Tornano i venerdì della Responsabilità Sociale
06/04/2010
A Milano il secondo seminario sul tema _Misurare la responsabilità sociale_. Al centro della giornata di formazione la responsabilità sociale, come leva di competitività, e le tecniche di redazione del Bilancio Sociale, nell’ottica strategica che nasce dalla visione relazionale tipica delle imprese socialmente responsabili per le quali la creazione di un patto fiduciario con i propri stakeholder è elemento integrante della catena del valore.
La nuova competitività che nasce dalla CSR non è affermazione teorica ma sostenuta dai fatti: il Dow Jones Sustainability, cioè l’indice di borsa che rappresenta il 20% delle aziende leader in termini di sostenibilità tra quelle facenti parte dell’indice Dow Jones Stoxx 600, ha archiviato un guadagno del 4,8% rispetto al +2,4% dell’Msci World (che copre il 60% della capitalizzazione totale del mercato azionario mondiale). Gli investimenti in titoli di aziende socialmente responsabili si aggiudicano anche il confronto sulla distanza. Negli ultimi 10 anni l’indice etico mondiale ha lasciato sul terreno il 15,4% contro il -20,4% del paniere azionario globale.
E’ quindi sensato smettere di pensare che la responsabilità sociale sia semplicemente un nuovo strumento di relazioni pubbliche o una sorta di copertura per salvaguardare formalmente la reputazione e quindi la possibilità di fare profitti. Le aziende socialmente responsabili sono semplicemente aziende più competitive perché più lungimiranti e sono aziende che vivono molto più a lungo perché sanno gestire il rischio etico. E i mercati azionari ci credono: infatti il mercato Sri (Sustainable and Responsible Investment) ha raggiunto i 2.665 miliardi di euro, con una crescita del 102% in due anni, e oggi rappresenta il 17,6% del patrimonio gestito nel Vecchio continente.
Per queste aziende il Bilancio sociale è uno strumento essenziale di comunicazione e di gestione delle relazioni con gli interlocutori da cui dipende il successo o l’insuccesso dell’azienda stessa. Non a caso il 70% delle aziende recensite dalla prestigiosa rivista Fortune pubblica un Bilancio Sociale e, secondo quanto affermato dal presidente dell’Agenzia delle Onlus, Stefano Zamagni, entro il 2010, il 75-80 per cento delle imprese italiane del terzo Settore stenderà il proprio Bilancio Sociale.
Conoscerne le finalità, apprenderne le modalità di realizzazione e di gestione è ormai un dovere per i professionisti della comunicazione e in particolare per i professionisti di relazioni pubbliche che su tale strumento possono misurare l’efficacia delle proprie strategie e dei propri interventi.
Il seminario, che si terrà il 16 aprile presso la sede Ferpi, via Annibale Caretta 3, a Milano, sarà condotto dai consulenti di RG Associati Danilo Devigili, che affronterà il tema nell’ottica delle imprese non profit, e Carlo Cici che lo focalizzerà in chiave di imprese profit. Arricchiscono il seminario due testimonianze eccellenti: Dario Francolino, Head of Communications&PublicAffairs del gruppo farmaceutico Roche e Giangi Milesi, responsabile Terzo Settore e Non profit di FERPI e presidente CESVI, organizzazione non governativa italiana fra le più accreditate anche a livello internazionale.
Per informazioni:
casp@ferpi.it