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Un buon esempio di trasformazione del mondo

19/01/2009

Sir Martin Sorrell, durante la "*sua relazione annuale*":http://www.instituteforpr.org/edu_info/pr_the_story_behind_a_remarkable_renaissance1/ tenuta nel novembre scorso, ha toccato diversi punti, tra cui le relazioni pubbliche in Medio Oriente. Valutate intorno a 100 milioni di dollari, secondo Sorrell godranno, nel 2009, di una vorticosa crescita valutabile intorno al 200%.

di Bob Grupp


Nel periodo tra le festività mussulmane e Natale ho viaggiato tra Dubai e Abu Dhabi incontrando la comunità dei relatori pubblici e ho scoperto che nella Penisola Arabica la nostra professione sta emergendo prepotentemente con enormi opportunità e nuove responsabilità professionali per l’immediato futuro.


La comunità professionale del Golfo è vitale e ambiziosa (e anche cordiale e generosa). Le persone sono particolarmente interessate a crescere professionalmente e ad incrementare la loro credibilità verso i clienti della regione ed anche nel nostro settore a livello mondiale.


Il 60% della popolazione medio-orientale ha meno di 21 anni e i maggiori esponenti della nostra professione ritengono che la maggior sfida posta all’industria locale sia l’impegno a far crescere giovani talenti in loco.


A conclusione di una tavola rotonda che ho moderato ad Abu Dhabi, e che ha visto tra i relatori Rebecca Hill, il nuovo direttore esecutivo della Middle East Public Relations Association (MEPRA ); Haroon Sugich, managing director di TRACCS; Ahmed Bin Ali, vicepresidente corporate communication del gigante delle telecomunicazioni Etisalat, si è convenuto che:


- le associazioni professionali devono avvalersi della loro posizione e della loro influenza per definire standard per la pratica delle relazioni pubbliche nella regione del Golfo;


- l’industria delle relazioni pubbliche del Golfo deve assumersi la responsabilità di far crescere le professionalità locali;


- l’industria nel suo complesso deve educare i clienti locali e gli altri stakeholder su cosa sono le relazioni pubbliche e su quello che possono fare (per es. non si tratta né di marketing né di pubblicità, né esclusivamente di relazioni con i media o di organizzazione di eventi);


- i nostri professionisti devono sedere nei Consigli di Amministrazione – e questo implica che la professione si proponga come funzione strategica di business e management – per collaborare al raggiungimento degli obiettivi e dei progetti imprenditoriali;


- tutti coloro che fanno parte della comunità professionale delle rp nel Golfo devono collaborare per il miglioramento del settore;


- le società locali e i dipartimenti governativi devono dimostrare il loro impegno nello sviluppare le relazioni pubbliche e la comunicazione nella regione e devono investire in modo significativo nella formazione di professionisti locali.


Tim Ryan della Bell Pottinger in Pr Week ha dato una brillante definizione di questa sfida, dicendo che il Golfo ‘consiste in persone e in una regione determinati a far crescere abilità e capacità localmente, a trattare il loro benessere in modo serio e produttivo ed a dimostrare al mondo che la loro cultura glielo consente’.


La chiave, concordano i leader locali, sta nel trovare un equilibrio tra la risposta agli imperativi che governano il business e la comunicazione globali e un’efficace valorizzazione dell’identità e della cultura della regione del Golfo e della sua popolazione.


Mi ha fatto piacere confrontare priorità e prospettive con Rebecca Hill, già vice presidente per la comunicazione a Standard and Poor’s, e oggi alla MEPRA. Lei è convinta che, nei paesi del Golfo, la sfida maggiore per la nostra professione sia confermare il valore delle relazioni pubbliche e differenziarle dal semplice invio di un comunicato stampa sino a farle diventare parte integrante del management di una società.


E allora, ho chiesto, a chi vi rivolgete per suggerimenti-guida, ricerche accademiche ed un corpo di conoscenze sul quale l’industria locale possa impostare i suoi standard di pratica?


“Faccio continuamente riferimento al materiale dell’Istituto. E’ una risorsa fantastica”, mi ha risposto.
(Essendo il diplomatico che mi vanto di essere, ho simulato sorpresa e chiesto gentilmente a Rebecca a quale “Istituto” facesse riferimento). Al suo Istituto – l’Institute for Public Relations. Quello che ha sede in Florida. Le informazioni che fornisce alla nostra professione sono preziose!”.
Un buon esempio di trasformazione del mondo, con l’IPR visto come una fonte credibile.


Mentre ci avviamo verso il nuovo anno e ci troviamo a lottare per reperire le risorse per continuare il nostro importante lavoro, non perdiamo di vista il considerevole impatto che il nostro Istituto ha, a livello mondiale, sulla nostra professione.


tratto da IPR – Institute for Public Relations



(fc)
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