli' è sempre valido. I migliori programmi di rp iniziano con profondi ragionamenti strategici, continuano con un approccio creativo ma, alla fine, devono essere eseguiti bene. I migliori relatori pubblici sono quelli che sanno come implementare una strategia".
Il volume ‘The Creative Side of PR' è destinato a fornire idee per future campagne che daranno risultati positivi e duraturi per i clienti.
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F.C.
 
 
 
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