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Torna il Festival del fundraising

20/04/2009

Dal 7 al 9 maggio, a Castrocaro Terme, appuntamento con i professionisti della raccolta fondi, della comunicazione etica e del terzo settore. In programma 50 relatori e 40 sessioni formative. Sul tavolo strategie e stratagemmi per una campagna di successo, anche sul web.

Quando la terra trema, l’Italia si mobilita. Non c’è evento sismico che non abbia generato un moto spontaneo di solidarietà. Quella che da ogni angolo del Paese porta sul luogo del disastro: denaro, cibo, vestiti e braccia da lavoro. Perché – purtroppo e per fortuna – tra gli italiani e il terremoto esiste un legame forte e antico, eppure difficile da vivere e da definire. Antropologico, forse, sociale, sempre rimosso e sempre rinnovato.


Ma quando l’emergenza finisce, basta una buona causa per raccogliere i fondi economici necessari? Evidentemente no. Nonostante la riconosciuta generosità degli italiani, servono organizzazione e strategie comunicative. E soprattutto figure professionali specializzate. Come i fundraiser, che in Italia hanno uno dei loro centri maggiore in Emilia-Romagna, tra Bologna e Forlì.


Per comprendere il valore di questa professione, molto affine a quella dei relatori, basta guardare il programma del secondo Festival del Fundraising, che si terrà al Grand Hotel di Castrocaro Terme dal 7 al 9 maggio di quest’anno. Dove a tenere banco, durante l’ultima giornata, sarà il tema più attuale del momento: la crisi economica. Per capire come si comportano i donatori in tempi di recessione, e per agevolare la partecipazione al dibattito, l’organizzazione del Festival prevede una sessione separata in parallelo al programma generale.


Grande spazio ci sarà anche per esplorare le grandi aree di intervento del fundraising: l’organizzazione di eventi benefici, la gestione di lasciti testamentari e donatori grandi e piccoli, lo sviluppo di processi e strategie comunicative, la raccolta fondi attraverso internet e le nuove tecnologie, il ruolo di imprese e fondazioni. In tutto 40 sessioni formative con 50 relazioni in programma, per 400 persone iscritte a partecipare in rappresentanza di oltre 200 organizzazioni attive nel fundraising, nella comunicazione etica e nel non profit.


“Perché un Festival, per sua stessa natura, non è un evento privato ma aperto all’esterno – si legge sul sito dell’happening. Perché un Festival non veicola solo contenuti ma offre opportunità di scambio e confronto”. (Nella foto, un momento del Festival 2008).


Per saperne di più:


www.festivaldelfundraising.it


www.master-fundraising.it


www.scuolafundraising.it
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