Mattia Necchio
Il Covid ci ha resi capaci di riconoscere una minaccia e ha dato prova di come un’accorta sensibilizzazione possa fare la differenza. La necessità di un cambiamento nei nostri stili di vita è fondamentale. Mattia Necchio analizza l'importanza di progetti capaci di costruire una realtà pratica e inclusiva.
Agli occhi dell’opinione pubblica la pandemia ha reso meno urgenti i cambiamenti digitali e ambientali. Queste trasformazioni non sono però scomparse, non hanno rallentato il loro evolversi, al contrario in certi casi sono accelerate.
Ogni crisi può e deve essere trasformata in opportunità. Il Covid ci ha resi capaci di riconoscere una minaccia a volte astratta e lontana, che si manifesta solamente nei suoi effetti negativi. La pandemia ha reso tutti noi capaci di collaborare, ha dimostrato l’importanza dei consigli degli esperti e sta tutt’ora dando prova di come un’accorta sensibilizzazione possa fare la differenza.
La necessità di un cambiamento graduale da adottare nei nostri stili di vita, tenendo in considerazione l’impatto che questi generano sul nostro ecosistema, è fondamentale. Un impatto spesso poco visibile, il nostro, nel breve periodo ma comunque rilevante e che può essere attenuato da piccoli gesti come fare la spesa seguendo una logica antispreco, prestare attenzione al packaging dei prodotti, preferire la verdura sfusa a quella già confezionata e riutilizzare gli scarti di cibo.
La filosofia dell’usa e getta sta giungendo al termine anche nel campo della moda, per lasciare spazio al second hand e questo modo di pensare deve far parte delle nostre vite se vogliamo imparare dai nostri errori e crescere come comunità.
Anche la tecnologia, che ci ha tenuti ancorati al mondo in un periodo difficile come quello del lockdown, va vista e vissuta attraverso i suoi pro e contro.
La questione della sicurezza è tutt’altro che secondaria ma affrontabile con le giuste conoscenze e il giusto approccio. È per questo che un progetto come “Ascolta il Futuro” di Altroconsumo è importante. Perché aiuta nella missione di costruire una realtà pratica e inclusiva attraverso la scuola e gli insegnanti: pratica, perché fornisce gli strumenti concreti per l’auto-formazione e l’aggiornamento in modo facile e in tempi brevi; inclusiva, poiché permette a chiunque di avere accesso alla conoscenza, anche a coloro che in passato non hanno avuto la possibilità di studiare.
Negli ultimi anni la scuola, considerata una tra le più importanti agenzie di socializzazione, si sta occupando di offrire un servizio simile promuovendo incontri, assemblee, riunioni e conferenze su temi d’attualità, di cui però, durante questo periodo di pandemia è stato impossibile fruire in maniera attiva. Ed è qui che entra in gioco la sinergia possibile e necessaria tra mondo online e offline per un approccio alla tecnologia che sia utile ad un obiettivo superiore, per tutti.