La spinta ad erigere muri e barriere, ripristinare confini, trattenere ondate di profughi e migranti appare oggi una delle più urgenti priorità che coinvolgono l'Unione Europea. I media hanno un ruolo centrale nel definire i margini simbolici del nostro spazio, nel costruire le rappresentazioni dei fenomeni che caratterizzano la contemporaneità, nel fornire spiegazioni al profondo mutamento della società, come quello rappresentato dall'immigrazione e dalla presenza straniera. In una società che diventa di fatto plurale rispetto alla provenienza geografica e all'appartenenza culturale, l'informazione sul fenomeno migratorio e sui temi collegati (richieste di asilo, integrazione, confronto con culture e religioni diverse) appare spesso imbrigliata da distorsioni e stereotipi.L’informazione sul fenomeno migratorio appare spesso imbrigliata da distorsioni e stereotipi, incentrata sulla sola dimensione della cronaca nera, dell’insicurezza e dell’emergenza. Il libro di Marco Binotto, Marco Bruno e Valeria Lai riassume i contorni di questa fotografia statica della società italiana in rapporto ai fenomeni migratori, analizza le interpretazioni prevalenti nel discorso pubblico e la politicizzazione del tema, indaga la capacità di “prendere la parola” dei diversi soggetti coinvolti e delle stesse persone immigrate.